IN TERRE LONTANE || Walter Bonatti || Baldini +Castoldi || 1997 || 437 pag.
Da inviato speciale di "Epoca", Walter Bonatti inizia nel 1965 una serie di esperienze, raccontate di volta in volta ai lettori, muovendosi tra una natura grandiosa e affascinante, nelle terre più remote, ardue e strane del pianeta, dal Klondike della febbre dell'oro ai fiordi della Patagonia, dal Centro Rosso dell'Australia alle sorgenti del Rio delle Amazzoni.
RECENSIONE
Quest'uomo era davvero fuori dalla norma: in questo diario in cui ci presenta i suoi viaggi più arditi in tutte le parti del mondo, più volte ho pensato come costui sia sopravvissuto. Perché ha affrontato mandrie di leoni, si è arrampicato su cime alte e pericolose, ha sfidato le forze della natura come temporali e deserti afosi, ha rischiato non so quante volte la vita in diverse situazioni incredibili (ha attraversato il Rio delle Amazzoni a nuoto ad esempio e più volte), è arrivato fino all'Antartide e anche lì ha rischiato di morire assiderato. Walter Bonatti era così: quando si metteva in testa di compiere un'impresa stai sicuro che non si tirava mai indietro.
Il messaggio che ci lascia è che l'uomo deve riscoprire la Natura: e questa riscoperta, che ci riporta alle nostre origini, ci porterà a rispettarla.
Sconsiglio la lettura di questo libro ai deboli di cuore.
