venerdì 9 dicembre 2022

[Recensione] Per antiche strade - Mathijs Deen

 


PER ANTICHE STRADE || Mathijs Deen || Iperborea || 2020 || 462 pagine

Nell'ultimo milione di anni moltissimi viaggiatori hanno vagato per l'Europa, dal misterioso Homo antecessor le cui impronte sono state trovate sulla costa dell'Inghilterra, fino ai guidatori sulle autostrade di oggi. Sotto ogni traccia se ne trova una più antica, sotto ogni strada asfaltata c'è una vecchia mulattiera, su ogni sentiero le impronte di antichi cacciatori o delle loro prede. Eppure, a differenza delle celebri highways statunitensi che hanno contribuito a dare forma all'identità di un paese, le strade europee hanno un ruolo ambivalente e non sempre sono state viste come un bene comune che ha contribuito a unificare il continente. Alla ricerca di una spiegazione, lo scrittore olandese Mathijs Deen segue le orme di rifugiati, banditi, pellegrini, ciclisti, cercatori di fortuna e conquistatori che si sono fatti strada lungo le coste, i fiumi e le vie d'Europa. Ripercorrendo lui stesso quelle strade, ci racconta del bandito Bulla che terrorizzò la Via Appia intorno al 200 d.C.; di Gudrid, la prima donna islandese a toccare suolo americano, viaggiatrice instancabile che intorno all'anno 1000 intraprese un pellegrinaggio verso Roma; di un ebreo sefardita che portò il meglio del teatro spagnolo ad Amsterdam nel 1640; di Coenraad Nell, un suo antenato asmatico costretto a seguire in Russia l'esercito di Napoleone; del figlio di un fabbro londinese che a inizio Novecento guidò alle prime gare su strada. Con una prosa elegante e coinvolgente, attraverso un meticoloso lavoro di documentazione che si alterna all'esperienza in prima persona, Mathijs Deen ci regala un saggio narrativo capace di gettare uno sguardo originale sul continente europeo, sulla sua storia e i suoi abitanti.

RECENSIONE

Questo libro ha come protagonisti i viaggiatori in Europa di tutti i tempi, partendo dagli uomini primitivi fino ad arrivare alle nostre autostrade. In queste strade antiche (non sempre asfaltate) hanno viaggiato ladri, re, principi, imperatori, poveri diavoli, cacciatori, prede, invasori, popoli in fuga, rifugiati, pellegrini, attori itineranti, eserciti, ecc.

Mi sono piaciuti soprattutto i capitoli sugli uomini primitivi, sulle gare automobilistiche e sul bandito che depredava i vari personaggi che, poveri malcapitati, passavano per le sue strade. Ma era un ladro gentiluomo, li spogliava ma gli lasciava il necessario per proseguire. Altri capitoli li ho trovati abbastanza deludenti. Non ha un genere preciso questo libro: sono perlopiù racconti basati su fatti storici e romanzati dall'autore.