COME UCCIDONO LE BRAVE RAGAZZE || Holly Jackson || Rizzoli || 2021 || 464 pagine
Little Kilton, aprile 2012: Andie Bell, una delle ragazze più popolari della scuola, viene uccisa. O meglio, scompare, e il suo corpo non verrà mai ritrovato. L'assassino è Sal Singh, compagno di scuola e amico della vittima: la polizia e tutti in città ne sono convinti. Il suo suicidio a qualche giorno di distanza ha cancellato tutti i dubbi. Ma Pippa Fitz-Amobi, che al tempo dei fatti aveva dodici anni e che ora si prepara a fare domanda per il college, non ne è per niente sicura. Quando sceglie di studiare il caso come tesina di fine anno, comincia a scoprire segreti che qualcuno in città vuole disperatamente che rimangano tali. E se l'assassino fosse davvero ancora là fuori?
RECENSIONE
Pippa Fitz-Amobi decide di scrivere una tesina per la scuola e il tema è particolare: indagare sull'omicidio di una ragazza avvenuto nel 2012 e dove il suo fidanzato, ai tempi, era stato additato come colpevole di omicidio e si era suicidato per questo. Ma in realtà Pippa ha molti dubbi sul caso perché il corpo della ragazza, dopo anni, non è stato ancora ritrovato. E ben presto scoprirà che la realtà dei fatti è completamente diversa, e verrà lei stessa minacciata di morte.
Potrei definire questo romanzo un teen-thriller (esiste una categoria del genere?) ben fatto, coinvolgente al punto giusto. Di solito non leggo romanzi suggeriti su Tik Tok ma come potete vedere sono sempre di larghe vedute e non mi faccio preconcetti. L'autrice riesce a farti mettere nei panni della giovane investigatrice/studentessa che cerca solo la verità per quella ragazza, e inizi con lei a fare un elenco dei sospettati e presunti assassini o rapitori. Il tutto avviene in un piccolo paesino sperduto nei boschi, e questa ambientazione mi ha ricordato la serie tv americana Twin Peaks (alla quale sicuramente l'autrice si sarà ispirata).
Lo suggerisco ai lettori giovani (dai 14 anni in sù) e potrebbe essere un modo per farli appassionare al genere giallo/thriller o detective stories, perché no?