giovedì 2 settembre 2021

[Recensione] Una storia semplice - Leonardo Sciascia

 


UNA STORIA SEMPLICE || Leonardo Sciascia || Adelphi || 1989 || 66 pagine

Una storia semplice è una storia complicatissima, un giallo siciliano, con sfondo di mafia e droga. Eppure mai – ed è un vero tour de force – l'autore si trova costretto a nominare sia l'una sia l'altra parola. Tutto comincia con una telefonata alla polizia, con un messaggio troncato, con un apparente suicidio. E subito, come se assistessimo alla crescita accelerata di un fiore, la storia si espande, si dilata, si aggroviglia, senza lasciarci neppure l'opportunità di riflettere. Davanti alla proliferazione dei fatti, non solo noi lettori ma anche l’unico personaggio che nel romanzo ricerca la verità, un brigadiere, siamo chiamati a far agire nel tempo minimo i nostri riflessi – un tempo che può ridursi, come in una memorabile scena del romanzo, a una frazione di secondo. È forse questo l'estremo azzardo concesso a chi vuole «ancora una volta scandagliare scrupolosamente le possibilità che forse ancora restano alla giustizia».

RECENSIONE

Un diplomatico in pensione telefona ai carabinieri e quando andranno a trovarlo lo trovano morto ed egli ha lasciato uno strano messaggio che potrebbe essere un indizio. Solo il brigadiere sarà l'unico che, coraggiosamente, inizierà a indagare per scoprire cosa sia davvero successo al console.

Giallo brevissimo (una sessantina di pagine) ma che fa riflettere ancora una volta sul tema della giustizia in Italia, purtroppo spesso bistrattata e taciuta, per motivi loschi (mafiosi e politici).