lunedì 27 giugno 2022

[Recensione] Appartamento 401 - Shuichi Yoshida

 


APPARTAMENTO 401 || Shuichi Yoshida || Feltrinelli || 2019 || 229 pagine

Ryosuke, Kotomi, Mirai, Naoki condividono un appartamento nel quartiere di Setagaya di Tokyo. La vita scorre tranquilla, senza incidenti né particolari conflitti, come le auto che si inseguono sulla tangenziale e non si scontrano mai. Ma fuori dall'appartamento 401 i quattro giovani si confrontano con le difficoltà del vivere, del comprendere se stessi e individuare il proprio posto nel mondo. Proprio quando un quinto ragazzo, Satoru, va a vivere con loro, nel quartiere iniziano a verificarsi strane aggressioni a giovani donne. Tra forzata intimità e apatica estraneità, la tensione è palpabile, persistente, e si fa strada nel lettore il sospetto che uno dei ragazzi sia coinvolto. Ma la domanda più inquietante è: la vita vera è dentro o fuori dalle mura dell'appartamento?

Recensione

Una piacevole sorpresa aver scoperto questo romanzo dell'autore giapponese Shūichi Yoshida. Egli ci narra la storia di cinque ragazzi che convivono nello stesso appartamento, e così conosceremo le loro vite e chi di loro è un killer. Lo stratagemma utilizzato dall'autore è quello di conoscere di volta in volta il loro punto di vista, fino ad arrivare alla drammatica conclusione. Ho adorato questo romanzo, lo stile di scrittura, le vite dei personaggi, la delicatezza che ha nel pennellarci anche cose insignificanti o ordinarie come partire la lavatrice o affacciarsi sul balcone ad osservare il traffico che scorre. Mi sono anche affezionato ai primi due ragazzi, lo studente pigro e la ragazzina che guarda sempre la tv, mi è dispiaciuto non poter continuare a leggere la storia dal loro punto di vista (ogni capitolo ci viene narrato dal punto di vista di ogni ragazzo, quindi cambia in continuazione). E poi la sesta protagonista è Tokyo, seppur dietro le quinte, si sente sempre: le sue strade, il suo traffico, la sua vita notturna.