domenica 31 ottobre 2021

Classifica dei libri più venduti (31 ottobre 2021)

 Domenica 31 ottobre 2021


Dati relativi alla settimana da lunedì 18 a domenica 24 ottobre

Top 10 dei libri più venduti in Italia


1) Angeli per i Bastardi di Pizzofalcone by Maurizio de Giovanni "Angeli per i Bastardi di Pizzofalcone" di Maurizio de Giovanni
2) Il maialino di Natale by J.K. Rowling "Il maialino di Natale" di J.K. Rowling
3) L'amore fa miracoli by Sveva Casati Modignani "L'amore fa miracoli" di Sveva Casati Modignani
4) Benvenuti a Casa Pappagallo® by Luca Pappagallo "Benvenuti a Casa Pappagallo®" di Luca Pappagallo
5) Punto pieno by Simonetta Agnello Hornby "Punto pieno" di Simonetta Agnello Hornby
6) Io mi fido di te. Storia dei miei figli nati dal cuore by Luciana Littizzetto "Io mi fido di te" di Luciana Littizzetto
7) La ragazza del collegio by Alessia Gazzola "La ragazza del collegio" di Alessia Gazzola
8) Fermare Pechino. Capire la Cina per salvare l'Occidente by Federico Rampini "Fermare Pechino" di Federico Rampini
9) La canzone di Achille by Madeline Miller "La canzone di Achille" di Madeline Miller
10) Cambiare l'acqua ai fiori by Valérie Perrin "Cambiare l'acqua ai fiori" di Valérie Perrin


Classifiche per categorie

NARRATIVA ITALIANA


1) "Angeli per i Bastardi di Pizzofalcone" di M. de Giovanni
2) "L'amore fa miracoli" di S. Casati Modignani
3) "Punto pieno" di S. Agnello Hornby
4) "La ragazza del collegio" di A. Gazzola
5) "Oliva Denaro" di V. Ardone
6) "L'inverno dei leoni" di S. Auci
7) "Tre cene (l'ultima invero è un pranzo)" di F. Guccini
8) "C'è un cadavere al bioparco" di W. Veltroni
9) "L'acqua del lago non è mai dolce" di G. Caminito
10) "Bolle di sapone" di M. Malvaldi
11) "Sono ancora vivo" di R. Saviano
12) "I leoni di Sicilia" di S. Auci
13) "Volevo dirti delle stelle" di R. Emanuelli
14) "Due vite" di E. Trevi
15) "Non dimenticarlo mai" di F. Bosco
16) "A questo poi ci pensiamo" di M. Torre
17) "Stirpe e vergogna" di M. Marzano
18) "Nel mare ci sono i coccodrilli" di F. Geda
19) "Vecchie conoscenze" di A. Manzini
20) "Il mare dei fuochi" di M. Buticchi


NARRATIVA STRANIERA

1) "Cambiare l'acqua ai fiori" di V. Perrin
2) "Tre" di V. Perrin
3) "Crossroads" di J. Franzen
4) "Tre piani" di E. Nevo
5) "Fullmetal Alchemist vol. 5" di H. Arakawa
6) "Attenti all'intrusa!" di S. Kinsella
7) "I rondoni" di F. Aramburu
8) "Il quaderno dell'amore perduto" di V. Perrin
9) "Un fuoco che brucia lento" di P. Hawkins
10) "Finché il caffè è caldo" di T. Kawaguchi
11) "Il visitatore notturno" di J. Deaver
12) "La sconosciuta della Senna" di G. Musso
13) "Una vita come tante" di H. Yanagihara
14) "L'abito da sposa" di D. Steel
15) "Hanako-kun vol. 12" di A. Iro
16) "Succede quasi sempre per caso" di E. Stone
17) "Quelli che uccidono" di A. Marsons
18) "Il trionfo di Sophia" di C. Bomann
19) "One Piece vol. 90" di E. Oda
20) "La ladra di parole" di A. Daré


SAGGISTICA

1) "Io mi fido di te" di L. Littizzetto
2) "Fermare Pechino" di F. Rampini
3) "Il posto degli uomini" di A. Cazzullo
4) "La stanza numero 30" di I. Boccassini
5) "Il libro delle emozioni" di U. Galimberti
6) "Questo immenso non sapere" di C.L. Candiani
7) "Esiste il rapporto sessuale?" di M. Recalcati
8) "La guerra dentro" di L. Gruber
9) "L'alba dei nuovi dèi" di M. Gancitano, A. Colamedici
10) "Il segreto di mio figlio" di A. Salzano Acutis, P. Rodari
11) "Maledetta sfortuna" di C. Vagnoli
12) "Il danno scolastico" di P. Mastrocola, L. Ricolfi
13) "Il tribunale della storia" di P. Mieli
14) "Il grande libro di Stephen King" di G. Beahm
15) "Noi però gli abbiamo fatto le strade" di F. Filippi
16) "La contessa" di B. Craveri
17) "Morgana" di M. Murgia, C. Tagliaferri
18) "Eresia" di M. Citro Della Riva
19) "Il complotto al potere" di D. Di Cesare
20) "Never quiet" di O. Farinetti


VARIA

1) "Benvenuti a Casa Pappagallo®" di L. Pappagallo
2) "Libero di sognare" di F. Baresi
3) "La sottile arte di fare quello che c*** ti pare" di M. Manson
4) "Cucinare stanca" di S. Fabiani
5) "Cucina botanica" di C. Perego
6) "La digestione magica" di K. Oussedik, K. Ferhi
7) "Tokyo Revengers vol. 7" di K. Wakui
8) "Manuale di meccanica per invasati di motori" di E. Sabatino
9) "Tokyo Revengers vol. 1" di K. Wakui
10) "Valentino Rossi. La biografia" di S. Barker


