venerdì 17 settembre 2021

[Recensione] Fuori da un evidente destino - Giorgio Faletti

 


FUORI DA UN EVIDENTE DESTINO || Giorgio Faletti || Baldini Castoldi || 2006 || 495 pagine

Il passato è il posto più difficile a cui tornare. Jim Mackenzie, pilota di elicotteri per metà indiano, lo impara a sue spese quando si ritrova dopo parecchi anni nell’immobile città ai margini della riserva Navajo in cui ha trascorso l’adolescenza e da cui ha sempre desiderato fuggire con tutte le sue forze. Jim è costretto a districarsi fra conti in sospeso e parole mai dette, fra uomini e donne che credeva di aver dimenticato e presenze che sperava cancellate dal tempo. E soprattutto è costretto a confrontarsi con la persona che più ha sfuggito per tutta la vita: se stesso. Ma il coraggio antico degli avi è ancora vivo ed è un’eredità che non si può ignorare quando si percorre la stessa terra. Nel momento in cui una catena di innaturali omicidi sconvolgerà la sua esistenza e quella della tranquilla cittadina dell’Arizona, Jim si renderà conto che è impossibile negare la propria natura quando un passato scomodo e oscuro torna per esigere il suo tributo di sangue.

RECENSIONE

Prima opera di Giorgio Faletti che leggo. Pensavo di trovarmi al cospetto di un bel thriller/noir, ma nulla di tutto questo. Mi spiace davvero, mi ha deluso soprattutto per come spiega gli omicidi misteriosi (e non solo quelli in una stanza chiusa): pessima trovata, davvero. Le idee c'erano, ed era anche partita bene la storia, peccato poi che quando si capirà per quale motivo le persone vengono uccise ti cade il latte alle ginocchia, come si suol dire. Per quanto riguarda la scorrevolezza (si può dire?) della storia, Faletti è number one: ti lascia incollato alle pagine e vuoi sapere come andrà a finire. Ripeto, peccato che quando scopri i veri motivi ti verrebbe di lanciare il libro dalla finestra. Bisogna anche aggiungere che ci sono storie e capitoli abbastanza noiosi e che nulla aggiungono alla storia, inclusi i flash back del passato sugli indiani.

Mi spiace ma come prima esperienza letteraria con Faletti è stata un flop colossale, nonostante nutra molta simpatia per l'autore. Due stelline tirate per la giacchetta.