mercoledì 28 aprile 2021

[Recensione] Fiabe irlandesi - W. B. Yeats

 


FIABE IRLANDESI || W. B. Yeats || Newton Compton || 5 gennaio 2012 || 384 pagine

Poco più di un secolo fa Yeats, la maggiore voce poetica di lingua inglese del Novecento, riuniva per la prima volta nelle raccolte Fiabe e racconti delle campagne irlandesi (1888) e Fiabe irlandesi (1892) le favole e i racconti dei più grandi scrittori del suo Paese, tra cui Thomas Crofton Crocker, Lady Wilde (madre di Oscar), William Carleton, Douglas Hyde.
Grazie agli scritti di questi autori, che seppero ben interpretare e rivendicare la validità di una tradizione narrativa popolare autonoma e vivace, Yeats realizzò una splendida panoramica del folclore irlandese, popolato da spettri, folletti, diavoli, giganti, streghe, druidi...

RECENSIONE

William Butler Yeats nacque a Dublino nel 1865 e faceva parte di quel gruppo di scrittori del Rinascimento Celtico ma proveniva anche da quelle famiglie la cui storia era molto legata alla cultura della chiesa irlandese ed è evidente la sua grande sensibilità di stampo cristiano nei racconti che ha raccolto in questo volume. Questa opera racchiude e raccoglie due sue raccolte, ovvero Fairy and Folk Tales of the Irish Peasantry e Irish Fairy Tales, pubblicate assieme la prima volta col titolo Fairy and Folk Tales of Ireland nel 1973 dall'editore irlandese Colin Smithe, edizione che verrà aggiornata nel 1977 e corredata da un elenco delle fonti di Yeats. In questo volume vi troviamo, data la varietà degli autori dei racconti, una grande disparità di stili narrativi. Ci sono rielaborazioni letterarie di racconti tradizionali, traduzioni dall'irlandese, trascrizioni di fiabe raccolte dalla viva voce dei narratori. Grazie a questo straordinario lavoro di raccolta dell'autore possiamo, ai giorni nostri, leggere le fiabe che hanno da sempre caratterizzato la cultura irlandese come: folletti, sirene, spettri, streghe, diavoli, giganti, re e regine, ballate e leggende.


martedì 27 aprile 2021

[Recensione] La quinta onda - Rick Yancey

 


LA QUINTA ONDA || Rick Yancey || Mondadori || 18 marzo 2014 || 520 pagine

Di notte, Cassie non può più guardare il cielo stellato con gli stessi occhi di prima; ora sa che loro arrivano da lì, da quegli astri luminosi e distanti, e arrivano per distruggere il suo mondo. Cassie è tra gli ultimi superstiti, sola, in fuga da loro, esseri mandati sulla Terra per sterminare la specie umana: l'unica speranza che le resta è ritrovare Sammy, il fratellino che le è stato strappato dalle braccia. Quando il misterioso Evan Walker si offre di aiutarla, Cassie capisce che deve prendere una decisione: fidarsi o rinunciare alla sua missione, arrendersi o continuare a lottare. 

RECENSIONE

Ho voluto leggere un ennesimo Young Adult fantascientifico che potrebbe ricordare The Maze Runner, Divergent e The Hunger Games per prendermi una pausa dalla lettura di un prossimo libro giallo (questo anno mi sto ingolosendo di quel genere).

Cassie è un'adolescente che si ritrova da sola a dover sopravvivere a un'invasione aliena: gli hanno ucciso i genitori, gli hanno rapito il fratellino piccolo e lei adesso è alla sua ricerca, cercando di non farsi uccidere dagli invasori. Ma per fortuna troverà un bel ragazzo a darle una mano.

Sarò franco: questa storia era partita bene, al cardiopalmo, poi purtroppo è diventata una telenovela di basso livello, con pruriti adolescenziali e trama che si perde in una monotonia quasi insopportabile. Odio dovermi ripetere: le idee c'erano, erano ottime, il problema è stato che non le hanno sviluppate a dovere, anzi quasi per niente. Poi tutta la parte militare non ha contribuito ad alleggerire la storia.


lunedì 26 aprile 2021

[Recensione] Dieci piccoli indiani - Agatha Christie

 


DIECI PICCOLI INDIANI || Agatha Christie || Mondadori || Maggio 2002 || 182 pagine

Dieci persone estranee l’una all’altra sono state invitate a soggiornare in una splendida villa a Nigger Island senza sapere il nome del generoso ospite. Eppure, chi per curiosità , chi per bisogno, chi per opportunità , hanno accettato l’invito. E ora sono lì su quell’isola che sorge dal mare simile a una gigantesca testa di negro che fa rabbrividire soltanto a vederla. Non hanno trovato il padrone di casa ad aspettarli; hanno trovato invece una poesia incorniciata e appesa sopra il caminetto della loro camera. E una voce inumana e penetrante che li accusa di essere tutti assassini. Per gli ospiti intrappolati è l’inizio di un interminabile incubo.

