LA PROSIVENDOLA || Daniel Pennac || Feltrinelli || 1993 || 302 pag.
Per rilanciare le vendite del suo autore di maggior successo commerciale, che fabbrica dei bestseller mondiali sul mondo della finanza e del quale non si devono conoscere né il vero nome né il viso, la regina Zabo, tirannica direttrice e geniale "prosivendola" della casa editrice Taglione decide, in occasione del lancio del nuovo successo annunciato, di reclutare un "sostituto" che incarni pubblicamente il misterioso J.L.B. Accompagnata da una sapiente e gigantesca campagna stampa, l'operazione riesce. Ma il "sostituto", che ovviamente è Benjamin Malussène, di professione capro espiatorio, rimane vittima di un attentato durante uno show delirante. Bloccato in un letto d'ospedale in stato di coma, dichiarato dai medici quasi irreversibile, Benjamin viene tenuto ciononostante informato sugli sviluppi del caso dalla sua tribù, resa tranquilla sul suo stato di salute dall'affermazione della sorellina astrologa, secondo cui Ben vivrà fino a novantatré anni.
RECENSIONE
Terzo romanzo appartenente alla serie Malaussène, dopo Il paradiso degli orchi e La fata carabina.
In questa nuova avventura della famiglia Malaussène troviamo Ben che deve affrontare il matrimonio di sua sorella Clara la quale sta per sposare un uomo molto più anziano di lei, Clarence di Sant'Inverno (lui 58 anni, lei quasi 19), direttore di un carcere innovativo dove vengono esaltate le capacità artistiche dei prigionieri. Sembra andare tutto bene quando, purtroppo, viene assassinato Clarence e viene consigliato a Ben di non indagare sulla vicenda, visto che ogni volta rischia sempre di essere additato come presunto colpevole (ma poi sempre scagionato perché innocente). Ma i guai per Ben arriveranno lo stesso, visto che decide, su consiglio della sua capa, la Regina Zabo, di diventare l'immagine pubblica di uno scrittore che vuole rimanere incognito: J.L.B., fonte primaria di tutti i guadagni della casa editrice. E subirà un attentato, rischiando la vita.
Alla fine della storia nascerà È Un Angelo, figlio di sua sorella Clara e del defunto Clarence.
Che dire, un'altra folle storia della famiglia Malaussène, piena come al solito di umorismo e cinismo, di surrealismo e di noir.