RAGAZZI

1) "Il maialino di Natale" di J.K. Rowling
2) "Il piccolo libro della Costituzione" di G. Stilton
3) "Intrappolato nel mondo virtuale" di Kendal, G. D'Anna
4) "Harry Potter e la pietra filosofale" di J.K. Rowling
5) "TopoPrincipe" di A. Macchetto
6) "Mortina" di B. Cantini
7) "Il portale magico" di Ninna e Matti
8) "Sfida all'ultima battuta" di P. Toons
9) "Luca" di AA.VV.
10) "Alla ricerca del pet leggendario" di Roby


TASCABILI

1) "La canzone di Achille" di M. Miller
2) "L'Arminuta" di D. Di Pietrantonio
3) "Circe" di M. Miller
4) "Il regno di cenere" di S.J. Maas
5) "Per questo mi chiamo Giovanni" di L. Garlando
6) "Mille splendidi soli" di K. Hosseini
7) "Intelligenza emotiva" di D. Goleman
8) "Occhi che non vedono" di J.Á. Gonzalez Sainz
9) "L'amico ritrovato" di F. Uhlman
10) "Il piccolo principe" di A. de Saint-Exupéry


Fonte: "La Lettura", suppl. del Corriere della Sera, 31/10/2021, pp. 40-41.

sabato 30 ottobre 2021

[Segnalazione] Oregon Hill - Howard Owen

Willie Black è un giornalista vecchio stampo, ama il suo lavoro ed è mosso da un senso di giustizia che è quasi il retaggio di un’altra epoca. Per contro, beve troppo, e il suo carattere ruvido e schietto, poco incline al compromesso, non lo aiuta: infatti, dopo una lunga carriera nella cronaca politica del quotidiano dove lavora, Willie viene retrocesso alla nera, l’ultima sponda prima del licenziamento. Quando il cadavere di una studentessa viene ritrovato senza testa nelle acque del South Anna, la polizia archivia il caso appena il fidanzato confessa; ma Willie è convinto che dietro quel delitto si nasconda un colpevole ben più insospettabile. Così, intraprende un’inesorabile crociata a Oregon Hill, quartiere storico della città di Richmond in Virginia, dove è costretto a farsi strada in un clima di razzismo, corruzione e menzogne, alla ricerca della verità a ogni costo.

Oregon Hill è più di una crime story, e rende omaggio al genere senza togliere l’anima ai personaggi, all’ambientazione, alle sfumature dei caratteri. E Willie Black si rivela un perfetto anti-detective noir, autoironico e impacciato, sempre disposto a sfidare le convenzioni pur di non rinunciare alla sua limpida umanità. Per chi osserva i cerchi espandersi all’infinito nell’acqua, per chi fa le cose a modo suo come canta Frank Sinatra, per chi ha visto un sorriso allargarsi come l’alba in un paesaggio buio, e per chi ha combattuto contro la paura, accettando di perdersi in un labirinto per trovare la verità.

L'AUTORE

Howard Owen è nato in North Carolina, ma vive a Richmond, Virginia. Ha lavorato come giornalista per quarant’anni e ha scritto numerosi romanzi di genere. Con Oregon Hill, il primo libro della serie di Willie Black, ha vinto l’Hammett Prize, dopo scrittori come Elmore Leonard, Margaret Atwood, George Pelecanos e Stephen King.

venerdì 29 ottobre 2021

[Segnalazione] Non esistono buone intenzioni - Katarzyna Bonda

La ex poliziotta e profiler Sasza Załuska, trentasei anni e i capelli rosso fuoco, ne sa qualcosa di pessime scelte. Ma adesso è tornata a casa, a Danzica, sulla costa ventosa del mar Baltico, ed è decisa a ricominciare, insieme alla piccola Karolina. Senza un uomo, e senza l'alcol: non ha più bisogno di nessuno dei due. Ma sfuggire al passato non è facile. E per Sasza Załuska c'è un richiamo più forte di tutto: quello della vecchia vita. Così, quando un ex sbirro della polizia di Danzica la rintraccia per un lavoretto di profiling, Sasza suo malgrado accetta. Ben presto, maledicendosi per il tempo sottratto alla figlia, e per la voglia di bere che torna prepotente, si troverà a indagare sull'omicidio di un cantante famoso e a fare coppia di nuovo con il commissario Duchnowski detto Duch, un uomo che ne ha viste abbastanza per decidere che nella vita non ci sono amici, c'è solo l'alcol. Finiranno così a navigare insieme il sottobosco criminale di una Danzica cupa e ottenebrata, tra donne che hanno perso tutto, compresi gli scrupoli, preti che non credono in Dio, e gente piena di buone intenzioni finite molto male. Fino a imbattersi in una vecchia storia d'amore diventata storia di vendetta, come cantava il cantante ammazzato nella sua unica hit, Ragazza del Nord. Dall'autrice numero uno in Polonia, un thriller che è un grande palcoscenico su cui vanno in scena l'odio e l'amore, le speranze infrante e la vanità, il denaro e la vendetta. Una lettura mozzafiato che vi avvolgerà completamente, da una nuova, grande voce della narrativa crime internazionale.

L'AUTRICE

Definita la «risposta polacca a Jo Nesbø» e «la nuova regina del crime» dalla stampa europea, è nata nel 1977 ed è in assoluto l'autrice più venduta in Polonia, con più di un milione di copie all'attivo. Ha firmato due serie crime, di cui la più recente ha per protagonista la detective profiler Sasza Załuska, con cui ha vinto tutti i principali premi nazionali. Considerata una delle più promettenti voci del genere a livello europeo, sta per essere pubblicata in lingua inglese, ed è in corso di traduzione in altri sei Paesi. Piemme pubblicherà anche il secondo volume della serie, Nessuna morte è perfetta. Nel 2015 un suo saggio sulle donne criminali è diventato un documentario nominato all'Oscar.

giovedì 28 ottobre 2021

[Segnalazione] Sabbia Nera - Cristina Cassar Scalia

Mentre Catania è avvolta da una pioggia di ceneri dell'Etna, nell'ala abbandonata di una villa signorile alle pendici del vulcano viene ritrovato un corpo di donna ormai mummificato dal tempo. Del caso è incaricato il vicequestore Giovanna Guarrasi, detta Vanina, trentanovenne palermitana trasferita alla Mobile di Catania. La casa è pressoché abbandonata dal 1959, solo Alfio Burrano, nipote del vecchio proprietario, ne occupa saltuariamente qualche stanza. Risalire all'identità del cadavere è complicato, e per riuscirci a Vanina servirà l'aiuto del commissario in pensione Biagio Patanè. I ricordi del vecchio poliziotto la costringeranno a indagare nel passato, conducendola al luogo dove l'intera vicenda ha avuto inizio: un rinomato bordello degli anni Cinquanta conosciuto come «il Valentino». Districandosi tra le ragnatele del tempo, il vicequestore svelerà una storia di avidità e risentimento che tutti credevano ormai sepolta per sempre, e che invece trascinerà con sé una striscia di sangue fino ai giorni nostri.


