domenica 22 dicembre 2019

[Recensione] Nostromo - Joseph Conrad

Titolo: Nostromo 

Titolo originale: Nostromo: a Tale of the Seaboard
Autore: Joseph Conrad
Editore: Rizzoli (BUR)
Collana: Superbur Classici
Data di pubblicazione: 12 febbraio 2003
Anno di pubblicazione originale: 1904
Genere: romanzo
Pagine: 506
Prezzo: 6,50 euro

Quarta di copertina
In una sperduta repubblica sudamericana sconvolta dalle rivolte si consuma la vicenda di Gian Battista Fidanda, il capataz dei cargadores di origine italiana. Che fine ha fatto il tesoro in verghe d'argento che gli era stato affidato dalle autorità perché lo mettesse in salvo dai ribelli? Cosa si nasconde in un isolotto deserto? Come riuscirà a risolvere un conflitto sentimentale che lo divide tra due sorelle? Un romanzo che pone in luce la fatalità del destino. 

Recensione
Seconda opera che leggo di Conrad, dopo aver apprezzato il suo capolavoro Cuore di tenebra.

Nella repubblica sudamericana immaginaria del Costaguana una miniera d’argento diventa il centro del paese per via della sua enorme ricchezza. Charles Gould, l’ultimo di una famiglia di inglesi, decide di portare avanti un progetto che diventerà ossessione: riscattare il peso che gravava sul padre, la vecchia miniera di Sulaco, e farla diventare un centro di potere e di ricchezza. Grazie a questa decisione, Gould edifica attorno alla miniera un vero e proprio gruppo di paesi nei quali si vive esclusivamente per trarre dalla terra il prezioso argento. Gould è assistito dalla sua “infaticabile” signora, la prima donna di Sulaco. Costei seguì il marito, allora solo fidanzato, dall'Europa, sognando una vita di unione coniugale fondata sulla reciproca fiducia e sulla volontà di condivisione di ogni bene e di ogni male. Sulaco, la città più florida e importante del Costaguana, ospita una serie di personaggi occidentali, i blancos, tutti variamente al centro della vita della città se non proprio del paese: Martin Decoud, giornalista parigino; il dottor Monyngam, il capitano Mitchel, il garibaldino Giorgio Viola con la moglie e le sue figlie. Ma è soprattutto il grande Nostromo, il grande, degno di fiducia, di cui ogni donna sogna l’amore, il Capataz de Cargadores (il capo degli scaricatori di porto), così chiamato da tutti e da tutti indistintamente considerato degno di ogni iniziativa, blancos o popolani che siano. La vita di Sulaco è, però, legata alle vicende dell’intero Costaguana Paese, come ogni stato sudamericano, continuamente vessato dalle guerre civili, dalla miseria sociale e dall'arretratezza politica.

sabato 14 dicembre 2019

[Recensione] La forma dell'acqua - Andrea Camilleri

Titolo: La forma dell'acqua 
Autore: Andrea Camilleri
Editore: Sellerio
Collana: La memoria #303
Data di pubblicazione: 10 marzo 1994
Genere: giallo
Serie: Commissario Montalbano #1
Pagine: 173
Prezzo: 8 euro

Quarta di copertina
Il primo omicidio letterario in terra di mafia della seconda repubblica - un omicidio eccellente seguito da un altro, secondo il decorso cui hanno abituato le cronache della criminalità organizzata - ha la forma dell'acqua («"Che fai?" gli domandai. E lui, a sua volta, mi fece una domanda. "Qual è la forma dell'acqua?". "Ma l'acqua non ha forma!" dissi ridendo: "Piglia la forma che le viene data"»). Prende la forma del recipiente che lo contiene. E la morte dell'ingegnere Luparello si spande tra gli alambicchi ritorti e i vasi inopinatamente comunicanti del comitato affaristico politico-mafioso che domina la cittadina di Vigàta, anche dopo il crollo apparente del vecchio ceto dirigente. Questa è la sua forma. Ma la sua sostanza (il colpevole, il movente, le circostanze dell'assassinio) è più antica, più resistente, forse di maggior pessimismo: più appassionante per un perfetto racconto poliziesco.

Recensione
Pubblicato nel 1994, questo è il primo romanzo della serie incentrata sulle avventure del siciliano Commissario Salvo Montalbano, dal quale è stato tratto anche un omonimo film tv, prodotto dalla Rai nel 2000, con Luca Zingaretti nella parte del Commissario.
Io sono siciliano e le riprese del Commissario Montalbano sono state fatte (e sono ancora girate, visto che ad aprile gireranno nuove puntate) nel mio paese e comunque abito in questa bella provincia siciliana. So bene che Camilleri, invece, ha ambientato le vicende del Commissario nel suo paese, in provincia di Agrigento. Ma posso affermare che Montalbano è il personaggio letterario a me più vicino (in tutti i sensi, non solo geografici). Posso tranquillamente andare a Punta Secca, dove si trova la casa di Montalbano in riva al mare, anche tutti i giorni, visto che è a me vicina. Ogni sera posso guardare, dalla terrazza di casa mia, il faro del paese di Montalbano che illumina la notte. Ho anche assistito ad alcune riprese sia del giovane che dell'originale Commissario, e non vi nascondo che ho fatto anche un provino come comparsa ma poi non mi chiamarono, peccato davvero. Tutta questa premessa per dire semplicemente che ho un attaccamento quasi viscerale a questo bel personaggio che, nonostante i suoi tanti difetti, è umanissimo e onesto. Un grande commissario in un piccolo e sperduto paesino marittimo siciliano.

venerdì 13 dicembre 2019

[Recensione] Il mare non bagna Napoli - Anna Maria Ortese

Titolo: Il mare non bagna Napoli 
Autrice: Anna Maria Ortese
Editore: Adelphi
Collana: Fabula
Data di pubblicazione: 1 maggio 1994
Anno di pubblicazione originale: 1953
Premio vinto: Premio Viareggio 1953
Genere: racconti
Pagine: 176
Prezzo: 17 euro

Quarta di copertina
Al suo primo apparire, nel 1953, Il mare non bagna Napoli sembrò a molti inserirsi in quel filone che allora e dopo venne chiamato «neorealismo». Era tutt’altra cosa. Nato dall’incontro della scrittrice con quella città – che era e non era la sua – uscita in pezzi dalla guerra (un incontro che fu insieme un addio: a Napoli la Ortese non tornerà, in seguito, praticamente mai), il libro è la cronaca di uno spaesamento. La città ferita e lacera diventa infatti uno schermo sul quale l’autrice proietta ciò che lei stessa definisce la propria «nevrosi»: una nevrosi metafisica, una impossibilità di accettare il reale e la sua oscura sostanza, la cecità del vivere, un orrore del tempo che ogni cosa corrode e divora – e insieme il riconoscimento del «cupo incanto» della città, del mondo. Tutto il libro, con la sua scrittura «febbrile e allucinata» e al tempo stesso rigorosissima, è un grido contro questo orrore, da cui lo sguardo – come quello della bambina Eugenia il giorno in cui mette gli occhiali, nel primo, indimenticabile racconto – vorrebbe potersi distogliere: e non può. La presente edizione è accompagnata da due testi del tutto nuovi e preziosi, scritti dall’autrice ripensando questo suo libro: per il lettore saranno la guida più sicura.

