giovedì 16 marzo 2023

[Recensione] Ninfa dormiente - Ilaria Tuti

 


NINFA DORMIENTE || Ilaria Tuti || Longanesi || 2019 || 478 pagine

Li chiamano «cold case», e sono gli unici di cui posso occuparmi, ormai. Casi freddi, come il vento che spira tra queste valli, come il ghiaccio che lambisce le cime delle montagne. Violenze sepolte dal tempo e che d’improvviso riaffiorano, con la crudele perentorietà di un enigma. Ma ciò che ho di fronte è qualcosa di più cupo e più complicato di quanto mi aspettavo. Il male ha tracciato un disegno e a me non resta che analizzarlo minuziosamente e seguire le tracce, nelle valli più profonde, nel folto del bosco che rinasce a primavera. Dovrò arrivare fin dove gli indizi mi porteranno. E fin dove le forze della mia mente mi sorreggeranno. Mi chiamo Teresa Battaglia e sono un commissario di polizia specializzato in profiling. Ogni giorno cammino sopra l’inferno, ogni giorno l’inferno mi abita e mi divora. Perché c’è qualcosa che, poco a poco, mi sta consumando come fuoco. Il mio lavoro, la mia squadra, sono tutto per me. Perderli sarebbe come se mi venisse strappato il cuore dal petto. Eppure, questa potrebbe essere l’ultima indagine che svolgerò. E, per la prima volta nella mia vita, ho paura di non poter salvare nessuno, nemmeno me stessa.

RECENSIONE

E così finalmente riesco a leggere il secondo libro sul commissario Teresa Battaglia, dopo aver apprezzato Fiori sopra l'inferno qualche anno fa. Nel primo libro abbiamo scoperto che la nostra Teresa soffre di vuoti di memoria e purtroppo la diagnosi è stata che ha un principio di Alzheimer.

In questa vicenda si torna indietro di molti anni, alla guerra mondiale, dove viene ritrovato un dipinto che raffigura una ragazza e ben presto si scoprirà che è stato utilizzato del sangue umano per disegnarlo (un cold case, un caso non risolto del passato). E così si inizierà ad indagare su un caso che sembra un enigma irrisolvibile, che risveglierà dolori e traumi del passato e si sveleranno tanti altarini riguardanti gli abitanti della Val Resia. Molto importante per il caso poi sarà il contributo di Bianca, la ragazza non vedente e la sua cagnolina Smoky.

Continua a crescere il rapporto madre e figlio acquisiti tra Teresa e Massimo, e purtroppo la malattia del commissario continua a farsi sentire.

Rispetto al primo libro questo mi è piaciuto meno, ma lo consiglio.