martedì 25 gennaio 2022

[Recensione] Coyote - Allen M. Steele

 


COYOTE || Allen M. Steele || Mondadori || 2014 || 294 pagine

La luna maggiore del pianeta Orso, nel sistema 47 Ursae Majoris, ha il poco simpatico nome di Coyote, un animale decisamente infido. Eppure si presenta come un mondo ideale, ricco di una flora e una fauna interessantissime, tanto che l'autore, l'americano Allen Steele, ha potuto ambientarvi una lunga e popolare serie di romanzi. Questo è il primo e ci riporta alle origini della serie, quando l'astronave Alabama, rubata a un'odiosa dittature terrestre e governata dai ribelli, comincia il suo viaggio a due decimi della velocità della luce, impiegando ben duecentotrent'anni per raggiungere la sua meta. Le sorprese cominciano al risveglio dalla biostasi, quando i membri dell'equipaggio si imbattono nel primo indovinello: il romanzo epico, i "murales" e il misterioso messaggio che Leslie Gillis - un compagno di viaggio risvegliatosi prima del tempo - ha disseminato nella nave come una folle traccia.

RECENSIONE

Continua la mia infaticabile lettura degli Urania Mondadori, ovvero la più antica collana di fantascienza che esiste in Italia e da sempre presente nelle edicole (non vi nascondo un mio desiderio: spero un giorno di riuscire a recuperarli tutti, ma so bene che sono tantissimi!).

Coyote è il primo volume di una trilogia, e ci narra la conquista, da parte di un gruppo di astronauti terrestri in fuga da una dittatura sulla Terra, di una luna del remoto pianeta Orso, che viene appunto chiamata Coyote, dove essi proveranno a vivere e a fare lì le radici. Ma saranno davvero soli?

Prima opera che leggo di questo talentuoso autore americano e devo dire che mi ha piacevolmente sorpreso. Si lascia leggere, nonostante la storia sia narrata in forma di racconti, ma tutti collegati fra loro e con diversi punti di vista (ovvero cambia il protagonista di volta in volta). Molto forte la protagonista Wendy che, nonostante le contrarietà, decide di tenere il bambino visto che rimane incinta. I romanzi dove i protagonisti si ritrovano, come nel Far West, a dover iniziare una nuova vita in luoghi lontani e pericolosi, mi sono sempre piaciuti, infatti la storia mi ha subito preso, anche se prima di giungere in quel remoto angolo dello spazio vedremo la vita all'interno delle astronavi (con alcuni colpi di scena, come il risveglio, per sbaglio, di un povero terrestre che, per trascorrere il tempo, decide di scrivere un romanzo di fantascienza). Bella anche la parte finale (non posso descriverla per non fare spoiler, ma ci sarà un interessante colpo di scena) e quella in cui il ragazzo decide, da solo, di esplorare la parte della luna e scoprirà altri abitanti.

Beh, sicuramente recupererò anche gli altri due volumi della trilogia, non potrei farne a meno.