RECENSIONE

E brava la Christie! Mi hai fregato. Fino alla fine ho fatto mille congetture per riuscire a capire chi fosse l'assassino del romanzo, ma niente, è riuscita nel suo intento: mi ha distratto e non ho capito una ciofega. Brava. Anche se sono rimasto deluso quando viene svelato chi è e come ha agito l'assassino, una spiegazione assurda e improbabile, ma realistica, non posso negarlo. Peccato che si può leggere solo una volta. Se ancora vi manca, recuperate questo bel giallo e mettete alla prova il vostro fiuto investigativo latente.

domenica 25 aprile 2021

Classifica dei libri più venduti (25 aprile 2021)

 Domenica 25 aprile 2021


Dati relativi alla settimana da lunedì 12 a domenica 18 aprile

Top 10 dei libri più venduti in Italia


1) Gli occhi di Sara by Maurizio de Giovanni "Gli occhi di Sara" di Maurizio de Giovanni
2) Luì e Sofì La nostra storia by Me contro Te "Luì e Sofì: La nostra storia" dei Me contro Te
3) Flora by Alessandro Robecchi "Flora" di Alessandro Robecchi
4) Il gioco della notte by Camilla Läckberg "Il gioco della notte" di Camilla Läckberg
5) Stai zitta by Michela Murgia "Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più" di Michela Murgia
6) Cambiare l'acqua ai fiori by Valérie Perrin "Cambiare l'acqua ai fiori" di Valérie Perrin
7) Le storie del quartiere by Lyon Gamer "Le storie del quartiere" di Lyon Gamer
8) Finché il caffè è caldo by Toshikazu Kawaguchi "Finché il caffè è caldo" di Toshikazu Kawaguchi
9) La canzone di Achille by Madeline Miller "La canzone di Achille" di Madeline Miller
10) La disciplina di Penelope by Gianrico Carofiglio "La disciplina di Penelope" di Gianrico Carofiglio


Classifiche per categorie

NARRATIVA ITALIANA


1) "Gli occhi di Sara" di M. de Giovanni
2) "Flora" di A. Robecchi
3) "La disciplina di Penelope" di G. Carofiglio
4) "Un tè a Chaverton House" di A. Gazzola
5) "A grandezza naturale" di E. De Luca
6) "Il frutto della passione" di E. Giusti
7) "Quando tornerò" di M. Balzano
8) "Leonardo da Vinci" di B. Frale
9) "Il valore affettivo" di N. Verna
10) "Il precipizio dell'amore" di M. Tarì
11) "Succede sempre qualcosa di meraviglioso" di G. Gotto
12) "L'acqua del lago non è mai dolce" di G. Caminito
13) "Fiorire tra le rocce" di M. Corona
14) "Era meglio il libro" di V. Lundini
15) "Sembrava bellezza" di T. Ciabatti
16) "Vivida mon amour" di A. Vitali
17) "Nella mia testa" di N. Conversa
18) "L'appello" di A. D'Avenia
19) "Sanguina ancora" di P. Nori
20) "Tutto il sole che c'è" di A. Boralevi


NARRATIVA STRANIERA

1) "Il gioco della notte" di C. Läckberg
2) "Cambiare l'acqua ai fiori" di V. Perrin
3) "Finché il caffè è caldo" di T. Kawaguchi
4) "The Skin I'm In" di S.G. Flake
5) "Quando le montagne cantano" di N. Phun Que Mai
6) "My Hero Academia vol. 1" di K. Horikoshi
7) "L'attacco dei giganti vol. 1" di H. Isayama
8) "L'attacco dei giganti vol. 29" di H. Isayama
9) "Demon Slayer vol. 1" di K. Gotouge
10) "My Hero Academia vol. 2" di K. Horikoshi
11) "My Hero Academia vol. 3" di K. Horikoshi
12) "My Hero Academia vol. 27" di K. Horikoshi
13) "L'attacco dei giganti vol. 3" di H. Isayama
14) "Il quaderno dell'amore perduto" di V. Perrin
15) "Later" di S. King
16) "Basta un caffè per essere felici" di T. Kawaguchi
17) "La città di vapore" di C. Ruiz Zafón
18) "The Promised Neverland vol. 20" di K. Shirai
19) "Pausa caffè con gatti" di C. Jonas
20) "Demon Slayer vol. 12" di K. Gotouge


