lunedì 9 agosto 2021

[Recensione] Come ordinare una biblioteca - Roberto Calasso

 


COME ORDINARE UNA BIBLIOTECA || Roberto Calasso || Adelphi || 28 maggio 2020 || 127 pagine

Chi prova a dare un ordine ai propri libri deve al tempo stesso riconoscere e modificare una buona parte del suo paesaggio mentale. Impresa delicata, piena di sorprese e di scoperte, priva di soluzione. Molti l’hanno sperimentata, dal dotto seicentesco Gabriel Naudé ad Aby Warburg. Qui se ne raccontano vari episodi, mescolati a frammenti di una autobiografia involontaria. A cui fanno seguito un profilo del breve momento in cui certe riviste, fra 1920 e 1940, operavano come impollinatrici della letteratura e una cronaca dell’emblematica nascita della recensione, quando Madame de Sablé si trovò nella improba situazione di dar conto pubblicamente delle Massime del suo caro e suscettibile amico La Rochefoucauld. Finché il tema del dare ordine riappare alla fine, questa volta applicato alle librerie di oggi, per le quali è una questione vitale, che si pone ogni giorno.

RECENSIONE

In questo saggio lo scrittore Roberto Calasso ci parla del suo più grande amore, ovvero i libri. Diviso in quattro parti, presenta i seguenti temi:
1 - Come ordinare una biblioteca; (testo apparso in edizione fuori commercio presso Adelphi nel dicembre 2018)
2 - Gli anni delle riviste; (inedito)
3 - Nascita della recensione; (uscito nel Corriere della Sera del 19 luglio 2016)
4 - Come ordinare una libreria. (discorso pronunciato presso la Fondazione Cini di Venezia il 25 gennaio 2019, alla Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri e parzialmente pubblicato sul Corriere della Sera del 21 gennaio 2019)

Il titolo di questo saggio di Calasso è fuorviante, non aspettatevi un vademecum che ci spiega il modo di ordinare la vostra biblioteca, ma in realtà lo scrittore ci parla di qualcosa di molto più profondo, ovvero del rapporto che c'è tra lettore e libraio, della cura che il libraio dovrebbe avere, il fiuto e la passione che dovrebbe trasmettere al lettore. Peccato per la parte sulle riviste che, sinceramente, mi ha annoiato abbastanza, per il resto mi sarei aspettato di più da questo libro. Emerge comunque la sterminata cultura di Calasso, che a tratti potrebbe far paura.