mercoledì 29 settembre 2021

[Recensione] Divergent - Veronica Roth

 


DIVERGENT || Veronica Roth || DeAgostini || 2012 || 478 pagine

La società distopica in cui vive Beatrice Prior è suddivisa in cinque fazioni, ognuna delle quali è consacrata a una virtù: sincerità, altruismo, coraggio, concordia e sapienza. Il momento cruciale nella vita dei cittadini è il Giorno della scelta, che cade allo scoccare del sedicesimo compleanno: ogni giovane sceglie a quale fazione votare il proprio futuro. Ora tocca a Beatrice, e la sua scelta non solo sorprenderà tutti, ma segnerà per sempre il suo destino, catapultandola in un mondo duro e violento e facendole scoprire le crepe di una società che è tutto tranne che perfetta. Una società che la vorrebbe morta se scoprisse il suo segreto. Perché Beatrice non è una ragazza qualunque, lei è una divergent. Una diversa. 

RECENSIONE

Ci sono cascato di nuovo: mi ero ripromesso di non leggere ancora Young Adult dopo i traumi passati (Twilight e compagnia bella) ma di tanto in tanto ho una sorta di piacere a farmi del male, incredibile ma vero. In questo caso avevo visto, ai tempi, il film tratto da questo primo libro e mi era anche piaciuto, quindi anche per questo mi ero deciso di leggere finalmente il romanzo. Era meglio non farlo. Se l'inizio (forse) promette bene, è solo un miraggio che porterà la vicenda a una storia d'amore tra la protagonista e il suo allenatore muscoloso e prestante. Poi io mi chiedo: ma ste persone non riescono a prendere il treno in modo normale? Devono ogni volta rischiare la vita solo per spostarsi? Ma andiamo al perché non mi è piaciuto:
1) Trama? C'è una trama?
2) La protagonista cade sempre o sbatte da qualche parte. Quei pochi momenti in cui riesce a stare in piedi viene rapita e quasi uccisa.
3) L'allenatore macho. Ma perché nessuno si innamora, che ne so, di un operatore ecologico?
4) Da quando Beatrice (detta Tris) entra in questa sorta di scuola di sopravvivenza, non fa che mangiare, dormire, passeggiare e allenarsi in modo pericoloso. Il resto del tempo dovrebbe succedere qualcosa che crei una trama. Dovrebbe.
5) La vicenda del siero: seriamente?
6) Lo so che è un romanzo per ragazzini, ne sono consapevole, ho letto tutta la saga di Twilight e di Hunger Games e ne subisco ancora i traumi, ma si poteva fare molto di più.
7) Tatuaggi: in questa storia fare tatuaggi è come fare la spesa: oggi ho voglia di un panino con la mortadella, quasi quasi me lo tatuo sul gluteo. Domani preferisco del sushi, me lo tatuo sull'addome.
8) Solo io ho notato, in tutta la storia, una superficialità di concetti/ragionamenti/senso della vita da restare sconvolto?
9) Devo aggiungere altro? Non bastano già questi punti? Ah si, il fatto che da ragazzina ubbidiente Tris diventa quasi una serial killer. Io boh!

Se leggerò il resto della saga? Forse, se avrò voglia di farmi ancora più male.