Recensione
Prima opera della Ortese che leggo.

Il mare non bagna Napoli è una raccolta di racconti della scrittrice Anna maria Ortese, raccolta che vinse nel 1953 il Premio Viareggio per la narrativa. Questa raccolta contiene i seguenti racconti:
- Un paio di occhiali
- Interno familiare
- Oro a Forcella
- La città involontaria
- Il silenzio della ragione

lunedì 2 dicembre 2019

Sono un lettore maleducato?

Come reagireste di fronte a un libro pieno di orecchie fra le pagine? Oppure cosa fareste se il libro che avevate prestato a un amico è pieno di sottolineature a penna? Beh, ho provato a rispondere a queste e ad altre domande in questo divertente Book Tag dal titolo: Sono un lettore maleducato?




venerdì 29 novembre 2019

[Recensione] La ragazza nella nebbia - Donato Carrisi

Titolo: La ragazza nella nebbia 
Autore: Donato Carrisi
Editore: Longanesi
Data di pubblicazione: 23 novembre 2015
Genere: thriller, mistery
Pagine: 350
Prezzo: 18,60 euro

Quarta di copertina
La notte in cui tutto cambia per sempre è una notte di ghiaccio e nebbia ad Avechot, un paese rintanato in una valle profonda fra le ombre delle Alpi. Forse è stata proprio colpa della nebbia se l’auto dell’agente speciale Vogel è finita in un fosso. Un banale incidente.
Vogel è illeso, ma sotto shock. Non ricorda perché è lì e come ci è arrivato.
Eppure una cosa è certa: l’agente speciale Vogel dovrebbe trovarsi da tutt’altra parte, lontano da Avechot.
Infatti, sono ormai passati due mesi da quando una ragazzina del paese è scomparsa nella nebbia. Due mesi da quando Vogel si è occupato di quello che, da semplice caso di allontanamento volontario, si è trasformato prima in un caso di rapimento e, da lì, in un colossale caso mediatico.
Perché è questa la specialità di Vogel. Non gli interessa nulla del dna, non sa che farsene dei rilevamenti della scientifica, però in una cosa è insuperabile: manovrare i media. Attirare le telecamere, conquistare le prime pagine. Ottenere sempre più fondi per l’indagine grazie all’attenzione e alle pressioni del «pubblico a casa». Santificare la vittima e, alla fine, scovare il mostro e sbatterlo in galera.
Questo è il suo gioco, e questa è la sua «firma». Perché ci vuole uno come lui, privo di scrupoli, sicuro dei propri metodi, per far sì che un crimine riceva ciò che realmente gli spetta: non tanto una soluzione, quanto un’audience.
Sono passati due mesi da tutto questo, e l’agente speciale Vogel dovrebbe essere lontano, ormai, da quelle montagne inospitali.

Ma allora, cosa ci fa ancora lì? Perché quell’incidente? Ma soprattutto, visto che è illeso, a chi appartiene il sangue che ha sui vestiti? 

Recensione
Prima opera che leggo di Donato Carrisi (finalmente ci sono riuscito!) e subito ho pensato: perché non l'ho scoperto prima?
Una ragazza di 16 anni sparisce nel nulla e tutta la storia ruota attorno alla sua ricerca. Ad indagare un agente che più che cercare cosa fosse accaduto alla povera ragazza (ahimé storia che ricorda tanti fatti di cronaca contemporanea in Italia) cerca un "mostro", un capro espiatorio da dare in pasto ai media e a tutto il circo mediatico (giornalisti, tv, etc.). Viene trovato un sospetto, un professore che insegna nella stessa scuola della ragazza, il quale pare essere stato presente nel momento della sua scomparsa e, guarda caso, proprio quel giorno si trovava a fare trekking in montagna (quindi è senza testimoni che possano scagionarlo). Devo dire che avevo sospettato chi fossero o chi fosse il colpevole, ma non mi sarei immaginato il doppio colpo di scena finale (che lascia molto amaro in bocca).

[Recensione] Il porto delle nebbie - Georges Simenon

Titolo: Il porto delle nebbie 
Titolo originale: Le port des brumes
Autore: Georges Simenon
Traduttore: Fabrizio Ascari
Editore: Adelphi
Data di pubblicazione: 1 novembre 1994
Anno di uscita originale: 1931
Serie: Il commissario Maigret #12
Genere: giallo
Pagine: 182
Prezzo: 10 euro

Quarta di copertina
Un uomo di una cinquantina d'anni viene fermato sui Grands Boulevards mentre si aggira in preda al panico fra autobus e macchine. Non ha documenti e dai suoi abiti sono state strappate le etichette. Non riesce a parlare. Qualche mese prima una pallottola gli ha spaccato il cranio, trasformandolo in una figura senza identità e senza memoria. In compagnia di questa muta silhouette, il commissario Maigret si immergerà nelle nebbie silenziose di Ouistreham, per sciogliere un enigma che ha la stessa cangiante apparenza del brumoso paesaggio normanno: "Alcuni istanti prima tutto sembrava morto, deserto. E adesso Maigret, che cammina lungo la chiusa, si accorge che la nebbia pullula di forme umane... Più avanza e più quell'universo di nebbia si popola."

Recensione
Fino ad ora uno dei migliori Maigret che abbia mai letto!