L'AUTRICE
Cristina Cassar Scalia è originaria di Noto. Medico oftalmologo, vive e lavora a Catania. Ha raggiunto il successo con i romanzi Sabbia nera (2018 e 2019), La logica della lampara (2019 e 2020), La salita dei Saponari (2020 e 2021), L'uomo del porto (2021) e Il talento del cappellano (2021) - tutti pubblicati da Einaudi - che hanno come protagonista il vicequestore Vanina Guarrasi; da questi libri, venduti anche all'estero, è in progetto la realizzazione di una serie tv. Con Giancarlo De Cataldo e Maurizio de Giovanni ha scritto il romanzo a sei mani Tre passi per un delitto (Einaudi Stile Libero 2020).

mercoledì 27 ottobre 2021

[Recensione] L'arte del romanzo - Milan Kundera

 


L'ARTE DEL ROMANZO || Milan Kundera || Adelphi || 1988 || 228 pagine

In sette testi relativamente indipendenti ma collegati come altrettante tappe di un singolo saggio, Kundera ci parla di quella creatura singolare, imprevedibile, grandiosa e delicata che è il romanzo europeo («arte nata come eco della risata di Dio»). Il suo discorso scavalca con sicurezza ogni pretesa di rigido inquadramento teorico e si dedica invece a un’analisi amorosa di ciò che il romanzo, creatura polimorfa, diventa nelle mani di scrittori così diversi come Kafka e Cervantes, Broch e Tolstoj, Gombrowicz e Flaubert, Diderot e Musil, Rabelais e Sterne – e infine Kundera: perché qui si troveranno i due testi dove Kundera ha detto l’essenziale per chi vuole accedere al segreto dei suoi romanzi. Anche come saggista, Kundera ha il dono stupefacente della trasparenza: le questioni più intricate appaiono nelle sue parole con una nettezza e un’evidenza tali da farci pensare che le stiamo vedendo per la prima volta. E l’aspetto di confessione, da parte di Kundera, sull’arte che oggi egli conosce più di ogni altro, dà a questo libro una pulsazione ulteriore, per noi preziosa: «Devo sottolineare che non ho la minima ambizione di fare della teoria e che tutto il libro non è altro che la confessione di uno che fa della pratica? L’opera di ogni romanziere contiene implicitamente una visione della storia del romanzo, un’idea di cos’è il romanzo; ed è proprio quest’idea, insita nei miei romanzi, che ho cercato di far parlare». L’arte del romanzo è apparso nel 1986.

RECENSIONE

In questo saggio sono raccolti sette testi che, come lo stesso Milan Kundera dice nella premessa, sono nati in circostanze particolari e concepiti per essere un giorno raccolti in un libro e tutti riguardano le sue riflessioni sull'arte del romanzo. Come lui stesso dice non vogliono essere delle regole ma semplici riflessioni e pensieri sul romanzo, su cosa esso sia, su come si è evoluto, lo stile che lui utilizza quando scrive. Ecco le sette parti:
1) La denigrata eredità di Cervantes (dove Kundera ci parla della sua concezione personale del romanzo europeo);
2) Dialogo sull'arte del romanzo (intervista a Kundera da parte di Christian Salmon del "Paris Review" sulle sue abitudini di scrittore);
3) Note ispirate dai "Sonnambuli" (sono delle riflessioni di Kundera sul suo testo "Sonnambuli");
4) Dialogo sull'arte della composizione (seconda intervista, anzi colloquio con Christian Salmon dove Kundera ci parla dei problemi artistici o "artigianali" del romanzo e della sua architettura);
5) In qualche posto là dietro (sono riflessioni di Kundera sui romanzi di Franz Kafka);
6) Sessantaquattro parole (una sorta di piccolo dizionario che raccoglie le parole-chiave che attraversano i romanzi di Kundera e le parole-chiave della sua estetica del romanzo);
7) Discorso di Gerusalemme: il romanzo e l'Europa (discorso di ringraziamento di Kundera che tenne in occasione della vittoria del Premio Gerusalemme nel 1985)

Consigliato a chi ama Milan Kundera.


martedì 26 ottobre 2021

[Recensione] Vivi e lascia morire - Ian Fleming

 


VIVI E LASCIA MORIRE || Ian Fleming || Adelphi || 2012 || 246 pagine

A Ian Fleming viene universalmente attribuita l'invenzione di una figura letteraria prima di lui non esistente, la Bond Girl: e la Solitaire di Vivi e lascia morire, una veggente vudù con gli occhi quasi viola, i capelli quasi blu e un legittimo sospetto di verginità è una delle rappresentanti più autorevoli della categoria. Ma meno attenzione si presta, in genere, al secondo grande copyright di Fleming, il Bond Villain. Anche qui, Mr Big – occhi gialli, pelle grigia, il corpo enorme sorretto a stento da un cuore malato, e il più che legittimo sospetto di essere, in realtà, lo zombie del sommo sacerdote vudù, Baron Samedi – ha pochi rivali. Si aggiungano, a piacere, una notte brava nei locali notturni di Harlem, la scoperta dell'America e della Giamaica, una strepitosa sequenza sottomarina, e sullo sfondo la caccia al tesoro di Morgan il Sanguinario. Gli ingredienti per l'avventura più leggera, crudele e incalzante di 007 insomma ci sono tutti: basta solo agitarli, una pagina dopo l'altra.

