giovedì 23 aprile 2020

[Recensione] La casa per bambini speciali di Miss Peregrine - Ransom Riggs

Titolo: La casa per bambini speciali di Miss Peregrine
Titolo originale: Miss Peregrine's Home for Peculiar Children
Autore: Ransom Riggs
Traduttrice: Ilaria Katerinov
Serie: Miss Peregrine. La casa dei ragazzi Speciali #1
Editore: Rizzoli
Collana: Narrativa straniera
Pubblicazione: 2 novembre 2011
Prima pubblicazione: 7 giugno 2011
Genere: fantasy
Pagine: 383
Prezzo: 14 euro

Quarta di copertina
Quali mostri popolano gli incubi del nonno di Jacob, unico sopravvissuto allo sterminio della sua famiglia di ebrei polacchi? Sono la trasfigurazione della ferocia nazista? Oppure sono qualcosa d'altro, e di tuttora presente, in grado di colpire ancora? Quando la tragedia si abbatte sulla sua famiglia, Jacob decide di attraversare l'oceano per scoprire il segreto racchiuso tra le mura della casa in cui, decenni prima, avevano trovato rifugio il nonno Abraham e altri piccoli orfani scampati all'orrore della Seconda guerra mondiale. Soltanto in quelle stanze abbandonate e in rovina, rovistando nei bauli pieni di polvere e dei detriti di vite lontane, Jacob potrà stabilire se i ricordi del nonno, traboccanti di avventure, di magia e di mistero, erano solo invenzioni buone a turbare i suoi sogni notturni. O se, invece, contenevano almeno un granello di verità, come sembra testimoniare la strana collezione di fotografie d'epoca che Abraham custodiva gelosamente. Possibile che i bambini e i ragazzi ritratti in quelle fotografie ingiallite, bizzarre e non di rado inquietanti, fossero davvero, come il nonno sosteneva, speciali, dotati di poteri straordinari, forse pericolosi? Possibile che quei bambini siano ancora vivi, e che - protetti, ma ancora per poco, dalla curiosità del mondo e dallo scorrere del tempo - si preparino a fronteggiare una minaccia oscura e molto più grande di loro?

Recensione
Ho scelto di leggere questo romanzo per caso, forse incuriosito dalla copertina. E l'ho divorato in due giorni! L'autore ci narra la storia del giovane Jacob, sedicenne, il quale è molto affezionato a suo nonno che gli narra delle storie incredibili che ha vissuto quando aveva la sua età, storie in cui sono protagonisti dei bambini speciali. Purtroppo dopo un incidente suo nonno scompare e lui decide di scavare nel suo passato, per capire se quelle storie erano vere o inventate. Dopo vari indizi decide di partire con suo padre in un'isola del Galles e così potrà indagare su questo misterioso orfanotrofio in cui suo nonno aveva vissuto da ragazzino. E in questa isola la sua vita cambierà per sempre.

[Recensione] Di cosa parliamo quando parliamo di amore - Raymond Carver

Titolo: Di cosa parliamo quando parliamo di amore
Titolo originale: What We Talk About When We Talk About Love: Stories
Autore: Raymond Carver
Editore: Einaudi
Pubblicazione: 26 maggio 2015
Prima pubblicazione: 20 aprile 1981
Genere: racconti
Pagine: 138
Prezzo: 11 euro

Quarta di copertina
Di cosa parliamo quando parliamo d'amore? Parliamo di un bicchiere di gin che si rovescia in una stanza dove discutono due coppie stanche. Parliamo di vecchi amici che forse per noia, forse per altro, commettono senza rendersene conto un delitto terribile. Parliamo di pasticceri a cui non hanno ritirato torte di compleanno. Parliamo di gesti che sembrano insignificanti, e invece sono in grado di restituire a ogni vita tutta la grazia nascosta dietro la banalità della cattiveria e della paura. I diciassette racconti che hanno reso Raymond Carver un autore di culto: l'espressione più limpida di una scrittura che con miracolosa semplicità arriva sempre al cuore delle cose.

Recensione
Prima opera di Carver che leggo, mi è capitata questa raccolta di racconti dell'autore. La prima impressione che ho avuto è che mi ha ricordato vagamente lo stile di Haruki Murakami, anche se sono due scrittori completamente diversi ma li accomuna questa passione per il dettaglio, per la descrizione di particolari che potrebbero sembrare anche troppo banali. Sono 17 racconti brevi, che si divorano velocemente. Caratteristica comune è che resti col fiato sospeso e ti chiedi: e quindi? Che voleva dire? Ti lascia spiazzato, insoddisfatto, e questa cosa mi ha infastidito. Forse l'autore con questo stratagemma ci vuole consegnare il messaggio che la vita è così: resta incomprensibile.

