lunedì 12 luglio 2021

[Recensione] Il re, il cuoco e il buffone - Daniel Kehlmann

 


IL RE, IL CUOCO E IL BUFFONE || Daniel Kehlmann || Feltrinelli || aprile 2021 || 320 pagine

L'Europa si è lasciata andare al sonno della ragione. Imperversano ovunque caos e dissoluzione. L'invenzione della stampa ha sconvolto le menti e il continente. Il veleno della propaganda alimenta il fanatismo religioso. Nato in un piccolo villaggio nella Germania del Seicento, il piccolo Tyll scappa, con la fedele amica Nele, dopo che suo padre, appassionato di astri ed erbe, viene mandato al rogo con l'accusa di stregoneria. Malgrado la Guerra dei trent'anni, la fame e il cattivo tempo, prima come saltimbanco che balla in bilico sulla fune e incanta e irride gli astanti, poi come buffone alla corte del tragicomico Re d'inverno, Tyll non muore, anzi. Tra boschi stregati, pentacoli e quadrati magici, incontra molte celebrità della sua epoca, come il gesuita egittologo Athanasius Kircher, alla ricerca di un drago con il cui sangue vuole creare una medicina contro la peste, o il re di Svezia Gustavo Adolfo Vasa, circondato dai suoi rudi soldati sul campo di battaglia. Tyll sopravvive alla storia e ai potenti, e diventa testimone eccellente di un passato europeo denso di parallelismi con i nostri tempi, mostrandoci con la comicità disperata della rassegnazione l'immenso orrore e la grande bellezza di cui siamo capaci.

RECENSIONE

Era da tempo che non compravo un libro a caso, senza conoscere né l'autore né la storia. Sarò sincero: l'ho scelto perché mi aveva attirato il titolo, che mi ricordava un film di Aldo, Giovanni e Giacomo. Ma dopo ho capito perché non compro più libri alla cieca: per il motivo che al 90 % mi deludono, come in questo caso, purtroppo. Anzi, devo ammettere che questo è, fino ad ora, il peggiore libro che ho letto nel 2021. Quando sento il bisogno di interrompe la lettura di un libro e di non finirlo più, è grave per me. Significa che mi sta annoiando a morte. Non mi sono piaciuti i personaggi, men che meno il protagonista principale (una sorta di giullare acrobata giocoliere), né la trama, né lo stile, né le battute. Infine i salti temporali tra un capitolo e l'altro non aiutano la lettura ma ti confondono soltanto.