SAGGISTICA

1) "Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più" di M. Murgia
2) "Il sistema" di A. Sallusti, L. Palamara
3) "Demolition Man" di A. Scanzi
4) "Tutto ma prete mai" di D. Banzato
5) "Elisabetta. Per sempre regina" di A. Caprarica
6) "L'infinito errore" di F. Gatti
7) "Dante" di A. Barbero
8) "Tempo" di G. Tonelli
9) "A riveder le stelle" di A. Cazzullo
10) "Strage di Stato" di P. Bacco, A. Giorgiani
11) "Una terra promessa" di B. Obama
12) "Spazio. The Passenger" di AA.VV.
13) "Prendila con filosofia" di A. Colamedici, M. Gancitano
14) "Quel che stavamo cercando" di A. Baricco
15) "All'inferno e ritorno" di C. Cottarelli
16) "Come Roma insegna" di V.M. Manfredi, F.E. Manfredi
17) "Il cambiamento che meritiamo" di R. Jebreal
18) "Clima. Come evitare un disastro" di B. Gates
19) "La scuola ci salverà" di D. Maraini
20) "Due vite" di E. Trevi


VARIA

1) "Max90. La mia storia" di M. Pezzali
2) "Insieme in cucina" di B. Rossi
3) "Cucina botanica" di C. Perego
4) "Neun vol. 2" di Tsutomu Takahashi
5) "L'attacco dei giganti vol. 2" di H. Isayama
6) "Restart metabolico" di D. De Mari
7) "La carezza della memoria" di C. Verdone
8) "L'istituto di arti occulte" di G. Akutami
9) "Scosse" di G. Gazzoli
10) "Chainsaw Man vol. 4" di Tatsuki Fujimoto


RAGAZZI

1) "Luì e Sofì: La nostra storia" dei Me contro Te
2) "Le storie del quartiere" di Lyon Gamer
3) "PaperDante" di AA.VV.
4) "Il viaggio leggendario di Erick e Dominick" dei DinsiemE
5) "Harry Potter e la pietra filosofale" di J.K. Rowling
6) "Viola e il Blu" di M. Bussola
7) "Harry Potter e la camera dei segreti" di J.K. Rowling
8) "Harry Potter e il prigioniero di Azkaban" di J.K. Rowling
9) "Harry Potter e il calice di fuoco" di J.K. Rowling
10) "Le storie del mistero" di Lyon Gamer


TASCABILI

1) "La canzone di Achille" di M. Miller
2) "L'interpretazione dei sogni" di S. Freud
3) "Il duca e io" di J. Quinn
4) "Un uomo da conquistare" di J. Quinn
5) "Lo scialle di Marie Dudon e altri racconti" di G. Simenon
6) "Intelligenza emotiva" di D. Goleman
7) "Fatto in casa da Benedetta" di B. Rossi
8) "La casa delle voci" di D. Carrisi
9) "Il visconte che mi amava" di J. Quinn
10) "La regina degli scacchi" di W. Tevis


Fonte: "La Lettura", suppl. del Corriere della Sera, 25/4/2021, pp. 36-37.

sabato 24 aprile 2021

[Recensione] Espiazione - Ian McEwan

 


ESPIAZIONE || Ian McEwan || Einaudi || 1 maggio 2005 || 381 pagine

All'età di tredici anni, in un caldo giorno d'estate del 1935, Briony Tallis sente di essere diventata una scrittrice. La sera stessa, accusando di un crimine odioso un innocente, commette l'errore che la segnerà per tutta la vita. Eppure la giornata era iniziata sotto i migliori auspici. C'era la commedia da mettere in scena, i cugini arrivati dal nord per trascorrere qualche tempo in casa Tallis, e da Londra era atteso l'amatissimo fratello Leon con un amico, industriale della cioccolata. Soltanto la sorella maggiore Cecilia impensieriva Briony, con quel suo misterioso rapporto che la legava a Robbie Turner, il figlio della loro donna di servizio.
Tutti i personaggi entrano in scena ma, nella commedia della vita, non ci sono prove prima della recita e ogni gesto assume un carattere definitivo. Presto, sarà troppo tardi per fermare la macchina dell'ingiustizia e la guerra arriverà a spazzare via il vecchio mondo con le sue raffinate ipocrisie. 

RECENSIONE

A tredici anni un amore che sboccia può sembrare un plagio. Una ragazzina che assiste a una violenza può convincersi di aver riconosciuto il responsabile e far condannare un innocente, rovinandolo e rovinandosi. Perché tutta la vita sarà segnata dalle conseguenze. La ragazzina crescerà, diventerà una scrittrice, ma non si libererà del peso dell'ingiustizia inferta a un innocente, alla propria sorella innamorata e in fin dei conti anche a se stessa.
Questa, in breve, la storia narrataci da McEwan in questo bellissimo (e drammatico) romanzo, dove i veri protagonisti, più che quelli in carne ed ossa, sono i sensi di colpa. Il romanzo è diviso in tre parti: la prima, dedicata all'accusa di Briony, frutto di una serie di coincidenze e di incomprensioni, un'accusa pesante che distruggerà la vita di due persone. La seconda è l'espiazione della "colpa" di Robbie, una colpa che in realtà non ha mai commesso. La terza è l'espiazione di Briony, cresciuta, che espia la sua colpa in un ospedale di Londra, consapevole degli errori commessi. Ancora espiazione per Briony nell'ultima parte del romanzo quando, ormai anziana, ha appena terminato l'ultima versione del romanzo che narra quella tragica storia.
Il romanzo ci offre anche dei racconti di guerra, soprattutto nella seconda parte che vede Robbie come protagonista a Dunkerque, e delle pagine piene di pathos in cui Briony, ormai famosa scrittrice si chiede se sia possibile l'espiazione di chi ha il potere di decidere dei suoi personaggi.
E McEwan scrive da Dio.


