venerdì 4 febbraio 2022

[Recensione] Una vita da libraio - Shaun Bythell

 


UNA VITA DA LIBRAIO || Shaun Bythell || Einaudi || 2018 || 384 pagine

Un paesino di provincia sulla costa scozzese e una deliziosa libreria dell'usato. Centomila volumi spalmati su oltre un chilometro e mezzo di scaffali, in un susseguirsi di stanze e stanze zeppe di erudizione, sogni e avventure. Un paradiso per gli amanti dei libri? Be', più o meno…
Dal cliente che entra per complimentarsi dell'esposizione in vetrina, senza accorgersi che le pentole servono a raccogliere la perdita d'acqua dal tetto, alla vecchietta che chiama periodicamente chiedendo i titoli più assurdi, alle mille, tenere vicende di quanti decidono di disfarsi dei libri di una vita. The Book Shop, la libreria che Shaun Bythell contro ogni buonsenso ha deciso di prendere in gestione, è diventata un crocevia di storie e il cuore di Wigtown, villaggio scozzese di poche anime.
Con puntuta ironia, Shaun racconta i battibecchi quotidiani con la sua unica impiegata perennemente in tuta da sci, e le battaglie, tutte perse, contro Amazon. La sua è l'esistenza dolce e amara di un libraio che non intende mollare. Con l'anticipo dell'edizione italiana, Shaun sta finalmente ricostruendo il tetto della sua libreria.

RECENSIONE

Ritorno a leggere un altro libro scritto dal simpatico libraio scozzese Bythell dopo aver apprezzato Tipi da libreria. Piccola enciclopedia degli appassionati di libri. Stavolta egli ci narra, sotto forma di diario, un anno (dal febbraio 2014 al febbraio 2015) della sua quotidianità al lavoro nella sua libreria, e così entriamo nel suo mondo fatto di lettori appassionati, persone che gli telefonano per prenotare dei libri introvabili, i problemi con gli ordini online, loschi figuri che vagano in libreria per ore spostando decine di libri e poi uscendo candidamente senza fare alcun acquisto, le sue visite a biblioteche di persone scomparse delle quali gli eredi vogliono sbarazzarsi vendendogliele, insomma, entriamo assieme a lui nella sua vita da libraio, fatta di gioie (poche) e dolori (tanti), accompagnati dalla sua collega un po' pazzerella che in inverno si presenta al lavoro con una tuta da sci per combattere il gelo che c'è in libreria e con la compagnia del suo gatto obeso che chiama Capitano.