martedì 16 febbraio 2021

[Recensione] L'odore della notte - Andrea Camilleri

 


L'ODORE DELLA NOTTE || Andrea Camilleri || Sellerio || 29 giugno 2001 || 236 pagine

A Vigàta è tornato l'inverno. E il commissario Montalbano non è più un ragazzino. Lo si avverte perché i segni lasciati da tutte le inchieste passate riaffiorano qua e là, con i colori della nostalgia, a ogni passo di quest'ultimo caso. Un caso anomalo in cui il cadavere non spunta all'inizio e Montalbano non ne è proprio il titolare, ma vi si intrufola. Troppe coincidenze lo spingono. Scava nella scomparsa di un finanziere truffatore, che si è portato via i soldi di mezzo paese e dintorni, e poi del suo aiutante. E la soluzione sarebbe una fuga banale, col malloppo sottratto ai molti polli dell'epoca della borsa, connessa a un omicidio, se non si profilasse una soluzione alternativa, assai più carica di dolente orrore.

RECENSIONE

Ed eccomi giunto alla sesta indagine di Montalbano, L'odore della notte. Ritroviamo un Montalbano cupo, che fa incubi, con ferite aperte e rapporti burrascosi con Livia. Gli capita fra le mani un caso forse troppo banale: un tizio che ha truffato dei vecchietti si è portato via i loro soldi ed è sparito. Ma indagando scoprirà una realtà più complessa, fino al tragico epilogo.

Ripeto Camilleri scrive bene, è piacevole, e le indagini di Montalbano sono ambientate a casa mia potrei dire, visto che abito in un piccolo borgo di mare siciliano. La storia non mi è dispiaciuta, ma manca quel qualcosa in più rispetto alle altre indagini.
P.S. povero maglione!