venerdì 23 aprile 2021

[Recensione] Colazione da Tiffany - Truman Capote

 


COLAZIONE DA TIFFANY || Truman Capote || Garzanti || 128 pagine

Holly Golightly, la protagonista di questo estroso romanzo breve, è una cover-girl di New York, attrice cinematografica mancata, generosa di sé con tutti, consolatrice di carcerati, eterna bambina chiassosa e scanzonata. È un personaggio incantevole, dotato di una sorprendente grazia poetica. Intorno a lei ruotano tipi bizzarri come Sally Tomato, paterno gangster ospite del penitenziario di Sing Sing, O.J. Berman, il potente agente dei produttori di Hollywood, il "vecchio ragazzo" Rusty Trawler, Joe Bell, proprietario di bar e timido innamorato...

RECENSIONE

Colazione da Tiffany è un romanzo breve di Truman Capote pubblicato nel 1958. Holly Golightly (che verrà interpretata nel film omonimo tratto da questo romanzo nel 1961 dalla bellissima Audrey Hepburn) è la giovane protagonista alla ricerca di una temuta stabilità che non deve toglierle la libertà. Una creatura affascinante, dirompente, ingenua e sfuggente, accompagnata da un coro di voci che caratterizzano personalità ed episodi differenti. Ingenuità, freschezza, follia, amicizia, denaro, compromessi, scelte e casualità sono gli ingredienti di questo spaccato newyorkese. Non mi ha colpito più di tanto.

giovedì 22 aprile 2021

[Recensione] La Certosa di Parma - Stendhal

 


LA CERTOSA DI PARMA || Stendhal || 484 pagine

Un giovane sensibile e bello, Fabrizio del Dongo, compie il tragitto stendhaliano della felicità, che si adempie sia oggettivamente attraverso l'impegno nella storia sia soggettivamente attraverso il compimento pieno delle passioni della vita privata. Pubblico e privato, Waterloo e Napoleone, s’intrecciano alla passione per la Sanseverina, e nel romanzo premono con la stessa cogenza.
Figlio del tenente Robert, arruolato nella Grande Armée napoleonica che aveva varcato le Alpi il 15 maggio 1796, destando l’Italia dai secoli bui in cui era caduta dalla Controriforma, Fabrizio è figlio illegittimo del militare francese e della marchesa del Dongo.

Prima opera di Stendhal che leggo e, scopro, essere l'ultima che lui scrisse. Si percepisce la sua sensibilità romantica e la precisa analisi delle passioni dei suoi personaggi, gli intrighi politici e i comportamenti sociali delle classi che ci descrive. Stendhal era uno scrittore francese che amava l'Italia, e ciò si desume dalla lettura della sua opera. Si narra che La Certosa di Parma fu dettata e scritta in soli 52 giorni (tra il 4 novembre ed il 26 dicembre 1838) dall'autore per fuggire dall'opprimente noia e che si ispirò, nel comporla, a un manoscritto sulla storia dei Farnese, nel periodo del Rinascimento italiano (periodo che lui amava immensamente).

Trama
Protagonista è il giovane nobiluomo milanese Fabrizio del Dongo. Suo padre è un soldato napoleonico, sua madre una nobildonna milanese. Fabrizio cresce vivace e sano nel castello di Grianta, viene educato in un collegio di gesuiti a Milano, e il suo interesse si concentra sulle gesta eroiche dei suoi antenati. Circondato dalle attenzioni della madre e della zia, attira su di sé la gelosia del fratello Ascanio.
Ammiratore di Napoleone, decide di combattere nel suo esercito in Belgio all’insaputa del padre, conservatore e filo-austriaco. Al suo arrivo i soldati francesi lo scambiano per una spia e lo arrestano. Riuscito a fuggire, cerca un altro battaglione napoleonico cui unirsi, ma le delusioni si sommano una dopo l’altra. Alla fine riuscirà a unirsi all’esercito e si troverà spettatore confuso, impaurito e deluso della famosa battaglia di Waterloo. Sconfitto Napoleone, Fabrizio si trova a girovagare senza meta. A Parigi scopre che deve far ritorno in Italia ma anche che Ascanio lo ha denunciato accusandolo di essere una spia napoleonica. Ricercato dalla polizia, dopo mille peripezie Fabrizio riesce a tornare al castello di Grianta, ma è costretto a fuggire di nuovo, fino a quando la zia, la duchessa di Sanseverina, segretamente innamorata di lui, non lo prende sotto la sua ala protettiva facendogli ottenere l’immunità. A Fabrizio viene consigliato di farsi monsignore, e dopo aver ricevuto la nomina raggiunge la zia alla corte del principato di Parma. Ma anche qui Fabrizio è vittima di raggiri, finisce in prigione e sarà condannato a morte. Proprio in prigione trova finalmente l’amore in Clelia Conti, figlia del governatore del carcere. Riuscito a fuggire grazie all’aiuto della zia, Fabrizio avrà un figlio da Clelia.