Un ex capitano della Marina mercantile perde la memoria in seguito a un incidente alla testa (forse un colpo di pistola) e viene riconosciuto dalla sua domestica che, assieme a Maigret, lo riaccompagnano a casa e dove il nostro commissario ha intenzione di scoprire cosa sia successo al povero signore. Ma la situazione peggiorerà... Con questo pretesto (l'indagine di Maigret per scoprire il colpevole dell'incidente) il nostro commissario è "costretto" a vivere alcune settimane nella città portuale di Ouistreham.

giovedì 28 novembre 2019

[Recensione] La freccia di Poseidone - Clive Cussler

Titolo: La freccia di Poseidone 
Titolo originale: Poseidon's Arrow
Autori: Clive Cussler, Dirk Cussler
Traduttore: Andrea Carlo Cappi
Editore: Longanesi
Data di pubblicazione: 21 novembre 2013
Data di uscita originale: 6 novembre 2012
Serie: Dirk Pitt #22
Genere: avventura
Pagine: 407
Prezzo: 18,60 euro

Quarta di copertina
Manca soltanto un ultimo collaudo. Ed è proprio in quel momento che un attentato sanguinario mette fine alla vita del progettista e distrugge il prototipo segreto del Sea Arrow, un nuovo modello di sottomarino, il più veloce, il più silenzioso e il più potente mezzo subacqueo che abbia mai solcato le acque. Se le cose fossero andate secondo i piani e il Sea Arrow fosse stato realizzato, l’America non avrebbe avuto rivali nel dominio dei mari. Ma l’innocente «gita di pesca» di copertura, che avrebbe permesso di mettere a punto le ultime mosse, si è misteriosamente conclusa in tragedia. Solo la Numa può intervenire per recuperare i resti del cabinato da pesca sul quale viaggiava il progettista, ma nemmeno Dirk Pitt e Al Giordino sono consapevoli dell’importanza dell’impresa che stanno per affrontare. Non tarderanno però a rendersene conto, costretti da subito a difendersi dall’attacco di uno spietato commando, pronto a tutto pur di recuperare quello che c’era a bordo. Ma qual era il segreto che si celava in quel cabinato? E come si collega il progetto del Sea Arrow alla scomparsa del sommergibile italiano Barbarigo avvenuta nel 1943 al largo dell’oceano Indiano? Affiancato da un’affascinante agente del NCIS, Pitt indaga, mentre i pericoli per lui e per i suoi uomini si moltiplicano e la soluzione del mistero sembra sempre più lontana...

Recensione
Dopo tre anni riprendo a leggere una nuova avventura di Dirk Pitt, la serie avventurosa scritta dal prolifico Clive Cussler e della quale non mi sono perso neanche un volume.

Il titolo del romanzo riguarda il nome di un nuovo e tecnologicamente avanzato sottomarino, il Sea Arrow (La Freccia di Poseidone in italiano) e la storia infatti ruoterà su questo prototipo che verrà rubato. Ma quando Dirk Pitt e Al Giordino si metteranno sulle tracce di chi ci possa essere dietro a questo furto e attentato (viene ucciso il progettista del sottomarino) i problemi aumenteranno vertiginosamente, fino a condurli a un pericoloso uomo d'affari austriaco.

Anche stavolta ho ritrovato con piacere il mio Dirk Pitt, sempre pronto a salvare gli altri quasi sempre mettendo a repentaglio la propria vita. Effettivamente, vista l'età di Pitt (ha ormai spento le 64 candeline) secondo me l'autore ha esagerato con le scene di azione ed inseguimenti, perché ha corso come neanche un trentenne avrebbe potuto fare. Purtroppo la prima parte del libro è molto lenta, il contrario della seconda e terza parte, e questa cosa un po' stona.
Da quando Cussler ha introdotto i due figli nascosti di Pitt, Summer e Dirk Jr, secondo me le storie di Dirk Pitt hanno perso un po' della sua autenticità come se egli, con questo stratagemma, avesse voluto allungare il brodo (credo di averla già espressa questa perplessità in una precedente recensione). Per il resto la storia risulta godibile e mi sarei aspettato un cattivo più cattivo come Cussler ci ha abituato ormai da decenni.

Beh adesso ho altre due avventure di Pitt da recuperare, ovvero Havana Storm e Missione Odessa.

[Recensione] La bussola d'oro - Philip Pullman

Titolo: La bussola d'oro 
Titolo originale: Northern Lights
Autore: Philip Pullman
Traduttori: Martina Astrologo, Alfredo Tutino
Editore: Salani
Data di pubblicazione: 19 luglio 2007
Anno di uscita originale: 1995
Serie: Queste oscure materie #1
Genere: fantasy
Pagine: 352
Prezzo: 18 euro

Quarta di copertina
Lyra vive al Jordan College di Oxford. Ma il mondo di Lyra è ben diverso dal nostro. Oltre l'Oceano c'è l'America, ma lo stato più importante di quel continente si chiama Nuova Francia; giganteschi orsi corazzati regnano sull'Artico; lo studio della natura viene chiamato "teologia sperimentale". E soprattutto ogni essere umano ha il suo daimon: un compagno, una parte di sé, di sesso opposto al proprio, grazie al quale nessuno deve temere la solitudine. Ma questo mondo sta per attraversare un periodo critico...

Recensione
Di tanto in tanto mi concedo una lettura "per i più giovani" che di solito rientra nel genere fantasy come in questo caso. La bussola d'oro (o meglio Northern Lights, Aurora Boreale in originale) viene definito un capolavoro, una pietra miliare del genere, etc etc (salute!). Non per me. Sarò diretto e sincero: mi ha annoiato a morte. E mi chiederete allora perché non l'hai abbandonato? Semplice, perché sono una brava persona e concedo all'autore sempre un'altra chance e ho continuato imperterrito la lettura, fino all'ultima pagina. Non mi ha preso la storia, ne la protagonista, ne tutto il contorno. Non posso negare che lo stile di scrittura dell'autore non è male, anzi, sa scrivere, ma questo non è bastato a conquistarmi. Ciò significa che non leggerò il secondo libro di questa saga? E chi lo sa? Potrei un giorno cambiare idea e farlo. Ma non oggi. 

mercoledì 27 novembre 2019

Le mie letture di giugno, luglio e agosto 2019

Cari amici lettori bentrovati! Oggi vi presento le mie letture svolte nei caldi mesi estivi del 2019!


giovedì 14 novembre 2019

[Recensione] Il signore delle mosche - William Golding

Titolo: Il signore delle mosche 
Titolo originale: Lord of the Flies
Autore: William Golding
Traduttore: Filippo Donini
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 16 maggio 2017
Anno di uscita originale: 1954
Genere: romanzo
Pagine: 239
Prezzo: 13 euro

Quarta di copertina
Un aereo cade su un'isola deserta mentre è in corso un conflitto planetario. Sopravvivono solo alcuni ragazzi che si mettono subito all'opera per riorganizzarsi senza l'aiuto ed il controllo degli adulti. Sembra il prologo ideale per un romanzo d'avventura che celebri il pragmatismo e il senso della democrazia britannici. Qualcosa invece comincia a non funzionare come dovrebbe, emergono paure irrazionali e comportamenti asociali, da cui si sviluppa una vicenda che metterà a nudo gli aspetti più selvaggi e repressi della natura umana.

