martedì 26 settembre 2023

[Recensione] Gli affamati e i sazi - Timur Vermes

 


GLI AFFAMATI E I SAZI || Timur Vermes || Bompiani || 2018 || 512 pagine


In un futuro non troppo lontano la Germania ha introdotto un tetto massimo per i richiedenti asilo, l'intera Europa è chiusa ben oltre l'Africa del Nord e al di là del Sahara nascono enormi lager in cui milioni di migranti aspettano. Aspettano così a lungo che se non significasse morte certa attraverserebbero il deserto a piedi pur di andarsene. Quando la famosa presentatrice tedesca Nadeche Hackenbusch visita il più grande di questi lager, il giovane Lionel intravede un'occasione unica per andarsene: insieme a 150mila migranti sfrutta l'attenzione del pubblico televisivo e si mette in marcia verso l'Europa. La bella presentatrice e i migranti diventano campioni di ascolti. E mentre l'emittente televisiva gioisce per la cronaca dal vivo, i record di telespettatori e le entrate milionarie della pubblicità, la politica tedesca volge lo sguardo altrove e aspetta. Ma più il corteo di migranti si avvicina, più il ministro dell'interno Leubl si trova davanti a una scelta: accoglierli o respingerli?

RECENSIONE

Questo autore tedesco, Timur Vermes, è diventato celebre in Italia per il suo precedente romanzo Lui è tornato dove immaginava che Adolf Hitler ritornasse in vita nel nostro tempo (che non sono ancora riuscito a leggere) che ha avuto un grande successo di lettori. Quindi quando ho trovato in libreria questa altra sua opera decido di acquistarlo e leggerlo. In breve in questo suo nuovo romanzo una presentatrice va in un lager pieno di migranti in Africa e decide di girare una sorta di reality show per la televisione tedesca. Visto il grande successo che ha questo programma, la presentatrice decide, assieme a migliaia di migranti, di fare una marcia in direzione della Germania, per tentare di farli entrare tutti quanti.

Devo ammettere che l'idea di fondo di questo romanzo è davvero interessante, anche perché parlare del problema dei migranti africani che tentano e rischiano la vita pur di arrivare fino in Europa è sempre attuale e purtroppo i morti a mare sono ancora tantissimi. Ma lo sviluppo di tutta la storia non mi ha convinto per nulla, anzi, spesso era davvero pesante portare avanti la lettura e i riferimenti a personaggi o dinamiche inerenti la Germania non mi aiutavano di certo. Ho avuto la sensazione che l'autore non abbia scritto questo libro con piacere o comunque non sembrava ispirato nel farlo, quasi come se gli fosse stato ordinato dalla casa editrice.