sabato 12 agosto 2023

[Recensione] La filosofia di Topolino - Giulio Giorello


LA FILOSOFIA DI TOPOLINO || Giulio Giorello || Guanda || 2013 || 256 pagine

Il Novecento – secolo dei totalitarismi, ma anche delle più rivoluzionarie scoperte della scienza, dalla relatività di Einstein alla doppia elica del DNA – ha avuto il suo filosofo più provocatorio in un Topo che, per spregiudicatezza nell’attraversare i confini delle discipline e mettere in discussione la costellazione dei pregiudizi stabiliti, non ha nulla da invidiare a Russell, Popper o Heidegger. Mickey Mouse (Topolino per noi) ha vissuto le più bizzarre avventure e affrontato quesiti come la terribile libertà del «quarto potere», gli ambigui prodigi della scienza asservita alla guerra, l’impossibilità della giustizia e la difficoltà di trattare con le culture «altre», per non dire delle sfumate regioni del mito o dell’aldilà.
Altro che Topolino tutto legge e ordine, collaboratore della polizia! È invece un ribelle capace di battersi contro ogni forma di prevaricazione, anche se l’esito non è sempre la vittoria. Quello che Walt Disney e i suoi collaboratori ci consegnano alla fine di ogni episodio è un Topo sempre più dubbioso sulla natura dell’universo e il complesso mondo di «uomini e topi». Ma proprio per questo continua ad affascinare, perché la ricerca, come l’avventura, non ha fine.

RECENSIONE

Topolino ha attraversato tutto il Novecento e si può dire che è stato un vero e proprio filosofo di quel periodo. Ha avuto una sua evoluzione (prima avventuroso e scapestrato, poi rispettoso delle regole e aiutante del commissario Basettoni) e sinceramente anche io, come l'autore, lo preferisco come era nei tempi d'oro, quando si spingeva in mille avventure con coraggio e senza regole. Soprattutto chi ha donato una vera e propria caratterizzazione del personaggio è stato Floyd Gottfredson che sceneggiò e disegnò le storie del Topo nel decennio 1930/40 (spero presto di poter collezionare tutte quelle storie mitiche). Semplicemente l'autore sceglie alcune storie di Topolino e le analizza, appunto, a livello filosofico e direi anche antropologico e sociologico. Vengono analizzate le storie che vanno dagli anni 30 agli anni 50.

Consigliato agli appassionati di Topolino e non solo.