RECENSIONE

Sicuramente questo romanzo, il secondo della saga su James Bond che leggo (e il secondo in ordine di pubblicazione) differisce dai film dell'agente 007 che conosciamo. Qua troviamo un Bond molto meno macchiettistico del film e più umano, dove rischia la pelle tante di quelle volte che non ci fai quasi più caso. Se nel film sembra quasi immortale, o comunque riesce come Neo in Matrix a deviare dalle pallottole che gli sparano addosso, qua invece il rischio che possa morire è molto reale (divorato dagli squali, affogato, sparato, fatto saltare in aria, ecc.), perché Fleming ci presenta un Bond molto più umano e oserei dire anche più simpatico di quello interpretato al cinema (mio personale parere). Effettivamente ci trovi gli ingredienti principali del Bond cinematografico: le auto di lusso, vacanze in luoghi esotici, e addirittura ci viene presentata per la prima volta la Bond Girl: una bellissima ragazza che percepisce le persone buone da quelle cattive, per così dire, e un cattivone di tutto rispetto che potrebbe ricordare il Signor No: Mr. Big, un grasso boss di colore che fa tremare tutta New York. Ho avuto l'impressione che la storia risenta il peso degli anni in cui è stata scritta (anni 50) ma nonostante ciò è stata una piacevole lettura di svago.

Lo consiglio solo agli appassionati cinematografici dell'agente segreto col doppio zero.


lunedì 25 ottobre 2021

[Segnalazione] L'Arminauta - Donatella Di Pietrantonio

Ci sono romanzi che toccano corde così profonde, originarie, che sembrano chiamarci per nome. È quello che accade con L'Arminuta fin dalla prima pagina, quando la protagonista, con una valigia in mano e una sacca di scarpe nell'altra, suona a una porta sconosciuta. Ad aprirle, sua sorella Adriana, gli occhi stropicciati, le trecce sfatte: non si sono mai viste prima. Inizia così questa storia dirompente e ammaliatrice: con una ragazzina che da un giorno all'altro perde tutto – una casa confortevole, le amiche più care, l'affetto incondizionato dei genitori. O meglio, di quelli che credeva i suoi genitori. Per «l'Arminuta» (la ritornata), come la chiamano i compagni, comincia una nuova e diversissima vita. La casa è piccola, buia, ci sono fratelli dappertutto e poco cibo sul tavolo. Ma c'è Adriana, che condivide il letto con lei. E c'è Vincenzo, che la guarda come fosse già una donna. E in quello sguardo irrequieto, smaliziato, lei può forse perdersi per cominciare a ritrovarsi. L'accettazione di un doppio abbandono è possibile solo tornando alla fonte a se stessi. Donatella Di Pietrantonio conosce le parole per dirlo, e affronta il tema della maternità, della responsabilità e della cura, da una prospettiva originale e con una rara intensità espressiva. Le basta dare ascolto alla sua terra, a quell'Abruzzo poco conosciuto, ruvido e aspro, che improvvisamente si accende col riflesso del mare.

L'AUTRICE

Donatella Di Pietrantonio vive a Penne, in Abruzzo, dove esercita la professione di dentista pediatrico. Con L'Arminuta (Einaudi 2017, tradotto in piú di 25 paesi) ha vinto numerosi premi, tra cui il Premio Campiello, il Premio Napoli e il Premio Alassio. Per Einaudi ha pubblicato anche Bella mia (prima edizione Elliot 2014), con cui ha partecipato al Premio Strega 2014 e ha vinto il Premio Brancati, e Borgo Sud (2020).

domenica 24 ottobre 2021

Classifica dei libri più venduti (24 ottobre 2021)

 Domenica 24 ottobre 2021


Dati relativi alla settimana da lunedì 11 a domenica 17 ottobre

Top 10 dei libri più venduti in Italia


1) Il maialino di Natale by J.K. Rowling "Il maialino di Natale" di J.K. Rowling
2) L'amore fa miracoli by Sveva Casati Modignani "L'amore fa miracoli" di Sveva Casati Modignani
3) La ragazza del collegio by Alessia Gazzola "La ragazza del collegio" di Alessia Gazzola
4) Io mi fido di te. Storia dei miei figli nati dal cuore by Luciana Littizzetto "Io mi fido di te" di Luciana Littizzetto
5) C'è un cadavere al Bioparco by Walter Veltroni "C'è un cadavere al Bioparco" di Walter Veltroni
6) La canzone di Achille by Madeline Miller "La canzone di Achille" di Madeline Miller
7) Sono ancora vivo by Roberto Saviano "Sono ancora vivo" di Roberto Saviano
8) La stanza numero 30 Cronache di una vita by Ilda Boccassini "La stanza numero 30" di Ilda Boccassini
9) Cambiare l'acqua ai fiori by Valérie Perrin "Cambiare l'acqua ai fiori" di Valérie Perrin
10) Tre by Valérie Perrin "Tre" di Valérie Perrin


Classifiche per categorie

NARRATIVA ITALIANA


1) "L'amore fa miracoli" di S. Casati Modignani
2) "La ragazza del collegio" di A. Gazzola
3) "C'è un cadavere al bioparco" di W. Veltroni
4) "Sono ancora vivo" di R. Saviano
5) "Oliva Denaro" di V. Ardone
6) "L'inverno dei leoni" di S. Auci
7) "Tre cene (l'ultima invero è un pranzo)" di F. Guccini
8) "Punto pieno" di S. Agnello Hornby
9) "Bolle di sapone" di M. Malvaldi
10) "I leoni di Sicilia" di S. Auci
11) "L'acqua del lago non è mai dolce" di G. Caminito
12) "Volevo dirti delle stelle" di R. Emanuelli
13) "Due vite" di E. Trevi
14) "Stirpe e vergogna" di M. Marzano
15) "Canto per l'Europa" di P. Rumiz
16) "Il mare dei fuochi" di M. Buticchi
17) "La ragazza dei colori" di C. Caboni
18) "Nel mare ci sono i coccodrilli" di F. Geda
19) "Di chi è la colpa" di A. Piperno
20) "Vecchie conoscenze" di A. Manzini