Recensione
In poche parole è la storia della vita avventurosa di un giovane aristocratico milanese cadetto, dei suoi ardori giovanili, e del suo rapporto, a tratti ambiguo, con l' affascinante e bellissima zia, la duchessa Sanseverina. Il tema di fondo è politico e si sviluppa nei primi decenni del XIX secolo, dunque quasi di attualità, dopo la sbornia della rivoluzione francese e l'epopea napoleonica, cui Fabrizio partecipa da adolescente avventurandosi in modo picaresco (e donchisciottesco) fino a Waterloo, per assistere alla fine di un'era. Spontaneo, incosciente, coraggioso, animato da eroici furori e in contrasto con un padre e un fratello maggiore che sono alfieri della repressione restauratrice, il marchese del Dongo incarna la figura del nobile decaduto, che da un lato si fa prendere dalla passione per il liberalismo e dall'altro però vive e agisce secondo i privilegi di una casta che si avvia a perdere il suo ruolo sociale nel confronto con la realtà. Privo di qualunque qualità che non sia l'avventata sincerità della giovinezza, Fabrizio è vittima delle sue passioni, non ha una propensione e neppure un'educazione approfondita e nel corso delle sue avventure il narratore onnisciente, che guarda alla sua sprovvedutezza con occhio bonario e divertito insieme, lo dipinge sempre sul punto di perdersi, se non fosse per i continui interventi e interesse della zia. La duchessa, vedova di un generale napoleonico, decide di spostarsi da Milano nella piccola corte di Parma, più provinciale e governata da un occhiuto e gretto despota con grandi ambizioni politiche, dove gode dell'amore del ministro del ducato farnesiano e diviene epicentro di intrighi e maneggi tra le fazioni del ministro stesso, conservatore, e avversa, i liberali guidati dalla marchesa Raversi. Questa parte del romanzo non è del tutto storica perché dopo i regni napoleonici il ducato di Parma era governato da un ramo della famiglia Borbone, essendo quella originaria dei Farnese da tempo estinta. Probabilmente l'opportunità politica consigliava a Stendhal un'ambientazione non del tutto realistica, visto che siamo negli anni tra 1831-48, destinati a cambiare la fisionomia geopolitica dell'Europa e dell'Italia. Attorno a questi due personaggi, Fabrizio e la duchessa, ruotano una serie di comparse e caratteri minori, come il conte, amante ufficiale della Sanseverina, insieme geloso e affezionato al primo, che intuisce come il legame tra zia e nipote potrebbe anche trasformarsi in qualcosa di più intenso e vive sospeso sotto la minaccia continua di perdere la donna che ama e il posto di ministro che gliela garantisce, come il principe Ernesto V, fautore di uno stato poliziesco ma ambizioso al punto di promuoversi negli ambienti liberali come riferimento per i circoli antiasburgici per i nascenti progetti di unificazione italiana; o ancora la viscida figura dell'adulatore, il fiscale Rassi, animato dalla sola ambizione di raggiungere, lui funzionario borghese, la posizione di nobile e pronto a essere messo in ridicolo in ogni modo dai suoi superiori e a prestarsi a qualunque inganno per i suoi fini; infine l'irrinunciabile eroina, Clelia, figlia di un ex generale napoleonico, divenuto poi il carceriere di Fabrizio, icona di bellezza e dei tormenti spirituali e sentimentali di ogni figura femminile romantica, pronta a ogni sacrificio per una visione dell'amore che sa di idealismo adolescenziale più che di vera passione e di coraggio. Attraverso le complicate vite dei due personaggi principali l'autore tratteggia il ritratto di una società e di un ceto, la nobiltà decadente, completamente e inconsapevolmente travolta dai tempi e dalle contraddizioni, che sembra non rendersi conto che il turbine rivoluzionario ha spazzato via le condizioni di vita dell'ancien regime.
Le tre figure centrali rappresentano tre atteggiamenti possibili nei riguardi del potere e tre diversi modi di distanziarsi da esso. Mosca lo domina e lo manovra, pur considerandolo, in privato, una farsa; la Sanseverina lo tollera ma è sempre pronta a contrastano con tutta la forza dei suoi appetiti; Fabrizio si piega davanti ad esso con l’inchino del cortigiano e del chierico ma rimane fondamentalmente indifferente alle sue istanze. Stendhal partecipa di tutt’e tre questi atteggiamenti ma di nessuno dei tre esclusivamente.

