lunedì 24 maggio 2021

[Recensione] Terra bruciata - J. G. Ballard

 


TERRA BRUCIATA || J. G. Ballard || Mondadori || 176 pagine

Pochi scrittori di fantascienza hanno la forza di suggestione di J. G. Ballard, la sua capacità di far apparire reali, palpabili, le situazioni più deliranti, le visioni più allucinanti e angosciose. Questa volta l'autore immagina una lunga e terribile siccità che sconvolge la vita degli uomini, e seguendolo in un mondo condannato inesorabilmente alla disgregazione fra sterminate dune di sale, cimiteri d'auto e di navi in secca, il lettore finisce per lasciarsi prendere dallo sconvolgente incubo di Ballard, e accettare i suoi ladri d'acqua, i suoi cannibali, i suoi degenerati, i suoi folli, miserabili superstiti che ancora si dibattono nella polvere che ricopre il pianeta.

RECENSIONE

Ballard stavolta immagina un mondo caduto in una tremenda siccità, tanto forte che si sono e continuano a prosciugarsi i fiumi e i mari, lasciando solo polvere e sale. Anche in questo caso la colpa è da imputare all'umanità perché, ci viene approfonditamente spiegato nella storia, ha inquinato con gli scarichi industriali (quindi scarti chimici) così tanto che si è creata come una rete - un polimero - che impedisce l'evaporazione dell'acqua e automaticamente non piove più. Il protagonista della storia, un dottore, si ritrova a dover sopravvivere in questo apocalisse di siccità, alla disperata e continua ricerca di acqua potabile, più preziosa di qualsiasi altra cosa.

Altro forte monito che l'autore fa a tutti noi se continuiamo a sprecare ma soprattutto ad inquinare l'acqua. Rispetto ai precedenti due romanzi dello stesso autore, ovvero Il condominio e Il mondo sommerso, la lettura della storia mi ha stancato, non mi ha preso più di tanto. Ciò non toglie nulla alla bravura di Ballard, forse il suo tratto distintivo, nel descriverci e ben rappresentarci la psicologia dei personaggi che incontriamo e conosciamo. Ci può stare che, nonostante apprezzi un'autore qualche sua opera ti risulta meno piacevole.

Curiosità: a tratti mi ricordava il film Mad Max: Fury Road, forse per l'ambientazione desertica e di sopravvivenza.