mercoledì 22 aprile 2020

[Recensione] Gli orrori di Omega - Robert Sheckley

Titolo: Gli orrori di Omega
Titolo originale: The Status Civilization
Autore: Robert Sheckley
Traduttore: Mario Galli
Editore: Mondadori
Collana: Urania Collezione #034
Pubblicazione: novembre 2005
Prima pubblicazione: 1960
Genere: fantascienza
Pagine: 230
Prezzo: 4,90 euro

Quarta di copertina
Questa è la storia di Will Barrent, che esiliato dalla Terra piomba in quel mondo d'incubo che è Omega. È un pianeta di fuorilegge, che ha una sua particolare religione, una sua precisa idea sugli svaghi, una sua assurda organizzazione sociale in base alla quale solo l'assassino più abile, più feroce, e più fortunato, in un mondo fatto di assassini, può aspirare alla ricchezza e al potere. Un mondo in cui le proprietà della vittima vengono per legge ereditate dall'uccisori. E su questo mondo Will Barrent cerca disperatamente i ricordi che gli hanno tolto, la ragazza che l'ha salvato dalla morte per due volte, e la speranza di poter un giorno tornare sulla Terra nonostante le terribili astronavi di pattuglia orbita attorno a Omega. Quando riuscirà ad arrivare sul suo pianeta, si troverà fronte a qualcosa più pericoloso ancora dei «Giochi» di Omega: i suoi ricordi, il suo condizionamento di terrestre, ma soprattutto l'esasperato conformismo di una civiltà che si è arrenata al raggiungimento della perfezione meccanica.

Recensione
Mi spiace molto che simili capolavori restino sconosciuti alla maggior parte dei lettori, molti dei quali li snobbano per il solo fatto che cotali lavori rientrano nel genere fantascientifico. Ve lo dico col cuore: non sapete cosa vi perdete...

[Recensione] Amok - Stefan Zweig

Titolo: Amok
Titolo originale: Der Amokläufer
Autore: Stefan Zweig
Traduttore: Emilio Picco
Editore: Adelphi
Collana: Piccola Biblioteca #509
Pubblicazione: 5 febbraio 2014 (settima edizione)
Prima pubblicazione: 1922
Genere: racconto
Pagine: 105
Prezzo: 10 euro

Quarta di copertina
Amok è una parola malese. Indica «una follia rabbiosa, una specie di idrofobia umana... un accesso di monomania omicida, insensata, non paragonabile a nessun’altra intossicazione alcolica». Lo sa bene la voce narrante di questa tesa novella – un medico dai tanti conti in sospeso: con la giustizia, con la professione, con la propria vita ormai annientata. E su una grande e rumorosa città natante che fende l’Oceano Indiano, e ricorda la non meno fatale nave della Novella degli scacchi, una confessione simile a un delirio ricrea davanti ai nostri occhi un mondo coloniale che «divora l’anima e succhia il midollo dalle ossa», scatenando forze capaci di scardinare in un attimo ordinate esistenze. Un mondo febbrile dove si scontrano la protervia di una donna di imperiosa bellezza, convinta che tutto si compri col denaro, e la divorante passione di un uomo cui i tropici e la solitudine hanno sviato la mente e i sensi. La nave va verso un’Europa ormai crepuscolare, verso una conclusione ineluttabile, lontano dalla giungla e dalla città d’acqua in cui i due hanno giocato una partita dall’esito segnato sin dal primo incontro: «Nel giro di un’ora, da che quella donna era entrata nella mia stanza, mi ero buttato la vita alle spalle lanciandomi alla cieca nel furore dell’amok».

Recensione
Amok è uno dei più celebri racconti dello scrittore austriaco Stefan Zweig che scrisse nel 1922.
Il protagonista è un passeggero della nave Oceania, in viaggio da Calcutta a Napoli, il quale incontra un dottore che fuma solitario quando di notte non c'è nessuno in giro. Il dottore narrerà al passeggero di provenire dalle Indie Orientali Olandesi in cui vi ha lavorato per sei anni in uno sperduto villaggio e di come un giorno bussò alla sua porta una donna inglese che gli chiedeva una interruzione di gravidanza da fare in segreto per non rovinare la sua reputazione (visto che era sposata ma era rimasta incinta dal suo amante) in cambio di un'alta somma di denaro. A quel punto al medico gli prende l'amok (dal malese una follia rabbiosa, una specie di idrofobia umana... Amok è una sindrome culturale tipica del sud-est asiatico, caratterizzata da una improvvisa esplosione di violenza che spinge chi ne è colpito a uccidere prima i familiari e poi, correndo all’impazzata, tutti coloro che incontra sulla sua strada; la violenza può essere scatenata da una qualche perdita familiare o da insulti subiti. Per sindrome culturale si intende un quadro clinico che unisce disturbi somatici e psichici, con un significato particolare e tipico di un certo spazio culturale o gruppo etnico”. ) e vedremo che questa sua ossessione non gli porterà nulla di buono dal momento in cui si rifiuterà di farla abortire in cambio di qualcos'altro.