NARRATIVA STRANIERA

1) "Cambiare l'acqua ai fiori" di V. Perrin
2) "Tre" di V. Perrin
3) "Crossroads" di J. Franzen
4) "Tre piani" di E. Nevo
5) "Frieren vol. 1" di T. Abe, K. Yamada
6) "Hanako-kun vol. 12" di A. Iro
7) "Darling in the Franxx vol. 1" di K. Yabuki
8) "La sconosciuta della Senna" di G. Musso
9) "Un fuoco che brucia lento" di P. Hawkins
10) "Il trionfo di Sophia" di C. Bomann
11) "Il quaderno dell'amore perduto" di V. Perrin
12) "Il visitatore notturno" di J. Deaver
13) "My Hero Academia vol. 29" di K. Horikoshi
14) "Succede quasi sempre per caso" di E. Stone
15) "L'abito da sposa" di D. Steel
16) "Finché il caffè è caldo" di T. Kawaguchi
17) "Quelli che uccidono" di A. Marsons
18) "La ladra di parole" di A. Daré
19) "Il tempo delle ciliegie" di N. Barreau
20) "Gelosia" di J. Nesbø


SAGGISTICA

1) "Io mi fido di te" di L. Littizzetto
2) "La stanza numero 30" di I. Boccassini
3) "Fermare Pechino" di F. Rampini
4) "Il posto degli uomini" di A. Cazzullo
5) "Il segreto di mio figlio" di A. Salzano Acutis, P. Rodari
6) "Il libro delle emozioni" di U. Galimberti
7) "La guerra dentro" di L. Gruber
8) "Questo immenso non sapere" di C.L. Candiani
9) "The Beatles. Get Back" dei Beatles
10) "Esiste il rapporto sessuale?" di M. Recalcati
11) "Maledetta sfortuna" di C. Vagnoli
12) "Noi però gli abbiamo fatto le strade" di F. Filippi
13) "Il tribunale della storia" di P. Mieli
14) "Morgana" di M. Murgia, C. Tagliaferri
15) "Strana vita, la mia" di R. Prodi, M. Ascione
16) "Eresia" di M. Citro Della Riva
17) "La porta e la chiave d'oro" di F. Maria
18) "La contessa" di B. Craveri
19) "La linea del 20" di C. Bortolato
20) "A riveder le stelle" di A. Cazzullo


VARIA

1) "La sottile arte di fare quello che c*** ti pare" di M. Manson
2) "Cucina green" di AA.VV.
3) "La digestione magica" di K. Oussedik, K. Ferhi
4) "Libero di sognare" di F. Baresi
5) "Tokyo Revengers vol. 7" di K. Wakui
6) "Il libro della felicità" di LaSabri
7) "The Storyteller" di D. Grohl
8) "Cambia la tua vita con il metodo Bilanciamo" di G. Biondi
9) "Valentino Rossi. La biografia" di S. Barker
10) "Cucina botanica" di C. Perego


RAGAZZI

1) "Il maialino di Natale" di J.K. Rowling
2) "L'astronave della paura" di Gabby16bit
3) "Il piccolo libro della Costituzione" di G. Stilton
4) "Harry Potter e la pietra filosofale" di J.K. Rowling
5) "Il portale magico" di Ninna e Matti
6) "Alla ricerca del pet leggendario" di Roby
7) "TopoPrincipe" di A. Macchetto
8) "Mortina" di B. Cantini
9) "Sfida all'ultima battuta" di P. Toons
10) "Luca" di AA.VV.


TASCABILI

1) "La canzone di Achille" di M. Miller
2) "Circe" di M. Miller
3) "L'Arminuta" di D. Di Pietrantonio
4) "Intelligenza emotiva" di D. Goleman
5) "Il piccolo principe" di A. de Saint-Exupéry
6) "La casa sul mare celeste" di T.J. Klune
7) "Mille splendidi soli" di K. Hosseini
8) "Il cacciatore di aquiloni" di K. Hosseini
9) "Per questo mi chiamo Giovanni" di L. Garlando
10) "Mio fratello rincorre i dinosauri" di G. Mazzariol


Fonte: "La Lettura", suppl. del Corriere della Sera, 24/10/2021, pp. 38-39.



sabato 23 ottobre 2021

[Recensione] Il sogno di mia madre - Alice Munro

 


IL SOGNO DI MIA MADRE || Alice Munro || Einaudi || 2005 || 366 pagine

Otto storie di donne. Otto racconti magistrali che, come ha scritto Antonia Byatt «contengono elementi del probabile e insieme fratture e disastri. L'interesse di Munro è da sempre rivolto sia al tessuto della "normalità" sia al colpo di forbici che lo taglia di netto... Sono storie di morti violente, di nascite altrettanto violente, e di un solo, terrorizzante, aborto».

RECENSIONE

Qua ritroviamo otto racconti di donne. In questa raccolta la Munro conferma le sue qualità narrandoci una manciata di esistenze dove avvenimenti inattesi o particolari dimenticati modificano il corso delle cose. Una cameriera dai capelli rossi, nuova arrivata in una vecchia dimora, viene per caso coinvolta nello scherzo di una ragazzina. Una studentessa universitaria si reca per la prima volta in visita a un'anziana zia e, riconoscendo un mobile di famiglia, scopre un segreto di cui non era a conoscenza. Una paziente giovane e in fin di vita trova un'inaspettata speranza di proiettarsi nel futuro. Una donna ricorda un amore brevissimo e che tuttavia ha modificato per sempre il suo vivere.
Antonia S. Byatt pone la Munro a fianco di Cechov, di Maupassant e del Flaubert dei ‘tre racconti’. Ma qui il realismo non è mai assuefazione documentaristica o refertazione oggettiva, ma semmai volontaria e strategica incomprensione del fenomeno: la Munro assomiglia a chi, cercando di focalizzare il meglio possibile la propria vista su di un certo oggetto, avvicina ad esso così tanto la lente da non ottenere più chiarezza e nitore, ma caos visivo e frammentazione pulviscolare: il paradosso del ‘più si è vicini, più si è ciechi’. Ed è facile immaginare il godimento perfido di chi costruisce questa ‘trappola’ narrativa che gioca ad illudere e deludere, ad libitum, nello spazio di una riga, di una pagina, di un racconto. La precisa collocazione temporale, la cristallina definizione dello spazio, l’eclisse dell’autore, l’utilizzo di uno stile freddamente denotativo e poi, alla fine, la sensazione di essere stati depistati, il trionfo dell’inesplicato e dell’ineffabile. Viene in mente Manganelli quando affermava che la letteratura era tout court fantastica e che quella cosiddetta ‘realista’ era solo equivoco balzano, invenzione bislacca di scoliasti malsanamente pedagogici.


