mercoledì 28 aprile 2021

[Recensione] Fiabe irlandesi - W. B. Yeats

 


FIABE IRLANDESI || W. B. Yeats || Newton Compton || 5 gennaio 2012 || 384 pagine

Poco più di un secolo fa Yeats, la maggiore voce poetica di lingua inglese del Novecento, riuniva per la prima volta nelle raccolte Fiabe e racconti delle campagne irlandesi (1888) e Fiabe irlandesi (1892) le favole e i racconti dei più grandi scrittori del suo Paese, tra cui Thomas Crofton Crocker, Lady Wilde (madre di Oscar), William Carleton, Douglas Hyde.
Grazie agli scritti di questi autori, che seppero ben interpretare e rivendicare la validità di una tradizione narrativa popolare autonoma e vivace, Yeats realizzò una splendida panoramica del folclore irlandese, popolato da spettri, folletti, diavoli, giganti, streghe, druidi...

RECENSIONE

William Butler Yeats nacque a Dublino nel 1865 e faceva parte di quel gruppo di scrittori del Rinascimento Celtico ma proveniva anche da quelle famiglie la cui storia era molto legata alla cultura della chiesa irlandese ed è evidente la sua grande sensibilità di stampo cristiano nei racconti che ha raccolto in questo volume. Questa opera racchiude e raccoglie due sue raccolte, ovvero Fairy and Folk Tales of the Irish Peasantry e Irish Fairy Tales, pubblicate assieme la prima volta col titolo Fairy and Folk Tales of Ireland nel 1973 dall'editore irlandese Colin Smithe, edizione che verrà aggiornata nel 1977 e corredata da un elenco delle fonti di Yeats. In questo volume vi troviamo, data la varietà degli autori dei racconti, una grande disparità di stili narrativi. Ci sono rielaborazioni letterarie di racconti tradizionali, traduzioni dall'irlandese, trascrizioni di fiabe raccolte dalla viva voce dei narratori. Grazie a questo straordinario lavoro di raccolta dell'autore possiamo, ai giorni nostri, leggere le fiabe che hanno da sempre caratterizzato la cultura irlandese come: folletti, sirene, spettri, streghe, diavoli, giganti, re e regine, ballate e leggende.