Numerosi critici hanno detto che nella figura di Mosca Stendhal impersonava una sua visione machiavellica della politica; Arnold Hauser, uno dei migliori critici di tendenza sociologica della nostra epoca, afferma che i romanzi di Stendhal sono « corsi di lezioni di amoralismo politico » e cita sottoscrivendola l’osservazione di Balzac, secondo cui La Certosa è il romanzo che avrebbe scritto il Machiavelli se fosse vissuto nell’Italia del XIX secolo e ne fosse stato messo al bando. [...]
La Sanseverina è una romantica che incarna nei rapporti personali l’ideale napoleonico o, per lo meno, quel principio come viene inteso e sublimato da Stendhal. La grande passione della sua vita è il suo sentimento per Fabrizio, che è più di un amore incestuoso, pur essendo certamente anche questo, in quanto implica il desiderio di trovare un sostegno spirituale in un’altra persona e in tal modo ricostruirsi un’esistenza. In virtù della forza di un altro essere essa vorrebbe tornare alla condizione della sua giovinezza, non per dominare Fabrizio ma per entrare in comunità spirituale con lui.
Fabrizio è un giovane in cui si cela, sopito, un germe di aspirazione morale che un’epoca diversa potrebbe far crescere e fruttificare; egli si fa prete, trasformando la sua vita in una parodia della fede, e non a caso, poiché ha la vocazione religiosa, sia pure in una forma distorta. Sebbene non sia un sognatore, Fabrizio è dedito ai sogni - ha l’abitudine di sprofondarsi dentro se stesso fino a raggiungere il bozzolo della fanciullezza e dell’innocenza. Forse la scena in cui più la sua figura si impone, (certo una delle più belle del romanzo) è quella in cui egli torna all’albero di noce sotto il quale giocava da bambino ed ora compie un rito per riacquistare le forze vitali, esprimendo così il suo bisogno non solo di affermare la propria virilità della quale, come del resto lo stesso Stendhal, egli non è mai certissimo, ma anche il profondo senso religioso che prova nei confronti della sua fanciullezza e di quel poco che gliene resta.
Ancor più brillante è l’impostazione del personaggio di Ferrante Palla, figura che merita tutte le lodi prodigate da Balzac. Fare dell’unico liberale efficiente di Parma un poeta un po’ folle ed un brigante da strada maestra, un Robin Hood completamente tagliato fuori dal popolo e tuttavia difensore fermissimo dei suoi diritti - questo è un tratto di finissimo umorismo politico. Quando tutti i liberali tradizionali falliscono e si vendono, l’artista pazzo resta all’opposizione. Sfrenato, impetuoso, prodigo, egli fa qualsiasi pazzia per l’amore (amore e liberalismo sono la stessa cosa ai suoi occhi), scrive grandi sonetti e nel mondo di Parma è solo ad essere veramente felice (forse perché è un po’ pazzo, insinua furbescamente Stendhal).


mercoledì 21 aprile 2021

[Recensione] Le avventure di Peter Pan - J. M. Barrie

 


LE AVVENTURE DI PETER PAN || J. M. Barrie || Newton Compton || 227 pagine

«Nel momento in cui dubiti di poter volare, perdi per sempre la facoltà di farlo». È questa la ragione che spiega il mistero, semplice eppure profondo, del fascino di Peter Pan. La magia dei personaggi e delle atmosfere deriva da un’incrollabile fiducia nella forza dei sogni: con la sua freschezza e vitalità, questo strano ragazzo vola, insieme con i lettori, «dritto fino al mattino». Nel primo racconto, "Peter Pan nei giardini di Kensington", Peter è un bambino fuggito dalla culla che vive nel grande parco, tra saggi pennuti, fate e creature di sogno. In "Peter e Wendy" ha invece già raggiunto la famosa “Isolachenoncè”, e affronta bizzarre avventure in quella terra fantastica, popolata da pirati, sirene, pellerossa e da un feroce coccodrillo divoratore di uomini e sveglie... 

RECENSIONE

Finalmente riesco a leggere la storia originale di Peter Pan, il bambino che non voleva diventare adulto. E chi di noi non è un po' Peter Pan? Penso tutto gli adulti lo nascondono ma chi non desidererebbe tornare bambino e fantasticare mille avventure? Chi non vorrebbe volare? Chi non vorrebbe lottare con i pirati? Un libro che esplora i nostri desideri più nascosti e dove l'autore in fondo ci dice chiaramente che tutti noi vogliamo tornare bambini, anzi, in realtà lo siamo sempre (anche da adulti) solo che ci vergogniamo ad ammetterlo.

martedì 20 aprile 2021

[Recensione] La signora delle camelie - Alexandre Dumas figlio

 


LA SIGNORA DELLE CAMELIE || Alexandre Dumas figlio || Newton Compton || 128 pagine

Camelie profumate: sono i fiori che accompagnano sempre Margherita Gautier e che diventano il perfetto simbolo di un personaggio mitico.
Margherita: mantenuta del duca, amore impossibile di Armand, fragile donna malata e vittima dei suoi vizi, eppure misteriosamente forte. Un personaggio indimenticabile, che donò al suo giovanissimo autore (nel 1848, quando uscì la prima edizione, il figlio del grande Alexandre Dumas non aveva che ventiquattro anni) un successo clamoroso e ininterrotto, capace di superare i confini del tempo e dell’arte. L’autore stesso ne realizzò una versione teatrale; pochi anni dopo, Giuseppe Verdi saprà farne una trasposizione sublime, in musica, con La Traviata. Margherita Gautier, alias Violetta, è diventata così una figura a sé stante: un mito appunto, con il quale si sono confrontate dive come Eleonora Duse, Greta Garbo, Maria Callas.

RECENSIONE

La signora delle camelie (titolo originale La dame aux camélias) è un romanzo del 1848 di Alexandre Dumas figlio, romanzo che gli permise di farsi conoscere dal pubblico e gli aprì le porte del successo.
Il libro è ispirato alla vita di una cortigiana realmente esistita, Marie Duplessis (pseudonimo di Alphonsine Plessis), che come la protagonista Marguerite morì giovane di tisi. La scelta di narrare fatti incresciosi quasi come una denuncia della società fece sì che Dumas venisse catalogato come scrittore scandaloso. Ad ogni modo, grazie alla pubblicazione di quest’opera viene considerato il padre del teatro realista (e, più nello specifico, verista), dato che egli stesso decise di realizzarne un adattamento teatrale che ebbe molto successo. In più anche Giuseppe Verdi, qualche anno dopo, ne fece una trasposizione brillante creando quella che oggi conosciamo come La Traviata, la cui protagonista, che non è Marguerite ma Violetta, è diventata una figura mitica, interpretata da grandi attrici come la Duse o la Garbo.
Questa è la storia di due persone che non possono stare insieme e che tentano di agire l’una per il bene dell’altra ma vanno incontro solamente ad un mucchio di incomprensioni e segreti. E’ la storia triste di una donna che pensa di poter cambiare la sua sorte e iniziare una vita dignitosa con un uomo che realmente ama e dal quale non vuole nulla, solo un sentimento disinteressato. Ma in questo tipo di romanzi il binomio amore-morte è inscindibile, tanto che seppur narrata con una immensa delicatezza di parole, la vicenda ha comunque un epilogo tragico e straziante.


domenica 18 aprile 2021

Classifica dei libri più venduti (18 aprile 2021)

 Domenica 18 aprile 2021


Dati relativi alla settimana da lunedì 5 a domenica 11 aprile

Top 10 dei libri più venduti in Italia


1) Gli occhi di Sara by Maurizio de Giovanni "Gli occhi di Sara" di Maurizio de Giovanni
2) Flora by Alessandro Robecchi "Flora" di Alessandro Robecchi
3) Luì e Sofì La nostra storia by Me contro Te "Luì e Sofì: La nostra storia" dei Me contro Te
4) Demolition Man. Matteo Renzi, la tragedia della politica italiana by Andrea Scanzi "Demolition Man" di Andrea Scanzi
5) Stai zitta by Michela Murgia "Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più" di Michela Murgia
6) Le storie del quartiere by Lyon Gamer "Le storie del quartiere" di Lyon Gamer
7) Finché il caffè è caldo by Toshikazu Kawaguchi "Finché il caffè è caldo" di Toshikazu Kawaguchi
8) Cambiare l'acqua ai fiori by Valérie Perrin "Cambiare l'acqua ai fiori" di Valérie Perrin
9) PaperDante by Giada Perissinotto "PaperDante" di AA.VV.
10) Il gioco della notte by Camilla Läckberg "Il gioco della notte" di Camilla Läckberg


Classifiche per categorie

NARRATIVA ITALIANA


1) "Gli occhi di Sara" di M. de Giovanni
2) "Flora" di A. Robecchi
3) "La disciplina di Penelope" di G. Carofiglio
4) "Un tè a Chaverton House" di A. Gazzola
5) "Fiorire tra le rocce" di M. Corona
6) "Il valore affettivo" di N. Verna
7) "Era meglio il libro" di V. Lundini
8) "Succede sempre qualcosa di meraviglioso" di G. Gotto
9) "Quando tornerò" di M. Balzano
10) "L'acqua del lago non è mai dolce" di G. Caminito
11) "Sembrava bellezza" di T. Ciabatti
12) "L'appello" di A. D'Avenia
13) "Tutto il sole che c'è" di A. Boralevi
14) "Vivida mon amour" di A. Vitali
15) "I leoni di Sicilia" di S. Auci
16) "Borgo Sud" di D. Di Pietrantonio
17) "Leonardo da Vinci" di B. Frale
18) "C'era una volta adesso" di M. Gramellini
19) "La primavera perfetta" di E. Brizzi
20) "Quattro indagini a Màkari" di G. Savatteri