Recensione
Era da anni che volevo leggere questo classico moderno e finalmente col nuovo anno ci sono riuscito.

La trama è la seguente: un gruppo di studenti inglesi sta volando in aereo quando avviene un incidente e naufragano in un'isola deserta, dove muoiono gli adulti. Col tempo i bambini creano una sorta di società in cui ognuno ha il suo compito: chi va a cacciare i maiali, chi costruisce le capanne per ripararsi dalle piogge, chi prova a dettare delle leggi da rispettare ma la cosa più importante è quella di mantenere acceso il fuoco di modo che se dovesse passare una nave essi possano essere recuperati e salvati. Ma col tempo vedremo che i ragazzi diventeranno sempre più selvaggi fino a tristi epiloghi.

martedì 12 novembre 2019

[Recensione] Solo il mimo canta al limitare del bosco - Walter Tevis

Titolo: Solo il mimo canta al limitare del bosco 
Titolo originale: Mockingbird
Autore: Walter Tevis
Traduttrice: Roberta Rambelli
Curatore: Goffredo Fofi
Editore: Minimum Fax
Data di pubblicazione: settembre 2015
Anno di uscita originale: 1980
Genere: fantascienza
Pagine: 343
Prezzo: 13,50

Quarta di copertina
Siamo nel 2467 e da diverse generazioni sono i robot a prendere ogni decisione, mentre un individualismo esasperato regola la vita dell'uomo: la famiglia è abolita, la coabitazione vietata e ogni persona assume quotidianamente un mix di psicofarmaci e antidepressivi. I suicidi sono in aumento, non nascono più bambini e la popolazione mondiale sta avviandosi all'estinzione. Simbolo e guardiano dello status quo è Spofforth, androide di ultima generazione che agogna un suicidio che gli è però impedito dalla sua programmazione. A lui si contrapporranno Paul Bentley, un professore universitario che, riscoperta casualmente la lettura dimenticata da tempo, grazie ai libri apprende l'esistenza di un passato e la possibilità di un cambiamento, e Mary Lou, che sin da piccola ha rifiutato di assumere droghe pur di tenere gli occhi aperti sulla realtà.Tevis si muove dall'incrocio di queste tre vite creando una distopia postmoderna sulle inquietudini dell'uomo, dove la tecnologia senza controllo si trasforma da risorsa in pericolo.

Recensione
Prima opera di Walter Tevis che leggo, ed è subito amore!

Siamo nel futuro, nel 2467, a New York e scopriamo che il mondo è governato dai robot mentre gli esseri umani si trovano ad un passo dall'estinzione visto che prendono continuamente droghe (e questo ricorda Il mondo nuovo di Aldous Huxley) come se fossero medicine e non hanno più figli. I suicidi sono all'ordine del giorno e le persone non hanno alcun scopo se non sballarsi. Seguiremo le storie dei tre protagonisti: Robert Spofforth, un' androide dai ricordi e sentimenti umani che ha un solo desiderio: morire; Paul Bentley professore che impara a leggere e Mary Lou che rifiuta le droghe e desidera avere un figlio.

lunedì 11 novembre 2019

[Recensione] Il viaggio di Tuf - George R. R. Martin

Titolo: Il viaggio di Tuf 
Titolo originale: Tuf Voyaging
Autore: George R. R. Martin
Traduttore: Gaetano Luigi Staffilano
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 29 ottobre 2013
Anno di uscita originale: 1986
Genere: fantascienza, racconti
Pagine: 387
Prezzo: 15 euro

Quarta di copertina
Haviland Tuf, ovvero il viaggiatore delle stelle. Ma non aspettatevi un baldanzoso astronauta il cui fisico aitante viene messo in risalto da un'attillata tutina spaziale. No, il signor Tuf è proprio come non te l'aspetteresti. Altissimo, pelato, pallido, decisamente sovrappeso, e soprattutto molto, molto flemmatico. Vegetariano convinto, amante dei gatti, ecologista militante, per uno scherzo del destino si trova a comandare un enorme vascello, l'Arca, l'ultima nave inseminante dello svanito Corpo Genieri Ecologici. Be', non proprio a comandare, visto che ne è anche l'unico occupante non felino... A bordo dell'Arca, trenta chilometri di lunghezza, Tuf vaga per la galassia alla ricerca di mondi in pericolo cui offrire i propri servigi. E si trova ad affrontare alcuni dei più terribili "cattivi" che l'universo abbia mai conosciuto... Dalla geniale penna di George R. R. Martin, una profetica raccolta di storie che affrontano temi "importanti", come la minaccia ambientale e i pericoli del potere assoluto, animata da un umorismo nero e irresistibile. 

Recensione
Il viaggio di Tuf è una raccolta di sette racconti di George R.R. Martin ma si potrebbe definire anche un romanzo "a puntate".
Questa opera è formata dai seguenti racconti:

1- La stella del morbo (The Plague Star, 1985)
2- Pani e pesci (Loaves and Fishes, 1985)
3- Guardiani (Guardians, 1981)
4- Fare il bis (Second Helpings, 1985)
5- Una bestia per Norn (A Beast for Norn, 1986)
6- Chiamatelo Mosé (Call Him Moses, 1978)
7- Manna dal cielo (Manna fron Heaven, 1985)

Penso che la maggior parte di noi conoscono Martin per aver creato la saga fantasy delle Cronache del ghiaccio e del fuoco, ma pochi, pochissimi sanno che egli, molti anni prima, aveva già scritto dei racconti di fantascienza, come appunto i racconti di questa raccolta. Ed è stata una scoperta davvero inaspettata e ben accetta, a mio modesto parere.

