lunedì 31 agosto 2020

[Recensione] L'interpretazione dei sogni di Freud Astaire - Angelo Zabaglio

 


L'INTERPRETAZIONE DEI SOGNI DI FREUD ASTAIRE || Angelo Zabaglio || Gorilla Sapiens || 12 maggio 2016 || pagine 128

L’interpretazione dei sogni di Freud Astaire è una raccolta di brevi racconti surreali ed esilaranti, che con un umorismo a tratti amaro conduce in un universo di stranezze, pulsioni e trasgressioni dall’ordinario.
Angelo Zabaglio ci presenta un immaginario straniante e provocatorio, che non teme censure, e a cui il lettore accede attraverso il filtro di uno sguardo naïve.
A definire la scrittura pop di quest’opera contribuisce, infine, il pastiche linguistico di dialetti, gerghi e stile colloquiale, così come i frequenti riferimenti alla cultura televisiva e cinematografica.

RECENSIONE

Se l'intento di questa raccolta di brevi racconti doveva essere quella di farti scappare qualche risata, allora con me l'autore ha toppato alla grande. Non solo non mi sono divertito, ma alcuni racconti mi hanno infastidito. Quando poi sono giunto a leggere una bestemmia allora la cosa mi ha anche irritato. Peccato davvero, apprezzo gli autori umoristici (e non sono un bigotto) ma c'è un limite a tutto a mio parere. Poi dalla seconda parte in poi non riuscivo più a leggere. Capisco anche che alcuni racconti sono stati scritti di proposito per provocare oppure sono veri e propri non-sense, ma con me non hanno attecchito, anzi.


[Recensione] Nimal Kingdom - Ivano Mingotti

 


NIMAL KINGDOM || Ivano Mingotti || Nulla Die || maggio 2017 || pagine 167

Se l’è chel rob chi? Un libro? No me interesa. No. Te gu dì de no!
Sciur Antonio, 82 anni
Un bagaiet de San Gervas? Al Lambro? No, mi su no,
mi legi solo Famiglia Cristiana, me spias.
Sciura Fernanda, 79 anni
Non possiamo sopportare ulteriori tendenziosità
verso il nostro grande movimento. Questo libro è una vergogna!
On. Capretti, Lega Nord
Un libro? Ma va, c’è ben altro a cui pensare, osti! Ci stanno
invadendo, si rende conto?
Sciur Carlo, 68 anni
Volere accendino? Fazzoletti? Regalo, regalo. Aspetta, regalo!
Assan, detto Momo, 33 anni (dichiarati)

RECENSIONE

Il protagonista di questo romanzo è Dino Ferrucci, un ragazzo che ha mollato la scuola e che gironzola annoiato per le strade del piccolo paesino in cui vive, San Gervasio Al Lambro. Così scopriamo la sua quotidianità fatta di telefonate al suo miglior amici Toni trasferitosi a Milano e che continuamente lo invita a tagliare i ponti col suo paese e lo spinge a trasferirsi in città, cercarsi una ragazza e un lavoro, insomma, di cambiare la vita barbosa che trascorre lì.
Ci presenta, l'autore, la vita ordinaria che gli abitanti del paesino vivono fatta di chiacchierate al bar, pettegolezzi fra vicine di casa, insomma, la vita di un paesino sconosciuto. E il nostro Dino passa le giornate scrivendo nel suo taccuino personale e cercando di fuggire ai bulli che lo prendono di mira, del suo rapporto coi genitori quasi inesistente (un padre burbero e una madre che venera il Re Televisore), delle sue fumate clandestine in mezzo al campo.

Non sono riuscito ad immedesimarmi con il ragazzo che, tra l'altro, è simile a me perché anche io vivo in un piccolo paesino ma non affronto la vita in maniera così negativa, anzi, mi trovo bene nel mio piccolo e non mi ci vedrei proprio a vivere in città, in tutta quella confusione. A parte questo, la storia non mi ha colpito, anzi quando l'autore decide di lasciare i dialoghi in dialetto stretto io non ci ho capito nulla e questo mi ha appesantito la lettura (ciò non significa che sono contrario ai dialetti, ma almeno una traduzione era cosa buona e giusta a mio modesto parere). Per il resto non ho per niente apprezzato le continue bestemmie (la cosa più odiosa dell'intero romanzo) ma non posso dire che la scrittura dell'autore sia cattiva, anzi.

Se cercate una trama in questo romanzo non c'è, vi presenta lo spaccato di vita di questo ragazzino annoiato e depresso che vive in un paesino di provincia nella noia più totale.