sabato 14 settembre 2019

[Recensione] Bestiario - Julio Cortázar

Autore: Julio Cortázar
Titolo: Bestiario
Traduttori: Flaviarosa Nicoletti Rossini e Vittoria Martinetto
Editore: Einaudi
Data di pubblicazione: 7 febbraio 2005
Anno di uscita originale: 1951
Genere: racconti
Pagine: 156
Prezzo: 11 euro

Ogni volta che mi trovo al cospetto di Julio Cortázar non posso che togliermi il cappello di fronte a cotanta maestria e bravura. Bestiario è una raccolta di suoi otto racconti più il testo di una sua conferenza e un suo scritto entrambi inerenti la tematica dello scrivere racconti (più l'articolo Fantastico senza fantasmi di Ernesto Franco).

Come lo stesso autore ci rivela "quasi tutti i racconti che ho scritto appartengono al genere chiamato fantastico per mancanza di un termine migliore e si contrappongono a quel falso realismo che consiste nel credere che tutte le cose si possano descrivere e spiegare come dava per scontato l'ottimismo scientifico e filosofico del diciottesimo secolo, e cioè, nell'ambito di un mondo retto più o meno armoniosamente da un sistema di leggi, di principi, di rapporti di causa effetto, di psicologie definite, di geografie ben cartografate. Nel mio caso, il sospetto che un altro ordine più segreto e meno comunicabile, e la feconda scoperta di Alfred Jarry, per il quale il vero studio della realtà non risiedeva nelle leggi bensì nelle eccezioni a tali leggi, sono stati alcuni dei principi orientativi della mia ricerca personale di una letteratura al margine di qualunque realismo troppo ingenuo. [...] Ho la convinzione che esistano certe costanti, certi valori che si applicano a tutti i racconti, fantastici o realistici, drammatici o umoristici. [...] Un racconto è significativo quando spezza i propri confini con quell'esplosione di energia spirituale che illumina bruscamente qualcosa che va molto oltre il piccolo e talvolta miserabile aneddoto che narra.
Il racconto è una sintesi vivente e insieme una vita sintetizzata, qualcosa come un incresparsi d'acqua dentro un bicchiere, una fugacità in una permanenza. L'efficacia e il senso di un racconto dipendono da quei valori che danno alla poesia e anche al jazz il loro carattere specifico: la tensione, il ritmo, la pulsazione interna, l'imprevisto dentro parametri pre-visti, quella libertà fatale che non ammette alterazione senza una perdita irreparabile."

I miei preferiti di questa raccolta:
Casa occupata; Lettera a una signorina a Parigi e Omnibus.

Un consiglio: leggete i racconti di Cortázar non uno dietro l'altro ma lentamente, intervallandoli ad altre letture.