[Recensione] Caino - José Saramago

Titolo: Caino 
Titolo originale: Caim
Autore: José Saramago
Traduttrice: Rita Desti
Editore: Feltrinelli
Data di pubblicazione: febbraio 2012
Anno di uscita originale: 2009
Genere: romanzo ironico
Pagine: 142
Prezzo: 8 euro

Quarta di copertina
A vent'anni dal "Vangelo secondo Gesù Cristo", José Saramago torna a occuparsi di religione. Se in passato il premio Nobel portoghese ci aveva dato la sua versione del Nuovo Testamento, ora si cimenta con l'Antico. E sceglie il personaggio più negativo, la personificazione biblica del male, colui che uccide suo fratello: Caino. Capovolgendo la prospettiva tradizionale, Saramago ne fa un essere umano né migliore né peggiore degli altri. Il dio che viene fuori dalla narrazione è un dio malvagio, ingiusto e invidioso, che non sa veramente quello che vuole e soprattutto non ama gli uomini. È un dio che rifiuta, apparentemente solo per capriccio e indifferenza l'offerta di Caino, provocando così l'assassinio di Abele. Il destino di Caino è quello di un picaro che viaggia a cavallo di una mula attraverso lo spazio e il tempo, in una landa desolata agli albori dell'umanità. Ora da protagonista, ora da semplice spettatore, questo avventuriero un po' mascalzone attraversa tutti gli episodi più significativi della narrazione biblica: la cacciata dall'Eden, le avventure con l'insaziabile Lilith, il sacrificio di Isacco, la costruzione della Torre di Babele, la distruzione di Sodoma, l'episodio del vitello d'oro, le prove inflitte a Giobbe, e infine la vicenda dell'arca di Noè. Riscrittura ironica e personale della Bibbia, invenzione letteraria di uno scrittore nel pieno della maturità, compone un'allegoria che mette in scena l'assurdo di un dio che appare più crudele del peggiore degli uomini.

Recensione
Saramago, in quest'opera, ci mostra (coi suoi occhi) l'ingiustizia del Dio dell'Antico Testamento, e si potrebbe definire un romanzo-saggio che non fa altro che parodiare la Bibbia e potrebbe far indispettire i lettori credenti. Per svelarci questo dio cattivo, violento, indifferente, cinico, spesso ozioso e silente, che lascia morire persone innocenti (vedi i bambini di Sodoma e Gomorra o il diluvio universale) l'autore utilizza come protagonista Caino il fratricida, colui che ha ucciso suo fratello Abele. Sarà infatti lui il protagonista del romanzo il quale non farà altro che viaggiare nel tempo e vivere, in prima persona, tutte le più importanti vicende dell'Antico Testamento, dalla Torre di Babele al Diluvio Universale, dalle disgrazie occorse a Giobbe ad Abramo a cui viene ordinato di immolare sull'altare il suo unico figlio, Isacco.

[Recensione] Zia Mame - Patrick Dennis

Titolo: Zia Mame 
Titolo originale: Auntie Mame: An Irreverent Escapade
Autore: Patrick Dennis
Traduttore: Matteo Codignola
Editore: Adelphi
Data di pubblicazione: 17 giugno 2009
Anno di uscita originale: 1955
Genere: racconti
Pagine: 380
Prezzo: 19,50 euro

Quarta di copertina
Immaginate di essere un ragazzino di undici anni nell'America degli anni Venti. Immaginate che vostro padre vi dica che, in caso di sua morte, vi capiterà la peggiore delle disgrazie possibili, essere affidati a una zia che non conoscete. Immaginate che vostro padre – quel ricco, freddo bacchettone – poco dopo effettivamente muoia, nella sauna del suo club. Immaginate di venire spediti a New York, di suonare all'indirizzo che la vostra balia ha con sé, e di trovarvi di fronte una gran dama leggermente equivoca, e soprattutto giapponese. Ancora, immaginate che la gran dama vi dica «Ma Patrick, caro, sono tua zia Mame!», e di scoprire così che il vostro tutore è una donna che cambia scene e costumi della sua vita a seconda delle mode, che regolarmente anticipa. A quel punto avete solo due scelte, o fuggire in cerca di tutori più accettabili, o affidarvi al personaggio più eccentrico, vitale e indimenticabile che uno scrittore moderno abbia concepito, e attraversare insieme a lei l'America dei tre decenni successivi in un foxtrot ilare e turbinoso di feste, amori, avventure, colpi di fortuna, cadute in disgrazia che non dà respiro – o dà solo il tempo, alla fine di ogni capitolo, di saltare virtualmente al collo di zia Mame e ringraziarla per il divertimento. Per fortuna sua, e dei lettori, Patrick ha scelto la seconda opzione, e scritto questo libro tuttora leggendario. Non è certo che Dennis volesse inventarsi, come è stato detto, un’alternativa americana a Mary Poppins: ma lo è che chi arriva all’ultima pagina, e vede zia Mame partire per un nuovo viaggio, ha la sensazione di separarsi dalla parte più lieve, libera e felice di sé.

Recensione
Libro scelto dal gruppo di lettura di cui faccio parte, e devo dire che è stata una piacevole scoperta leggere le avventure dell'eccentrica ma simpatica zia Mame.

Un orfano viene affidato a sua zia che vive a New York e con lei vivrà gioie e dolori. Questa, in sintesi, la trama di questo romanzo partorito dalla ironica immaginazione di Patrick (alias Edward) il quale ci regala una storia divertente, ironica, dove il centro di tutto è sempre lei, quell'eccentrica, sopra le righe, affascinante, conturbante, intelligente, anticonformista zia d'America. Il romanzo è diviso in racconti (ogni capitolo è un racconto della durata circa di 35 e/o 45 minuti di lettura) e vivremo assieme ai due protagonisti, la zia e il suo nipote del cuore, le loro vite dagli anni 20 fino ai 50 (guerra inclusa, naturalmente). Se dovessi scegliere un aggettivo riferito alla zia direi scoppiettante!

domenica 10 novembre 2019

[Recensione] Il mondo sommerso - James G. Ballard

Titolo: Il mondo sommerso 
Titolo originale: The Drowned World
Autore: James Graham Ballard
Traduttore: Stefano Massaron
Editore: Feltrinelli
Data di pubblicazione: 28 gennaio 2015
Anno di uscita originale: 1962
Genere: fantascienza
Pagine: 208
Prezzo: 9 euro

Quarta di copertina
Lo scienziato Robert Kerans fa parte di una squadra di ricercatori diretta dal colonnello Riggs che ha l'incarico di perlustrare quel che resta di intere città sommerse dalle acque in seguito a una catastrofe naturale di dimensioni straordinarie. Una sessantina di anni prima delle tempeste solari hanno causato un surriscaldamento globale che a sua volta ha prodotto lo scioglimento dei ghiacci polari e quindi un innalzamento delle acque a livello planetario. Ora, con temperature roventi, tropicali anche ai poli, e in mezzo a lagune malsane, ci si trova di fronte a metropoli irriconoscibili, precipitate come sono in un'atmosfera primordiale, e ai sopravvissuti di una civiltà scomparsa, psicopatici, malnutriti, contaminati dalle radiazioni.

