mercoledì 30 giugno 2021

[Recensione] In Patagonia - Bruce Chatwin

 


IN PATAGONIA || Bruce Chatwin || Adelphi || 1 gennaio 2003 || 264 pagine

Dopo l’ultima guerra, alcuni ragazzi inglesi, fra cui l’autore di questo libro, chini sulle carte geografiche, cercavano il luogo giusto per sfuggire alla prossima distruzione nucleare. Scelsero la Patagonia. E proprio in Patagonia si sarebbe spinto Bruce Chatwin, non già per salvarsi da una catastrofe, ma sulle tracce di un mostro preistorico e di un parente navigatore. Pubblicato nel 1977 come opera prima, questo libro appartiene alla specie rarissima dei libri che provocano una sorta di innamoramento. La Patagonia di Chatwin diventa, per chiunque si appassioni alla sua scrittura, un luogo che mancava alla propria geografia personale e di cui avvertiva segretamente il bisogno.

RECENSIONE

Ho ripreso in mano questo bel libro di viaggio in questi ultimi giorni di agosto del 2015, dopo averlo letto e assaporato negli ultimi giorni di aprile del 2007, quindi otto anni fa. Stava nella mia libreria e ogni tanto, in questi anni, gli davo un'affettuosa occhiata. Forse annoiato da questa nuova sessione di esami, forse desideroso di viaggiare, l'ho riletto e sto per terminarlo per la seconda volta. Che potrei aggiungere? Mi fa svagare dall'ordinarietà della vita, riesce col suo stile inimitabile (spesso ironico) a farmi immaginare la Patagonia, questa terra desolata di allevatori di pecore, di indios, di ritrovamenti preistorici, di viaggi in mare. Chatwin ci descrive non solo la sua avventura in Patagonia, iniziata nel dicembre del 1974, ma anche le storie delle persone (che lui trasforma in personaggi degni del miglior film di avventura) soprattutto nella prima parte le storie di alcuni banditi che subito ti fanno venire in mente i film western come Butch Cassidy o Wilson e Evans. Ma l'autore ci descrive brevemente anche i fondatori di alcune città o villaggi della Patagonia, con riferimenti politici (seppur accennati) o alcune avventure di scopritori e studiosi come Darwin e Cook. Ripeto, per elencare tutti i personaggi che Bruce cita o ci presenta le gesta sarebbe davvero lunga, vi basti sapere che se amate viaggiare, soprattutto in posti solitari e poco conosciuti, allora questo è certamente il libro che dovete assolutamente leggere al più presto. Di Chatwin leggerò anche "Che ci faccio qui?" che ho già acquistato. Ho scoperto che ha anche scritto Ritorno in Patagonia (o un titolo simile) che devo recuperare assolutamente.