lunedì 12 ottobre 2020

[Recensione] Romanza senza parole - Sof'ja Tolstaja

 


ROMANZA SENZA PAROLE | Sof''ja Tolstaja | La Tartaruga | 16 marzo 2017 | 160 pagine

Romanza senza parole è la seconda opera narrativa di Sof’ja Tolstaja, scritta dopo il grande successo dell’Amore colpevole che le aveva permesso di uscire dall’ombra del suo illustre marito. Lo scritto è rimasto a lungo sepolto in un archivio di Mosca e solo nel 2010, in occasione del centenario della morte di Lev Tolstoj, è stato pubblicato in lingua tedesca; fu la stessa Tolstaja a chiedere che il romanzo uscisse postumo per evitare di inasprire la sua lunga e insanabile crisi matrimoniale. E soprattutto i tolstoiani non lo avrebbero di certo gradito.
La storia parla di passione, di senso del dovere e del potere dirompente della musica nella vita di Saša. Con la morte della madre, la giovane donna sprofonda in una grave depressione, mentre il marito Pëtr, funzionario di un’assicurazione, uomo semplice e interessato solo alle piante del suo giardino, non è in grado di confortarla e di rompere il muro di silenzio creatosi nella coppia.
È invece l’incontro con Ivan Il’ič , pianista e musicista di talento, a sconvolgere la vita di Saša: lo ascolta suonare le “Romanze senza parole” di Mendelssohn e prova un’inattesa felicità e una innaturale voglia di vivere.
Attraverso Saša, Sof’ja Tolstaja narra in realtà la propria storia: le crescenti incomprensioni con il marito, l’insensibilità da lui dimostrata di fronte alla tragica morte del loro figlio più piccolo che l’aveva portata alla disperazione e al rifiuto del mondo. E come Saša, Sof’ja trova conforto nella musica di un pianista e compositore. E la stessa musica della gelosia suona, come in un gioco di specchi, in quel grande romanzo che è Sonata a Kreutzer.

RECENSIONE

La protagonista di questo romanzo è una donna che, dopo la morte della madre, va in depressione. Il marito pensa alle sue piante e la trascura, fino al giorno in cui incontra un pianista che abita vicino casa sua e da quel momento se ne innamora perdutamente. Ma la storia avrà dei risvolti imprevisti.

Scritto dalla moglie di Tolstoj, questo romanzo è un piccolo capolavoro purtroppo poco conosciuto. La vera protagonista è la musica: una sorta di panacea che guarisce da tutti i mali ma che risveglia le nostre passioni più nascoste che porterà inevitabili conseguenze. Una donna che si ri-innamora della vita e si riaccende all'amore, un musicista che ama il suo lavoro e si dedica ad esso insegnandolo ai suoi alunni, una storia d'amore che, purtroppo, non andrà a finire come ci aspettavamo.

Sofia Tolstoja, moglie di Lev Tolstoj per quarantotto anni, una storia lunga una vita, da cui nacquero tredici figli, abbandonò le sue ambizioni letterarie per dedicarsi al marito. Ma bisogna dire che la signora aveva della stoffa come scrittrice.
Consigliatissimo!