Recensione
Dopo aver apprezzato Il condominio ho letto una seconda opera di J.G. Ballard e non mi ha lasciato deluso neanche stavolta.
Vi ho trovato temi molto attuali (ne parlano spesso al tg in questi mesi) come il rischio che si possa innalzare la temperatura globale e lo scioglimento dei ghiacciai (questi purtroppo si stanno già sciogliendo da alcuni anni e non è per nulla una cosa positiva) e il protagonista di questa storia, un biologo, si trova in questo mondo futuro in cui le nostre metropoli sono state quasi completamente allagate e il suo compito è quello di perlustrarle assieme a un collega.
Come nel Condominio, Ballard è bravissimo a narrarci e a presentarci un futuro distopico in chiave realistica e si sofferma sulla psicologia dei protagonisti che, dopo un evento catastrofico, porta i loro comportamenti e le loro azioni a cambiare, a imbarbarirsi, a tornare allo stato quasi primitivo.

Lettura consigliata.

sabato 9 novembre 2019

[Recensione] America perduta - Bill Bryson

Titolo: America perduta: in viaggio attraverso gli USA 
Titolo originale: The Lost Continent: Travels in Small Town America
Autore: Bill Bryson
Traduttore: Amedeo Poggi
Editore: Feltrinelli
Data di pubblicazione: 25 febbraio 2002
Anno di uscita originale: 1989
Genere: Viaggio
Pagine: 304
Prezzo: 9,50 euro

Quarta di copertina
Un appassionante vagabondaggio per le strade di un’America minore, dentro il cuore delle piccole città che sono l’anima segreta degli Stati Uniti, luoghi in cui la vita sembra rimasta ferma agli anni cinquanta. Un viaggio attraverso un presente rimasto passato, in una provincia rurale che sembra non voler lasciare spazio al futuro. Bill Bryson, americano di nascita ma inglese d’adozione, percorre a bordo di una vecchia Chevrolet 22.500 chilometri all’inseguimento di un ricordo. Restituendoci un tempo cristallizzato, la canzone di uno sterminato paese che continua a credere, a immaginare, a vivere fra le pieghe di un sogno domestico e provinciale.

Recensione
Come ben sapete, di tanto in tanto mi concedo la lettura di un libro di viaggio, e dopo aver viaggiato assieme al Maestro Conan Doyle con Avventura nell'Artico. Sei mesi a bordo della baleniera Hope sono andato in giro per l'America con Bill Bryson. Più che un diario di viaggio, però, mi è sembrato un continuo commentare e ironizzare su usi e costumi di certi paesi e/o abitanti e/o suoi familiari e/o amici e/o conoscenti, ironia spesso non divertente. Peccato, qualche cosa di positivo la si trova in questo libro, come alcuni consigli su cosa visitare o dove andare per scovare dei monumenti o attrazioni da non perdere, per il resto sembra il diario di viaggio di un viaggiatore un po' arrabbiato col mondo e con le persone, forse l'autore l'ha scritto non in uno stato di grazia.


venerdì 8 novembre 2019

I 100 libri del secolo di Le Monde

I 100 libri del secolo sono una selezione dei libri considerati come i cento migliori del XX secolo, compilata nella primavera del 1999 per mezzo di un sondaggio realizzato grazie alla catena di negozi francese Fnac e al quotidiano parigino Le Monde. La lista di titoli acclamati mescola grandi romanzi con poesia, teatro, e fumetto.

Di una lista preliminare di 200 titoli creata da librerie e giornalisti, 17 000 francesi votarono per rispondere alla domanda, "Quali libri sono rimasti nella vostra memoria?" Le prime cinquanta opere della lista furono il tema di un saggio da Frédéric Beigbeder, Ultimo inventario prima di liquidazione, in cui fece notare la natura francocentrica della lista.

1. “Lo straniero”, Albert Camus (1942)

2. “Alla ricerca del tempo perduto”, Marcel Proust (1913–1927)

3. “Il processo”, Franz Kafka (1925)

4. “Il piccolo principe”, Antoine de Saint-Exupéry (1943)

5. “La condizione umana”, André Malraux (1933)

6. “Viaggio al termine della notte”, Louis-Ferdinand Céline (1932)

7. “Furore” di John Steinbeck (1939)

8. “Per chi suona la campana”, Ernest Hemingway (1940)

9. “Il Grande Meaulnes”, Alain-Fournier (1913)

10. “La schiuma dei giorni”, Boris Vian (1947)

11. “Il secondo sesso”, Simone de Beauvoir (1949)

12. “Aspettando Godot”, Samuel Beckett (1952)

mercoledì 9 ottobre 2019

sabato 14 settembre 2019

[Recensione] Bestiario - Julio Cortázar

Autore: Julio Cortázar
Titolo: Bestiario
Traduttori: Flaviarosa Nicoletti Rossini e Vittoria Martinetto
Editore: Einaudi
Data di pubblicazione: 7 febbraio 2005
Anno di uscita originale: 1951
Genere: racconti
Pagine: 156
Prezzo: 11 euro

Ogni volta che mi trovo al cospetto di Julio Cortázar non posso che togliermi il cappello di fronte a cotanta maestria e bravura. Bestiario è una raccolta di suoi otto racconti più il testo di una sua conferenza e un suo scritto entrambi inerenti la tematica dello scrivere racconti (più l'articolo Fantastico senza fantasmi di Ernesto Franco).