venerdì 22 ottobre 2021

[Segnalazione] Dissipatio H.G. - Guido Morselli

 

Ultimo romanzo di Morselli, di pochi mesi precedente la sua tragica scomparsa, Dissipatio H.G. (dove H.G. sta per Humani Generis) è anche il suo libro più personale e segreto, l’unico dove questo maestro del mimetismo ha scelto di porsi direttamente sulla scena. E lo ha fatto in modo così illuminante ed emblematico da far pensare a una confessione che valga da consapevole gesto di congedo. Il protagonista di Dissipatio H.G., uomo lucidissimo, ironico, ipocondriaco, e soprattutto ‘fobantropo’, attirato da un feroce solipsismo, decide di annegarsi in uno strano laghetto in fondo a una caverna, in montagna. Ma all’ultimo momento cambia idea e torna indietro. Il genere umano, proprio in quel breve intervallo, è scomparso, volatilizzato. Per il resto, tutto è rimasto intatto. Così, paradossalmente, l’umanità è ora rappresentata da un singolo che era sul punto di abbandonarla e che, comunque, non si sente adatto a rappresentare alcunché; neppure, a tratti, se stesso. Comincia allora un appassionante monologo, sullo sfondo della solitudine assoluta e di un silenzio rotto soltanto da qualche voce di animale o dal ronzio di macchine che continuano a funzionare. Ed è un monologo che presto si trasforma in un dialogo con tutti i morti, tenuto da un unico vivo che a momenti pensa di essere anch’egli morto. Riaffiorano spezzoni di ricordi, particolari sepolti riemergono come decisivi e, mentre i pensieri si affollano, l’anonimo protagonista cerca dappertutto un qualche altro sopravvissuto, vaga fra luoghi odiati e amati, fra le sue montagne e Crisopoli (chiaramente Zurigo). Tutto è uguale, eppure tutto è per sempre trasformato. Il mondo è ora popolato soltanto da «oggetti vicini e irraggiungibili, noti e irriconoscibili, sfigurati». Ma non è certo un mondo innaturale: anzi il sopravvissuto è spesso sfiorato dal sospetto che proprio in questa forma di sterminato magazzino e indifferente sepolcro esso raggiunga, in certo modo, la sua verità. Rimane, comunque, il gigantesco interrogativo sul destino degli scomparsi. Che l’umanità sia stata «angelicata in massa»? O si tratti di una inaudita migrazione turistica collettiva? O di una silenziosa apocalisse? E l’unico sopravvissuto è un prescelto o, proprio lui, il condannato? Morselli ci fa attraversare con mirabile sottigliezza tutte le reazioni del sopravvissuto, che vanno da una sinistra ironia e, quasi, euforia, alla «superbia solipsistica», finché a poco a poco si fa strada in lui un’angoscia senza confini. E, mentre il delirio lievemente corrompe ogni residua certezza, il protagonista si abbandona a cercare le improbabili tracce di un amico dimenticato, unico ricordo di rapporto reale che gli resti della sua vita precedente. C’è qualcosa di disperato e, insieme, di sereno in queste pagine, fra le più belle di tutto Morselli – e certo le sole in cui accetti di far trasparire la sua dura pena personale. E c’è, alla fine, una grande immagine in cui convivono, pacificati, tutto e il contrario di tutto: nelle strade deserte di Crisopoli-Zurigo, coperte ormai da uno strato leggero di terriccio, crescono piantine selvatiche. Nel Mercato dei Mercati spuntano, ignari, i ranuncoli e la cicoria. E l’ultimo uomo, che già era stato del tutto solitario fra gli uomini, siede e aspetta. 

L'AUTORE
Guido Morselli (Bologna, 15 agosto 1912 – Varese, 31 luglio 1973) è stato uno scrittore italiano. Non c’è forse, nella storia della letteratura contemporanea, scrittore equiparabile a Morselli per la singolarità della vicenda personale, culminata prematuramente nel suicidio, e l’accanimento dell’industria editoriale nel rifiutare ogni suo tentativo di pubblicare. Con una produzione (postuma) che merita di situarsi nell’Olimpo dei grandi scrittori del Novecento e con peculiarità stilistico-narrative che lo collocano più a livello europeo che nazionale (non è infatti assimilabile ad alcun modello italiano), Morselli rappresenta un singolare caso letterario: l’emblema dell’inedito per eccellenza. Tra le sue opere più famose ricordiamo Roma senza papa (1974, Adelphi), Divertimento 1889 (1975, Adelphi), Dissipatio H.G. (1977, Adelphi) e Il Comunista (1976, sempre Adelphi).

giovedì 21 ottobre 2021

[Recensione] Il cimitero di Praga - Umberto Eco

 


