giovedì 15 luglio 2021

[Recensione] Guerra eterna - Joe Haldeman

 


GUERRA ETERNA || Joe Haldeman || Mondadori || novembre 2003 || 302 pagine

La guerra, ci insegna l'autore, non è mai una cosa piacevole. E in una guerra che dura 1200 anni, le probabilità di sopravvivenza sono prossime allo zero. E parallelamente all'inglorioso svolgersi della Guerra Eterna, vediamo i cambiamenti della società terrestre: mutamenti di abitudini e di prospettive culturali. Il romanzo ha vinto nel 1973 il Premio Nebula e il Premio Hugo.

RECENSIONE

La tematica della guerra affrontata alla Haldeman, ovvero con una visione più disincantata e dolorosa del conflitto rispetto al romanzo Fanteria dello spazio di Heinlein, utilizzando le parole di Giuseppe Lippi. In questo romanzo si sente la ferita sporca del Vietnam, visto che l'autore ne ha preso parte come geniere. E il suo continuo messaggio, sottinteso, che le guerre fanno solo male e distruggono l'essere umano, continua a rimbombare in ogni capitolo, e ci mostra l'orrore di cotal barbare decisioni prese dall'alto: il voler sterminare il "nemico", colui che, come si scoprirà nel finale, in realtà non si conosce e si decide di annientare per paura di conoscerlo per come è davvero. A tratti mi ha ricordato "Il gioco di Ender" di Orson Scott Card, soprattutto nelle parti in cui i soldati si allenavano.