Come lo stesso autore ci rivela "quasi tutti i racconti che ho scritto appartengono al genere chiamato fantastico per mancanza di un termine migliore e si contrappongono a quel falso realismo che consiste nel credere che tutte le cose si possano descrivere e spiegare come dava per scontato l'ottimismo scientifico e filosofico del diciottesimo secolo, e cioè, nell'ambito di un mondo retto più o meno armoniosamente da un sistema di leggi, di principi, di rapporti di causa effetto, di psicologie definite, di geografie ben cartografate. Nel mio caso, il sospetto che un altro ordine più segreto e meno comunicabile, e la feconda scoperta di Alfred Jarry, per il quale il vero studio della realtà non risiedeva nelle leggi bensì nelle eccezioni a tali leggi, sono stati alcuni dei principi orientativi della mia ricerca personale di una letteratura al margine di qualunque realismo troppo ingenuo. [...] Ho la convinzione che esistano certe costanti, certi valori che si applicano a tutti i racconti, fantastici o realistici, drammatici o umoristici. [...] Un racconto è significativo quando spezza i propri confini con quell'esplosione di energia spirituale che illumina bruscamente qualcosa che va molto oltre il piccolo e talvolta miserabile aneddoto che narra.
Il racconto è una sintesi vivente e insieme una vita sintetizzata, qualcosa come un incresparsi d'acqua dentro un bicchiere, una fugacità in una permanenza. L'efficacia e il senso di un racconto dipendono da quei valori che danno alla poesia e anche al jazz il loro carattere specifico: la tensione, il ritmo, la pulsazione interna, l'imprevisto dentro parametri pre-visti, quella libertà fatale che non ammette alterazione senza una perdita irreparabile."

I miei preferiti di questa raccolta:
Casa occupata; Lettera a una signorina a Parigi e Omnibus.

Un consiglio: leggete i racconti di Cortázar non uno dietro l'altro ma lentamente, intervallandoli ad altre letture.

lunedì 9 settembre 2019

[Recensione] Il cinese - Andrea Cotti

Autore: Andrea Cotti
Titolo: Il cinese
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 11 settembre 2018
Genere: thriller/noir
Pagine: 527
Prezzo: 19 euro

Non sembra ma sono un discreto divoratore di gialli e questo romanzo di Cotti fa parte del genere, anche se è più un noir investigativo. Il protagonista è il vicequestore Luca Wu, è cinese, pratica le arti marziali e lavora a Roma. In questo noir viene affrontata la mafia cinese (le cosiddette Triadi), un tema che incontro per la prima volta nelle mie letture. La storia che mano a mano si dipana parte da una rapina finita male per poi aprirsi a fatti ben più gravi e il ritmo cresce sempre di più. Vi è un analisi molto precisa delle procedure di investigazione (certe volte anche troppo!) e le 500 e oltre pagine si fanno sentire, ahimè.

Interessante la pratica del Ving Tsun, un'arte marziale praticata dal vicequestore che risale addirittura a Yip Man, maestro di Bruce Lee.

martedì 3 settembre 2019

Il Re Leone (2019)

Il re leone (The Lion King) è un film del 2019 diretto da Jon Favreau e prodotto dalla Walt Disney Pictures. Si tratta di un remake shot-for-shot fotorealistico di CGI dell'omonimo film del 1994.
Mufasa e Sarabi, leoni sovrani delle Terre del Branco, convocano tutti gli animali della savana per celebrare la nascita del loro primogenito Simba. Il piccolo Simba è innalzato dal mandrillo sciamano Rafiki davanti a tutti gli animali delle Terre del Branco. Poco dopo la cerimonia, Mufasa va a trovare suo fratello Scar, rimproverandolo di non essere venuto alla cerimonia, cosa fatta di proposito da Scar, irato e geloso di Simba, poiché nato il principe lui è stato scalzato dalla successione al trono. Mesi dopo, Simba è cresciuto ed è diventato un leoncino curioso ed energico, affascinato dall'idea che diventerà il futuro sovrano. Mufasa lo accompagna per il regno, spiegandogli le responsabilità di un re e illustrandogli il Cerchio della Vita, da cui tutto proviene e a cui tutto fa ritorno. In seguito, però, il maggiordomo Zazu, un bucero beccogiallo, avverte Mufasa che le iene sono penetrate nelle Terre del Branco, al che il leone si reca a combattere e ordina a Zazu di riportare Simba alla Rupe. Qui Simba incontra Scar: il perfido zio gli rivela l'esistenza del Cimitero degli Elefanti, un pericoloso posto oltre i confini del regno, e il leoncino, incuriosito, decide di andarci di soppiatto con la sua amica Nala. I due seminano Zazu (incaricato di tenerli d'occhio) e raggiungono il Cimitero degli Elefanti, venendo però attaccati dalle tre iene Shenzi, Azizi e Kamari e dai loro numerosi simili che popolano il luogo. Mufasa, avvertito appena in tempo da Zazu, attacca e scaccia le iene, traendo in salvo i cuccioli. Mentre Zazu porta a casa Nala Mufasa rimprovera Simba, ma subito dopo i due si riappacificano. Mufasa, inoltre, indicando il cielo stellato, gli spiega che tutti i grandi re del passato li guardano da lassù. Nottetempo, Scar entra nel territorio delle iene, rimproverandole di non essere riuscite ad uccidere i due cuccioli. E compirà un gesto che traumatizzerà a vita il piccolo Simba. 

Ed ecco la mia recensione:


lunedì 2 settembre 2019

Hunger Games: la ragazza di fuoco

Ritrovati i loro cari e il loro distretto, Katniss e Peeta si preparano al tour e alla gloria che li attende a ogni stazione. Partita suo malgrado e sotto la minaccia del Presidente Snow, che la scopre innamorata di Gale, Katniss si accorge molto presto di aver acceso la speranza nel cuore della gente di Panem. Accolta come un'eroina piuttosto che una star, Katniss morde il freno ma il ricatto di Snow la costringe a giocare il suo ruolo e a distrarre il popolo dai problemi reali. Temeraria e sfrontata, Katniss cresce tuttavia in fascino e ascendente. Allarmato dal suo credito, Snow decide di diffamarlo, a ogni costo, con ogni mezzo. L'incarico viene affidato a Plutarch Heavensbee, stratega volontario che ha sostituito il 'dimissionario' Seneca Crane. L'idea è quella di indire un'edizione straordinaria dei giochi in cui concorreranno i vincitori delle edizioni precedenti. Katniss e Peeta, di nuovo uniti e di nuovo in gara, emergono su un'isola tropicale, circondata da un campo di forza e piena di insidie. Stabilite rapidamente alleanze e ostilità, i due ragazzi cercano di sopravvivere. Ma questa volta Katniss e Peeta non sono soli. La ghiandaia imitatrice ha spalancato le ali.

