sabato 13 maggio 2023

[Recensione] Una notte ho sognato New York - Piero Armenti

 


UNA NOTTE HO SOGNATO NEW YORK || Piero Armenti || Mondadori || 2020 || 216 pagine

"Ho capito che dovevo partire. Andare lontano, oltre qualsiasi luogo conosciuto. Non bastava Milano, neanche Londra o Parigi. Dovevo metterci un oceano di distanza tra me e la vita. L'ho capito all'improvviso, mentre ero sdraiato in veranda, con gli occhi al cielo e le stelle sopra di me. Dopo qualche secondo il risultato era davanti a me: 'Complimenti, hai acquistato il tuo biglietto per New York'." Questa è la storia di un ragazzo come tanti, che ha appena finito l'università e non sa cosa fare della sua vita. Però di una cosa è sicuro: quando di notte abbraccia la sua fidanzata, in realtà pensa solo a New York. Un ragazzo che ha voglia di vivere, ha voglia di libertà. E New York per lui è libertà totale: è incontri inaspettati con persone diverse e insolite, è fare colazione con un bagel e non con il cornetto, preferire dei tacos alla pizza, non notare le stranezze della gente perché ti sembrano normali. Ma soprattutto New York è le luci dei grattacieli che sembrano stelle, storie che si intrecciano e mille sogni che al mattino non si dimenticano. Del resto, tutto ciò che accade di importante nella vita di una persona, lì avviene dopo il tramonto. Anche se non è sempre oro tutto ciò che luccica. New York, infatti, può essere anche solitudine: con la sua fredda indifferenza costringe a guardarsi allo specchio, a fare i conti con le proprie radici e con ciò che è veramente importante. Il protagonista di questo romanzo lo scoprirà sulla sua pelle: scegliere la famiglia, le sue origini, o il suo futuro, rinunciare agli affetti o cercarne di nuovi, tornare in Italia o vivere in America.

RECENSIONE

Il ragazzo protagonista di questo romanzo farà una scelta: lasciare tutto (vita, amore e famiglia) per andare a vivere a New York. Una scelta che credo molti di noi, in segreto, abbiamo sempre sognato ma mai avuto il coraggio di fare davvero.

Devo ammetterlo: ho un debole per i romanzi o racconti ambientati a New York, nella Grande Mela, la metropoli delle meraviglie, dove tutto si può realizzare basta solo volerlo. Ed è proprio quello che succederà al protagonista che pian piano crederà nei suoi sogni e li realizzerà fino a vivere e lavorare a New York, nonostante gli alti e bassi. Questa storia potrebbe pure sembrare biografica (e lo stesso autore, Piero Armenti, ha ammesso che molte cose che ci narra gli sono successe davvero) e oltre a quello che accade al protagonista conosceremo luoghi ma soprattutto cibi amati dai newyorkesi.

Andiamo adesso alle dolenti note: ammiro l'entusiasmo che ha avuto l'autore nello scrivere questo romanzo (semi) biografico, ma la storia che ne risulta a fine lettura è molto piatta, spesso banale, si nota subito che l'autore non è uno scrittore di professione. Poi il protagonista più che "vivere" si lascia trascinare dagli eventi, non prendendo quasi mai una decisione ma spesso seguendo quello che gli altri che incontra e conosce gli suggeriscono di fare.

Se vi piace New York ve lo consiglio.


Addio!

Come ogni bella storia, anche quella di questo blog termina qua. Era giusto spiegare il motivo. Questo blog voleva essere un semplice luogo ...