IL CIMITERO DI PRAGA || Umberto Eco || Bompiani || 2010 || 523 pagine

Lungo il XIX secolo, tra Torino, Palermo e Parigi, troviamo una satanista isterica, un abate che muore due volte, alcuni cadaveri in una fogna parigina, un garibaldino che si chiamava Ippolito Nievo, scomparso in mare nei pressi dello Stromboli, il falso bordereau di Dreyfus per l’ambasciata tedesca, la crescita graduale di quella falsificazione nota come I protocolli dei Savi Anziani di Sion, che ispirerà a Hitler i campi di sterminio, gesuiti che tramano contro i massoni, massoni, carbonari e mazziniani che strangolano i preti con le loro stesse budella, un Garibaldi artritico dalle gambe storte, i piani dei servizi segreti piemontesi, francesi, prussiani e russi, le stragi in una Parigi della Comune dove si mangiano i topi, colpi di pugnale, orrendi e puteolenti ritrovi per criminali che tra i fumi dell’assenzio pianificano esplosioni e rivolte di piazza, barbe finte, falsi notai, testamenti mendaci, confraternite diaboliche e messe nere. Ottimo materiale per un romanzo d’appendice di stile ottocentesco, tra l’altro illustrato come i feuilletons di quel tempo. Ecco di che contentare il peggiore tra i lettori. Tranne un particolare. Eccetto il protagonista, tutti gli altri personaggi di questo romanzo sono realmente esistiti e hanno fatto quello che hanno fatto. E anche il protagonista fa cose che sono state veramente fatte, tranne che ne fa molte, che probabilmente hanno avuto autori diversi. Ma chi lo sa, quando ci si muove tra servizi segreti, agenti doppi, ufficiali felloni ed ecclesiastici peccatori, può accadere di tutto. Anche che l’unico personaggio inventato di questa storia sia il più vero di tutti, e assomigli moltissimo ad altri che sono ancora tra noi.

RECENSIONE

Finalmente torno a leggere, dopo un bel po' di anni, il mitico Umberto Eco, del quale avevo apprezzato Il nome della rosa, Baudolino, Il pendolo di Foucault e L'isola del giorno prima.
Nel cimitero di Praga troviamo il capitano Simonini che sarà testimone ed artefice di vari avvenimenti storici del diciannovesimo secolo: dalla carboneria all'Unità d'Italia passando per la spedizione dei Mille, dall'Impero di Napoleone III all'affare Dreyfuss passando per l'esperienza della Comune parigina. Incontrando tutta una serie di personaggi storici realmente esistiti.
Purtroppo, nella mia grande ignoranza storica, non ho apprezzato a pieno questa sua ultima opera, e me ne vergogno. Ma non pensate di leggere un normale libro storico, ma ritorna la caratteristica principe di Eco: ovvero quella di riannodare i fili della storia. E non riesci più a distinguere cosa è inventato e cosa sia realmente accaduto nella realtà, questo mi ricorda ad esempio gli stratagemmi che utilizza in Baudolino.

Non è di facile lettura, questo è sicuro.


mercoledì 20 ottobre 2021

[Segnalazione] Il mare sottosopra - Marie Darrieussecq

In crociera natalizia nel Mediterraneo Rose, madre e psicologa partita da Parigi, incontra Younès, un giovane nigerino salvato dal naufragio insieme ad altri migranti tra la Libia e l’Italia. Quando il ragazzo le chiede di poter fare una chiamata, Rose non ci pensa due volte e gli regala il cellulare di suo figlio. Un piccolo gesto banale compie una grande magia. Perché attraverso quel telefono passa un filo invisibile che resiste al tempo e alle frontiere. Si sa, le crociere sono un po’ pacchiane, soprattutto se si viaggia a Natale, ma è un regalo di sua madre, e Rose non ha voluto rifiutare. È partita con i suoi due figli: Gabriel, che ha quindici anni e sta scrivendo di nascosto un romanzo sul suo smartphone, e la piccola Emma, che somatizza tutti i problemi che ha a scuola, ma non perde mai il buonumore. Rose è una psicologa, si è trasferita a Parigi dal sud della Francia per l’università, e poi ci è rimasta. Ora che suo marito, un agente immobiliare, è in pieno burnout, la decisione è presa. Tra qualche mese la famiglia lascerà la capitale per trasferirsi a Clèves, il paesino in cui è nata Rose. Nel frattempo Rose si gode la vacanza nel placido mar Mediterraneo. Almeno fino all’alba della vigilia di Natale: durante la notte l’equipaggio della nave trae in salvo centinaia di migranti che su un’imbarcazione di fortuna tentavano di raggiungere le coste italiane dalla Libia. Rose presta soccorso come può a quella massa di corpi fradici stipati sottocoperta. Tra loro c’è anche Younès, un giovane nigerino che attira la sua attenzione. Il ragazzo le chiede un cellulare, e Rose, che è una donna di buona volontà, ma anche un po’ maldestra, va a prendere quello di suo figlio e glielo regala. Rose ancora non lo sa, ma quel gesto all’apparenza insignificante cambierà per sempre i loro destini. Quando, mesi dopo, Younès si ritrova a Calais, ferito per aver tentato di raggiungere l’Inghilterra aggrappato a un camion, sa che può contare sull’aiuto di Rose (in fondo è lei la «mamma» nella rubrica). Superando ogni timore, Rose e la sua famiglia accolgono allora Younès nella loro casa di Clèves per prestargli le cure necessarie. Durante quell’insolita convivenza, tutti rimettono qualcosa in discussione e imparano ad accettarsi e amarsi un po’ di più. In particolare Rose, che conferma i sospetti sulla sua capacità di compiere magie, nel vero senso della parola…

L'AUTRICE

Marie Darrieussecq, scrittrice, traduttrice e psicoanalista, è nata nel 1969 a Bayonne. Il suo romanzo d'esordio, Troismi (1996, pubblicato in Italia da Guanda), è stato un vero e proprio caso letterario. Da allora ha pubblicato numerosi romanzi, racconti e opere di non fiction, tra cui Nascita dei fantasmi, Una buona madre, Tom è morto, Il mal di mare, Rapporto di polizia. Nel 2013 ha vinto il Prix Médicis per il suo romanzo Il faut beaucoup aimer les hommes. Per Einaudi ha pubblicato Il mare sottosopra (2021), selezionato nel 2019 per il Prix littéraire «Le Monde» e il Prix du roman Fnac.

