venerdì 12 febbraio 2021

[Recensione] L'equazione di Dio - Robert J. Sawyer

 


L'EQUAZIONE DI DIO || Robert J. Sawyer || Mondadori || 20 maggio 2001 || 310 pagine

Come si sono estinti i dinosauri? Domanda vecchia, per il lettore di fantascienza. E che ha avuto mille risposte. Nel caso di questo brillante romanzo, tuttavia, l'interrogativo è molto più complesso e andrebbe riformulato così: provata scientificamente l'esistenza di Dio, perché ci ha fatto come ci ha fatto? E soprattutto, perché ha deciso di estinguere periodicamente le forme di vita superiore su tutti i mondi abitati? E' l'assillo che tormenta Hollus, un ragno intelligente venuto dallo spazio che un bel giorno entra nel Royal Museum, a Toronto, e chiede di parlare con uno scienziato. Lo portano da Thomas Jericho, paleontologo, e l'aracnide rivela importanti informazioni sulle origini della vita. Non solo, ma propone alle menti migliori della Terra di unirsi in una ricerca che altri pianeti hanno già cominciato per loro conto, e che solo lo sforzo di tutte le intelligenze potrà coronare di successo. La domanda è infatti: che intenzioni ha il Creatore?

RECENSIONE

Avevo già conosciuto questo autore canadese di romanzi di fantascienza quando ho letto Origine dell'ibrido (peccato che era il terzo di una trilogia!) e affrontava un tema particolare: un Homo Sapiens e un Neanderthal desiderano avere un figlio. In questo romanzo, invece, il nostro autore affronta una diversa tematica: l'universo è stato creato da una divinità? E soprattutto, perché ha deciso di estinguere periodicamente le forme di vita superiore su tutti i mondi abitati (come ad esempio i dinosauri?). A riflettere su questo affascinante quesito si troverà il protagonista del romanzo, un paleontologo ateo che un giorno incontra, nel museo dove lavora, un alieno di forma ragnesca e col quale stringerà una bella amicizia.

Devo ammettere che Robert Sawyer sa scrivere bene ed è piacevole perdersi nei suoi ragionamenti scientifici e, in questo caso, anche filosofici e teologici. Forse certe volte si dilunga troppo e questo ha reso la lettura certe volte più pesante/noiosa. Per il resto si lascia leggere.