venerdì 23 settembre 2022

[Recensione] La libraia che salvò i libri - Kerri Maher

 


LA LIBRAIA CHE SALVÒ I LIBRI || Kerri Maher || Garzanti || 2022 || 320 pagine

Parigi, 1919. Per Sylvia i libri sono sinonimo di indipendenza e libertà. Nessuno meglio di lei, che è una libraia, sa che hanno un potere immenso e che nulla dovrebbe ostacolarlo. Non tutti, però, credono nella magia della letteratura e c’è chi vuole ridurla al silenzio. È quello che accade all’Ulisse di James Joyce: in quelle pagine Sylvia ha ritrovato sé stessa, mentre altri vi vedono qualcosa di indecente e pericoloso. Per questo vogliono proibirlo. Sylvia deve impedirlo, e perciò decide di pubblicarlo, prima in tutto il mondo. Lei che non è un editore, ma solo la proprietaria della Shakespeare & Co., una piccola libreria dagli immensi scaffali in legno aperta tra mille difficoltà, un accogliente rifugio per chiunque ami i libri. Tra quelle mura, Sylvia sta per fare la storia e non è sola. Parigi è la città dove tutto è possibile: nei suoi caffè nascono indissolubili amicizie letterarie tra personalità del calibro di Ernest Hemingway, Ezra Pound, Gertrude Stein e James Joyce. Saranno proprio loro ad aiutarla e a sostenerla. Perché non posso - no permettere che i lettori non beneficino di quelle parole. Non possono permettere che la censura abbia la meglio. Anche se questo, per Sylvia, significa correre il pericolo di perdere quello a cui tiene di più: la Shakespeare & Co. e il suo amore. A guidarla e a darle coraggio sono il potere dei libri e della libertà. Traendo spunto dalla vera storia di Sylvia Beach, fondatrice della nota libreria parigina Shakespeare & Co. e prima editrice dell’Ulisse di James Joyce, Kerri Maher ha costruito un romanzo indimenticabile venduto in oltre quindici paesi. Una protagonista i cui sogni portano lontano. Un inno alla letteratura che va difesa a ogni costo. Un viaggio nella Parigi degli anni Venti insieme agli scrittori più famosi dell’epoca. Un omaggio a una libreria storica ancora oggi meta degli appassionati.

RECENSIONE

L'autrice Kerri Maher ricostruisce la storia della libreria inglese a Parigi "Shakespeare and Company", fondata da Sylvia Beach. Conosceremo i suoi amici che frequenteranno questa libreria, alcuni famosi come James Joyce del quale grazie a Sylvia pubblicherà il suo capolavoro ovvero l'"Ulisse", Ernest Hemingway, Ezra Pound, Francis Scott Fritzgerald e tanti altri. Perlopiù la storia è ambientata nei cosiddetti anni ruggenti a Parigi. Sylvia è certamente una persona interessante, che ha fatto tanto per la cultura europea e direi mondiale vista l'instancabile forza che ha avuto e non si è mai arresa per far pubblicare l'Ulisse del suo amico Joyce (che poteva non essere mai pubblicato, viste le censure che incombevano su di lui).

Mi piacciono le storie che hanno come protagonisti i librai, non solo per vedere i loro gusti letterari, ma per vivere assieme a loro la quotidianità circondati dai libri, capire perché le persone si innamorano dei libri e della lettura, è tutto molto bello.

Consiglio questa lettura storica agli appassionati di Joyce ma anche a chi, come me, ama stare accanto ed immedesimarsi ai librai, i nostri angeli custodi letterari.