[Recensione] Le assaggiatrici - Rosella Postorino

Titolo: Le assaggiatrici
Autrice: Rosella Postorino
Editore: Feltrinelli
Collana: I Narratori
Pubblicazione: 11 gennaio 2018
Premio vinto: Campiello 2018
Genere: romanzo
Pagine: 288
Prezzo: 17 euro

Quarta di copertina
La prima volta che entra nella stanza in cui consumerà i prossimi pasti, Rosa Sauer è affamata. "Da anni avevamo fame e paura", dice. Con lei ci sono altre nove donne di Gross-Partsch, un villaggio vicino alla Tana del Lupo, il quartier generale di Hitler nascosto nella foresta. È l'autunno del '43, Rosa è appena arrivata da Berlino per sfuggire ai bombardamenti ed è ospite dei suoceri mentre Gregor, suo marito, combatte sul fronte russo. Quando le SS ordinano: "Mangiate", davanti al piatto traboccante è la fame ad avere la meglio; subito dopo, però, prevale la paura: le assaggiatrici devono restare un'ora sotto osservazione, affinché le guardie si accertino che il cibo da servire al Führer non sia avvelenato. Nell'ambiente chiuso della mensa forzata, fra le giovani donne s'intrecciano alleanze, amicizie e rivalità sotterranee. Per le altre Rosa è la straniera: le è difficile ottenere benevolenza, eppure si sorprende a cercarla. Specialmente con Elfriede, la ragazza che si mostra più ostile, la più carismatica. Poi, nella primavera del '44, in caserma arriva il tenente Ziegler e instaura un clima di terrore. Mentre su tutti - come una sorta di divinità che non compare mai - incombe il Führer, fra Ziegler e Rosa si crea un legame inaudito.

Recensione
Ho letto questo romanzo della Postorino perché scelto nel gruppo di lettura del mio paese, quindi non è stata una mia spontanea scelta averlo fra le mani. L'autrice ci narra le vicende di una ragazza, Rosa, che è stata scelta come assaggiatrice di Hitler: praticamente erano un gruppo di donne che dovevano assaggiare tutto il cibo destinato al dittatore tedesco per evitare che venisse avvelenato, quindi queste donne rischiavano di morire ogni volta che aprivano bocca in poche parole. Durante la narrazione conosceremo le altre sue compagne di sventura e una storia d'amore che sboccerà (più o meno) tra Rosa e una SS.

Se devo essere sincero mi sarei aspettato molto di più da questo romanzo, mi è parso che dopo un certo punto la storia avesse perso di mordente e di interesse, tramutandosi in una sorta di harmony. Questo mi ha fatto abbassare il voto, altrimenti avrei anche dato tre stelline senza problemi. Il finale è incommentabile.

[Recensione] La balera da due soldi - Georges Simenon

Titolo: La balera da due soldi
Titolo originale: La Guinguette à deux sous
Autore: Georges Simenon
Traduttrice: Eliana Vicari
Editore: Adelphi
Serie: Commissario Maigret #11
Pubblicazione: 27 febbraio 2012
Prima pubblicazione: 1931
Genere: giallo
Pagine: 146
Prezzo: 10 euro

Quarta di copertina
«Una notte... Saranno state più o meno le tre... Camminavamo in rue... No, il nome della via neanche glielo dico... Una strada qualsiasi. Da lontano vediamo una porta che si apre... C’era una macchina accostata al marciapiede... Un tizio esce spingendone un altro... Anzi no, non è che lo spinga... Immagini uno che si porta a spasso un manichino e vuole farlo camminare come se fosse un vecchio amico!... Lo ficca in macchina, si siede al volante... Il mio socio mi lancia un’occhiata e siamo già sul paraurti posteriore... Non per niente allora mi chiamavano il Gatto!... Giriamo per un sacco di strade... Il tizio che guida ha l’aria di cercare qualcosa, di essersi sbagliato... Alla fine arriva al canale Saint-Martin, e allora capiamo cosa cerca... Ha indovinato anche lei, eh?... Il tempo di aprire e richiudere la portiera, e il corpo era già a mollo...»

Recensione
Stavolta il nostro commissario dovrà indagare su ben due omicidi il primo dei quali più datato e misterioso e gli viene rivelato da un condannato a morte il quale però non gli dice il nome dell'assassino ma gli indica che lo potrà incontrare in una balera o osteria a sud di Parigi, lungo la Senna, frequentata nei fine settimana da un gruppetto di borghesucci benestanti. Per risalire al colpevole o ai colpevoli il nostro buon commissario inizierà ad indagare le vite e le abitudini di questi protagonisti in apparenza felici e scoprirà che le loro vite non sono quel che sembrano ma nascondono mille fragilità.

Stavolta sono riuscito a capire chi potesse essere il colpevole del primo omicidio, forse intenzionalmente quasi evidente a un occhio attento, ma la bellezza di questo romanzo sta nel fatto non tanto del giallo in sé da svelare, bensì nella maestria di Simenon nel raccontarci i comportamenti e gli animi di questi borghesi insoddisfatti della vita che evadono nell'alcool, nelle belle donne, nella bella vita.