RECENSIONE
Prima opera che leggo di Fritz Leiber.
Il protagonista è un impiegato a cui, un giorno, la sua vita verrà completamente sconvolta dall'incontro con una bella ragazza terrorizzata da nemici che la inseguono: da quel momento il nostro amico scoprirà che la sua vita era tutta una farsa.
Sinceramente a me questa storia ha ricordato subito il film Matrix, anche se questo romanzo è uscito molto anni prima del film quindi sono stati quelli di Matrix ad ispirarsi a questo libro e non il contrario. Il tema di questa storia è una semplice domanda: e se gli esseri umani in realtà non sono altro che dei burattini o delle rotelle che vengono guidati o mossi dall'universo che è una macchina? La vicenda narrataci da Leiber mette al centro la solitudine e l'alienazione dell'uomo moderno.
Peccato per le forzature che l'autore ha aggiunto di tipo sessuale per poter vendere meglio, visto che questo suo romanzo è stato parecchio sfortunato (lo afferma lo stesso autore nella postfazione), forzature che hanno reso la storia sicuramente più hot (oggi si direbbe spicy) ma anche più ridicola e spesso disturbante. Un'altra cosa che ho ravvisato è che i personaggi sembrano freddi, senza anima, vivono come se fossero già morti. La stessa trama non è avvincente ma semplicemente i personaggi si spostano da un luogo all'altro a caso.
Ecco la mia video recensione: