martedì 13 dicembre 2022

[Recensione] Maigret e la vecchia signora - Georges Simenon

 


MAIGRET E LA VECCHIA SIGNORA || Georges Simenon || Adelphi || 2000 || 156 pagine

La luna doveva essere già sorta dietro la nebbia, che ora aveva una leggera luminescenza. Quando Arlette si voltò, Maigret vide la macchia chiara del suo viso e il tratto deciso, sanguigno, della bocca... Sempre immobile davanti a lui, la giovane donna aggiunse allora con una voce diversa, che faceva male sentire: «E... non vuole approfittarne, come gli altri?». Maigret provò l’impulso di fare con Arlette quello che lei aveva fatto con la madre: schiaffeggiarla come una bambina perversa. Si limitò a stringerle un braccio con forza e a spingerla verso la discesa. «Guardi che lo dicevo solo per lei». «Stia zitta!». «Ammetta che si sente tentato». Le strinse ancora di più il braccio, con cattiveria. «È sicuro che non avrà rimpianti?». La sua voce era salita di un tono, si era fatta crudele, sarcastica. «Ci pensi bene, commissario!».

RECENSIONE

Stavolta il commissario Maigret si trasferisce in Normandia dove deve indagare sulla morte della domestica di un'anziana, che ha proprio chiesto il suo aiuto. Ben presto si scoprirà che la ragazza è stata avvelenata, ma il bicchiere conteneva la medicina per la signora. Un errore fatale che vi ha bevuto la sua domestica?

Ritroviamo l'ambientazione che piace di più a Simenon, tra barche e pub spruzzati dallo iodio marino, tra pescatori e paesani che chiacchierano e nessuno sembra aver visto nulla.