martedì 19 ottobre 2021

[Recensione] Il giro di boa - Andrea Camilleri

 


IL GIRO DI BOA || Andrea Camilleri || Sellerio || 2003 || 288 pagine

L'inchiesta più dura del commissario Montalbano comincia con un cadavere pescato per caso in alto mare. L'incrocia Montalbano mentre nuota al limite dello stordimento per lavarsi di dosso una notte di cattivi pensieri e malumori. I fatti politici, certi eventi di repressione poliziesca, l'atteggiamento verso gli immigrati: tutto cospira a farlo sentire un isolato, forse superato dai tempi, e il cadavere anonimo, destinato com'è a restare senza pace di giustizia, archiviato da banale caso di clandestino annegato, gli sembra armonizzarsi macabramente col suo senso di solitudine. Per il commissario è una sfida, che lo scuote dal proposito di dimettersi, e lo spinge per la rischiosa strada di un'inchiesta doppia, su delitti apparentemente indipendenti e accomunati solo dall'infame ferocia che lasciano immaginare. Due casi da «convergenze parallele», li definirà: due linee che pur destinate a ritrovarsi in un punto, si rifiutano di farlo: qualcosa, di enigmatico, di inquietante, di resistente, impedisce agli indizi di sistemarsi nel puzzle, lasciando i due casi, appunto, paralleli. La verità che aspetta, alla fine il commissario, sarà di quelle di inaccettabile orrore, che cambiano per sempre una persona. Anche uno come il commissario Montalbano.

RECENSIONE

Il commissario Montalbano si imbatte in un doppio caso: il ritrovamento di un cadavere a mare e la sparizione di un bambino. E mai come in questa indagine troviamo un Montalbano così deciso a rinunciare alla sua carriera (ebbene sì, vuole dare la dimissioni per la corruzione che c'è nella polizia!) e così pieno di umanità. Ancora una volta il buon Camilleri si ritrova in uno stato di grazia e ci regala una storia indimenticabile e piena di tristezza, che ha come sfondo la tratta degli immigrati provenienti dall'Africa.

lunedì 18 ottobre 2021

[Recensione] Il pane di ieri - Enzo Bianchi

 


IL PANE DI IERI || Enzo Bianchi || Einaudi || 2008 || 114 pagine

«Il pane di ieri è buono domani», dice per intero il proverbio. Con la bussola di queste parole Enzo Bianchi racconta storie e rievoca volti della propria esistenza: il Natale di tanti anni fa e la tavola imbandita per gli amici, il suono delle campane nella veglia dell'alba e il canto del gallo nel silenzio della campagna, i giorni della vendemmia e la cura dell'orto.
Trova il momento della solitudine e quello della veglia, accoglie la vecchiaia come una stagione che arriva alla vita.
Ogni racconto è la tappa di un cammino sapienziale che parla dell'amicizia, della diversità, del vivere insieme, dei giorni che passano e della gioia.
Della vita di ogni uomo in ogni tempo e terra del mondo.

L'angoscia di fronte alla domanda: «che tempo fa?» è certo più forte quando un semplice evento atmosferico può distruggere in pochi minuti un anno di lavoro. Allora non è poi così strano vedere il parroco del paese incedere nella tempesta, il piviale viola scosso dal vento, fendere l'aria con l'aspersorio dell'acquasanta e implorare con voce ferma Dio di fermare la grandine: «Per Deum verum, per Deum vivum...»
In un mondo sempre più abitato da suoni nuovi e pervasivi è facile perdere, o non udire, le voci antiche che scandivano lo scorrere del tempo: il canto del gallo all'alba, il rintocco delle campane che annunciava momenti lieti o tristi, il grido dell'acciugaio e il richiamo del venditore ambulante di carta da lettere. Suoni quotidiani, destinati a tutti.
Il cibo, a ben guardare, oltre che un nutrimento necessario è anche qualcosa di cui si deve «aver cura». La tavola è luogo di incontro e di festa e la cucina è un mondo in cui si intrecciano natura e cultura. Preparare il ragù può diventare allora un momento di meditazione e la bogna càuda un vero e proprio rito in cui gli ingredienti che la compongono rappresentano uno scambio di terre, di genti, di culture. A dispetto di ogni localismo (anche culinario) tutti i cibi infatti, anche i più nostrani, sono carichi di debiti con l'esterno e con chi, in terre lontane, ha coltivato le materie prime, le ha fatte crescere e le ha raccolte.
Dentro ciascuno di questi ricordi, e in tutti quelli che compongono il libro, c'è un senso esatto della vita in cui la memoria personale e individuale sfuma nella storia universale o meglio, senza forzature, si fa memoria collettiva.
Sono storie del «tempo che fu» ricche di personaggi singolari, di aneddoti curiosi, di comandamenti nati dalla saggezza popolare e offerti dai padri ai figli, di momenti duri, sofferti e solitari, di volti e di parole che restano a lungo impressi nella memoria. Sono storie piene di amore per la terra. E insieme rappresentano insegnamenti di fede, di amicizia, del vivere insieme, dell'ospitalità. Meditazioni sulla vita, sulla morte, sulla gioia, sulla vecchiaia, e sulla ricchezza della diversità.

RECENSIONE

Enzo Bianchi è un monaco cristiano fondatore della Comunità monastica di Bose a Magnano (provincia di Biella, in Piemonte). In questo libro, una sorta di memoir, ci narra i suoi ricordi di infanzia legati al suo paese, dove persone umili vivevano la propria vita in semplicità. Molti passaggi mi hanno fatto tornare bambino, di quando mio nonno mi raccontava la sua infanzia e giovinezza. Bianchi sottolinea l'importanza del cibo che, ai tempi, non era semplicemente un bisogno biologico da espletare ma una condivisione di vite e sottolinea i sacrifici che si affrontavano per poter assaporare un bicchiere di vino e un tozzo di pane. Concordo nel dire che i primi saggi sono i contadini, veri e propri maestri di vita.