Ecco la mia recensione del film Hunger Games: la ragazza di fuoco


sabato 31 agosto 2019

giovedì 15 agosto 2019

[Recensione] Il sole bacia i belli - Charles Bukowski

Autore: Charles Bukowski
Curatore: David Stephen Calonne
Traduttrice: Simona Viciani
Editore: Feltrinelli
Data di pubblicazione: 26 febbraio 2014
Anno di uscita originale: 2003
Genere: interviste
Pagine: 327
Prezzo: 18 euro

Questo libro raccoglie una serie di interviste fatte allo scrittore e poeta Charles Bukowski dal 1963 al 1993, consigliata a chi ama il personaggio per scoprire alcuni suoi lati inediti. Tra tutte la migliore, secondo me, è stata quella di Robert Gumpert intitolata Penna e bicchiere.

martedì 6 agosto 2019

[Recensione] Silenzio - Shūsaku Endō

Autore: Shūsaku Endō
Titolo: Silenzio
Traduttore: Lydia Lax
Editore: Corbaccio
Data di pubblicazione: 2 dicembre 2016
Anno di uscita originale: 1966
Genere: romanzo storico
Pagine: 224
Prezzo: 16,40 euro

Ho conosciuto questa storia narrataci dal cattolico Endo al cinema guardando, appunto, la versione cinematografica che Scorsese ha realizzato sul suo romanzo omonimo, Silenzio. L'autore ci presenta la storia di due padri gesuiti che vanno in Giappone per cercare il loro caro professore padre Ferreira (presente lì in Oriente da oltre trent'anni come missionario) del quale è giunta voce abbia abiurato alla sua fede dopo aver subito delle atroci torture. I due sacerdoti missionari padre Rodrigues (il protagonista del romanzo) e padre Garrpe dopo varie peripezie e avventure, riescono a giungere in Giappone e qui trovano la popolazione cristiana costretta a nascondersi dalle autorità le quali, per cercare di scoprire i cristiani nascosti, obbligano le persone sospette a calpestare simboli sacri come il crocifisso o l'immagine della Vergine Maria. Coloro che si rifiutavano di metterla in atto venivano prima arrestati, e successivamente uccisi tramite la pratica del anazuri che consisteva nell'appendere il corpo del condannato a testa in giù sopra una fossa e lasciarlo morire dissanguato.

venerdì 2 agosto 2019

venerdì 22 marzo 2019

[Recensione] Il processo - Franz Kafka

Autore: Franz Kafka
Titolo: Il processo
Traduttore: Giorgio Zampa
Editore: Adelphi
Data di pubblicazione: 14 aprile 2016 (16esima edizione)
Anno di uscita originale: 1925
Genere: romanzo
Pagine: 264
Prezzo: 12 euro

Il processo è un romanzo incompiuto di Franz Kafka che ci parla di una passiva accettazione dell'ineluttabilità di una giustizia con logiche insondabili contro cui a nulla servono la razionalità e la lucidità di Josef K., accusato, arrestato e processato per motivi misteriosi. Il romanzo è composto da 10 capitoli che Kafka scrisse tra l'agosto il 1914 e il gennaio del 1915, che l'autore più volte rivide e che il suo amico Max Brod volle pubblicare dopo la sua morte, contrariamente al volere di Kafka che aveva espresso il desiderio di bruciare tutto. 

sabato 2 marzo 2019

[Recensione] Metro 2033 - Dmitrij Glukhovskij

Autore: Dmitrij Glukhovskij
Titolo: Metro 2033
Serie: Metro #1
Editore: MPlayer Edizioni
Data di pubblicazione: 1 marzo 2010
Anno di uscita originale: 2005
Genere: fantascienza, post-apocalittico
Pagine: 779
Prezzo: 17,90 euro

Avevo sentito parlare di questo romanzo di genere post-apocalittico quando l'autore lo pubblicò nel lontano 2005 ma non avevo mai preso la decisione di leggerlo. Finalmente mi sono deciso (spinto anche da un consiglio di un amico) e l'ho divorato.

Ci troviamo in un vicino futuro, il 2033, e dopo una Terza Guerra Mondiale, direi Guerra Atomica, i pochi sopravvissuti umani si sono rifugiati, per non essere colpiti dalle radiazioni, nella metropolitana di Mosca, la più grande metropolitana al mondo. Ed è da qua che seguiremo le avventure e il lungo viaggio di Artyom, il ragazzo protagonista del romanzo, al quale viene affidata una missione: andare fino alla Polis, un'altra stazione metropolitana, per avvertire il governo che sono tutti in pericolo dagli attacchi dei Tetri, creature umanoidi dai portentosi poteri telepatici.

venerdì 1 febbraio 2019

Riusciremo a leggere tutti i libri che compriamo?

A noi lettori voraci e compratori compulsivi capita ad un certo punto di farci la seguente domanda: ma riusciremo mai a finire tutti i libri che compriamo? Perché amiamo circondarci da così tanti libri da sapere che non riusciremo mai a poterli leggere tutti? A questa riflessione ho provato a dare una risposta, nel video qua sotto. 
Mi raccomando, commenta anche tu, sono curioso di sapere la tua risposta.






venerdì 11 gennaio 2019

1001 libri da leggere prima di morire

Ho sempre avuto un amore ingiustificato per le liste di qualunque tipo, e quindi è logico che mi attraggono anche quelle riguardanti i libri. Alcuni anni fa ne ho salvata una molto interessante che di tanto in tanto consulto per scegliere la lettura di un classico della letteratura mondiale, e quando lo termino lo segno sulla lista per vedere quanti me ne rimangono ancora da leggere. La trovo una cosa simpatica da fare, e quindi con questo spirito da lettore onnivoro ed insaziabile ho deciso di mostrarti questa famosa lista dei libri da leggere assolutamente prima di lasciare questo mondo.
Spero ti possa essere utile e ti possa ispirare a tante e buone letture.

[Recensione] Charlie Chan e il cammello nero - Earl Derr Biggers

  CHARLIE CHAN E IL CAMMELLO NERO || E. Derr Biggers || Newton Compton || 2012 || 188 pag. Shelah Fane, celebre star del cinema, viene uccis...