lunedì 23 giugno 2025

[Recensione] Stazione Undici - Emily St. John Mandel

 


STAZIONE UNDICI || Emily St. John Mandel || Bompiani || 2015 || 412 pag.

Kirsten Raymonde non ha mai dimenticato la sera in cui Arthur Leander, famoso attore di Hollywood, ebbe un attacco di cuore sul palco durante una rappresentazione di Re Lear. Fu la sera in cui una devastante epidemia di influenza colpì la città, e nel giro di poche settimane la società, così com'era, non esisteva più. Vent'anni più tardi Kirsten si sposta tra gli accampamenti sparsi in questo nuovo mondo con un piccolo gruppo di attori e musicisti. Tra loro si chiamano Orchestra Sinfonica Itinerante e si dedicano a mantenere vivo ciò che resta dell'arte e dell'umanità. Ma quando arrivano a St. Deborah by the Water si trovano di fronte un profeta violento che minaccia l'esistenza stessa di questo piccolo gruppo. E man mano che gli eventi precipitano, in un continuo viaggiare avanti e indietro nel tempo, mostrando com'era la vita e com'è dopo la grande epidemia, ecco che l'imprevedibile evento che unisce tutti i personaggi viene rivelato. Riuscirà a quel punto l'umanità a sconfiggere i suoi fantasmi e conquistare un nuovo futuro?

RECENSIONE

Ho scoperto che questo romanzo è stato pubblicato nel 2014 dunque sei anni prima che ci fosse la pandemia mondiale del Covid. E, vi giuro, fa impressione questa cosa perché questa opera immagina come potrebbe diventare il nostro mondo se la pandemia si fosse diffusa in modo capillare e strategico. Per fortuna siamo nel 2025 e ne siamo tutti usciti da qualche anno, ma i traumi, ve lo garantisco, sono rimasti a tutti noi che l'abbiamo vissuto come se fossimo stati in clausura forzata.

Per quanto riguarda la storia voi sapete che quando ci sono troppi personaggi a me la cosa non garba molto, se poi invece di focalizzarsi sul presente (un futuro distopico post pandemico) si sofferma sul passato dei vari coprotagonisti la cosa ancora di più mi fa storcere il naso, che poi hanno delle vite insulse e noiose. Si rimane delusi anche del finale, ti lascia un vuoto di trama.

In definitiva, la scrittrice sicuramente è talentuosa, ma dovrebbe migliorare molto ancora.


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