NARRATIVA STRANIERA

1) "Finché il caffè è caldo" di T. Kawaguchi
2) "Cambiare l'acqua ai fiori" di V. Perrin
3) "Il gioco della notte" di C. Läckberg
4) "The Skin I'm In" di S.G. Flake
5) "Quando le montagne cantano" di N. Phun Que Mai
6) "My Hero Academia vol. 1" di K. Horikoshi
7) "My Hero Academia vol. 27" di K. Horikoshi
8) "The Promised Neverland vol. 20" di K. Shirai
9) "My Hero Academia vol. 2" di K. Horikoshi
10) "Later" di S. King
11) "Basta un caffè per essere felici" di T. Kawaguchi
12) "L'attacco dei giganti voll. 1-5" di H. Isayama
13) "My Hero Academia vol. 3" di K. Horikoshi
14) "L'attacco dei giganti vol. 1" di H. Isayama
15) "Demon Slayer vol. 12" di K. Gotouge
16) "Il quaderno dell'amore perduto" di V. Perrin
17) "La città di vapore" di C. Ruiz Zafón
18) "My Hero Academia vol. 5" di K. Horikoshi
19) "My Hero Academia vol. 4" di K. Horikoshi
20) "Demon Slayer vol. 1" di K. Gotouge


SAGGISTICA

1) "Demolition Man" di A. Scanzi
2) "Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più" di M. Murgia
3) "Il sistema" di A. Sallusti, L. Palamara
4) "Dante" di A. Barbero
5) "Tempo" di G. Tonelli
6) "Elisabetta. Per sempre regina" di A. Caprarica
7) "A riveder le stelle" di A. Cazzullo
8) "Una terra promessa" di B. Obama
9) "I quattro maestri" di V. Mancuso
10) "Strage di Stato" di P. Bacco, A. Giorgiani
11) "Dominio" di M. D'Eramo
12) "Come Roma insegna" di V.M. Manfredi, F.E. Manfredi
13) "HappyNext" di S. Cristicchi
14) "Quel che stavamo cercando" di A. Baricco
15) "Il cambiamento che meritiamo" di R. Jebreal
16) "All'inferno e ritorno" di C. Cottarelli
17) "Clima. Come evitare un disastro" di B. Gates
18) "L'era della suscettibilità" di G. Soncini
19) "Prendila con filosofia" di A. Colamedici, M. Gancitano
20) "Il pane perduto" di E. Bruck


VARIA

1) "Insieme in cucina" di B. Rossi
2) "Max90. La mia storia" di M. Pezzali
3) "Cucina botanica" di C. Perego
4) "La carezza della memoria" di C. Verdone
5) "L'istituto di arti occulte" di G. Akutami
6) "Jujutsu Kaisen. Sorcery Fight vol. 1" di G. Akutami
7) "L'attacco dei giganti vol. 2" di H. Isayama
8) "Padre ricco, padre povero" di R.T. Klyosaki, S.L. Lechter
9) "Non ho niente da mettermi (tranne il sorriso)" di E. Petrella
10) "La vita secondo Naty" di Natalia Paragoni


RAGAZZI

1) "Luì e Sofì: La nostra storia" dei Me contro Te
2) "Le storie del quartiere" di Lyon Gamer
3) "PaperDante" di AA.VV.
4) "Harry Potter e la pietra filosofale" di J.K. Rowling
5) "Il viaggio leggendario di Erick e Dominick" dei DinsiemE
6) "Viola e il Blu" di M. Bussola
7) "Cucinare insieme è un gioco buonissimo" di M. Bianchi
8) "Harry Potter e la camera dei segreti" di J.K. Rowling
9) "Harry Potter e il prigioniero di Azkaban" di J.K. Rowling
10) "Arsenio Lupin, ladro gentiluomo" di M. Leblanc


TASCABILI

1) "La canzone di Achille" di M. Miller
2) "L'interpretazione dei sogni" di S. Freud
3) "Il duca e io" di J. Quinn
4) "La casa delle voci" di D. Carrisi
5) "Un uomo da conquistare" di J. Quinn
6) "Il visconte che mi amava" di J. Quinn
7) "Fatto in casa da Benedetta" di B. Rossi
8) "Intelligenza emotiva" di D. Goleman
9) "La regina degli scacchi" di W. Tevis
10) "La proposta di un gentiluomo" di J. Quinn


Fonte: "La Lettura", suppl. del Corriere della Sera, 18/4/2021, pp. 32-33.