Prima opera di Zweig che leggo e devo dire che ha una prosa e uno stile baroccheggianti, riesce a intessere una storia intensa e viva, coinvolgente fin dall'inizio. Di per sé la storia che ci narra potrebbe apparire anche banale, sennonché il suo stile e il modo di narrarcela la rende avvincente e melodrammatica e ricca di eleganza.

[Recensione] Creatura del fuoco - Ian Watson

Titolo: Creatura del fuoco
Titolo originale: The Fire Worm
Autore: Ian Watson
Traduttrice: Marina Visentin
Editore: Mondadori
Collana: Urania #1599
Pubblicazione: 23 ottobre 2013
Prima pubblicazione: 1988
Genere: fantascienza, horror
Pagine: 238
Prezzo: 9 euro

Quarta di copertina
Che un rettile fiammeggiante esista davvero a Tynemouth, e che spii dalle caverne inviando segnali paranormali sotto la crosta sottile d’Inghilterra, sembra la trama di un romanzo. Invece lo psichiatra John Cunningham deve ricredersi e ascoltare molto attentamente i discorsi di Tommy, un paziente schizofrenico che comincia a raccontargli un’esistenza precedente. Il medico-scrittore si trova di fronte a un’ipotesi sconcertante: che una leggenda locale, la Creatura di Lambton, non sia affatto il frutto di una fantasia malata ma degli esperimenti parabiologici compiuti da Raimondo Lullo. Con conseguenze molto pericolose per il mondo di superficie…

Recensione
Prima opera di Ian Watson che leggo.

Di tanto in tanto sento il bisogno di spulciare e leggere un bell'Urania (per chi non lo sapesse, è una collana di romanzi e/o racconti di fantascienza che esce ogni mese in edicola e curata dal grande Giuseppe Lippi, purtroppo da poco scomparso) e stavolta ho pescato un romanzo di Ian Watson, un autore inglese celebre per aver scritto la sceneggiatura cinematografica del film A. I. Intelligenza Artificiale. Egli pubblicò questo romanzo nel 1988 e in Italia era ancora inedito, fino a questa pubblicazione del 2013 con la traduzione di Marina Visentin.

[Recensione] L'ombra cinese - Georges Simenon

Titolo: L'ombra cinese
Titolo originale: L'ombre chinoise
Autore: Georges Simenon
Traduttrice:  Rita de Letteriis
Editore: Adelphi
Serie: Commissario Maigret #13
Pubblicazione: 29 febbraio 2012
Prima pubblicazione: 1932
Genere: giallo
Pagine: 143
Prezzo: 10 euro

Quarta di copertina
«Su un angolo della scrivania c’era, aperto, il bollettino della polizia con le foto segnaletiche di una ventina di ricercati. Quasi tutte facce dai tratti bestiali, che portavano il marchio della depravazione. «“Ernst Strowitz, condannato in contumacia dal Tribunale di Caen per aver ammazzato una contadina sulla strada per Bénouville...”. «E la postilla, in rosso: «“Pericoloso. Gira sempre armato”. «Un tipo destinato a vender cara la pelle. Maigret, tuttavia, avrebbe preferito aver a che fare con lui piuttosto che con quel vischioso grigiore, con quelle storie di vicende familiari, con quel delitto ancora inesplicabile ma che sospettava atroce».

Recensione
Maigret deve indagare sull'assassinio di un imprenditore ucciso da un colpo di pistola al cuore e ben presto si renderà conto che attorno alla sua vita ruotano tre donne: la sua ex moglie, la sua attuale e la sua amante.

Anche stavolta ho azzeccato il colpevole e anche per questo ho scelto tre stelle invece di quattro, ma per il resto l'intreccio resta appassionante e pieno di colpi di scena (alcuni un po' telefonati). Si può uccidere per soldi o per odio, in questo caso per entrambe le cose.