mercoledì 10 novembre 2021

[Recensione] Pirati e corsari nei mari di Sicilia - Pippo Lo Cascio

 


PIRATI E CORSARI NEI MARI DI SICILIA || Pippo Lo Cascio || Antares Edizioni || 2004 || 160 pagine

Il grande tema della pirateria nel Mediterraneo, rappresenta ancora oggi uno dei capitoli più oscuri o comunque meno noti, della nostra storia recente. Il fenomeno della pirateria interessò tutti i ceti sociali e gli stati che si affacciavano lungo le sponde del "Mare Interno" o "Lago Ottomano"; dagli Slavi ai Turchi, dagli Stati Barbareschi a Sales in Marocco, dalla Spagna alla "cattolicissima" Francia, dallo Stato Pontificio a tutti gli Stati italiani, Venezia e Genova compresi.
L'Ordine di Santo Stefano del Granduca di Toscana e l'Ordine Gerosolimitano o di San Giovanni, passato alla storia come Cavalieri di Malta, non furono da meno: quando erano avvisati dal naviglio nemico, questi preferiva darsi alla fuga piuttosto che accettare battaglia contro questi pericolosi "pirati". Temibili pirati erano anche i Trapanesi e i Liparoti. Paradossalmente tale attività, che metteva all'asta la "carne umana" e dalla quale si traevano grandi guadagni, si esercitava con i più efferati crimini grazie al paravento costituito dall'odio religioso che fronteggiava Musulmani a Cristiani, Oriente contro Occidente. Gli attacchi perpretati ai danni di inermi popolazioni rivierasche portate da pirati e corsari con sanguinosi raids, desertificarono interi territori e i nomi degli artefici erano sussurrati da tutti con timore. Noti furono i pirati Barbarossa, Dragut, Occhiali, meno noti erano le famiglie Fardella di Trapani e Cicala di Messina.

RECENSIONE

Interessante reportage storico sulle vicende piratesche e corsare nei mari di Sicilia, con pezzi di leggere originali di pirati.