venerdì 3 giugno 2022

[Recensione] Dormire in un mare di stelle (Volume 1) - Christopher Paolini

 


DORMIRE IN UN MARE DI STELLE || Christopher Paolini || Rizzoli || 2020 || 672 pagine

È l’ultima missione nello spazio per la scienziata Kira Navárez. Semplici rilievi di routine su un pianeta non ancora colonizzato. Ma il giorno della partenza accade qualcosa di inatteso. Qualcosa di terribile. Spinta dalla curiosità, Kira si imbatte in un reperto alieno. Il terrore la invade quando il pulviscolo intorno a lei comincia a muoversi. Una guerra tra le stelle è alle porte, e Kira è trascinata nelle profondità della galassia in un'odissea di scoperte e trasformazioni. Lei ha dalla sua compagni formidabili e un coraggio immenso. Ma soltanto fidandosi davvero di se stessa potrà combattere per i propri simili e affrontare il suo prodigioso destino.

Recensione

Christopher Paolini è stato uno scrittore che mi ha sempre colpito, soprattutto per il fatto che scrisse la famosa saga sui draghi quando aveva ancora 15/16 anni. Ora che ho saputo che ha scritto un'opera di fantascienza in età adulta non ho esitato e sono subito andato a procurarmi questa sua fatica letteraria.

Una scienziata, Kira, scopre i resti di una popolazione ormai dimenticata e, per sbaglio, viene posseduta da una loro tecnologia che si fonde col suo corpo. Da quel momento in poi dovrà convivere con questo nuovo corpo (una sorta di tuta nera, tipo Venom) che può essere utilizzato come un'arma, e antichi alieni dalla forma di enormi calamari sembrano essere alla sua ricerca.

Devo dire che la storia è bella lunga (oltre seicento pagine) e purtroppo nella prima parte si hanno molte difficoltà nel continuare a leggere, visto che è piena di eventi spesso noiosi o che sembrano non avere molto senso. Dalla seconda parte in poi, da quando arrivano i misteriosi alieni, allora diventa diciamo più interessante, fino ad un certo punto. Non so, Paolini aveva tutte le buone intenzioni di scrivere una nuova saga (anche perché la storia continua nel secondo romanzo) stavolta non fantasy ma di fantascienza, ma sinceramente a me non è piaciuta, è spesso piatta, poco interessante, non ti colpisce più di tanto, a tratti ripetitiva (le descrizioni della vita degli astronauti dentro le loro astronavi potevano essere evitate, troppe ripetizioni, ci dice pure quando si lavano i denti tanto per fare un esempio). Il fatto che la storia poi viene troncata e continua nel secondo volume ti lascia l'amaro in bocca e, sinceramente, non credo che andrò a comprarmi pure il seguito, visto che non mi ha lasciato molto. Peccato davvero, poteva scrivere una saga interessante, ma per me non avrà molto successo.