venerdì 23 luglio 2021

[Recensione] Uomini senza donne - Haruki Murakami

 


UOMINI SENZA DONNE || Haruki Murakami || Einaudi || 24 maggio 2016 || 232 pagine

E se un demone dalle fattezze femminili facesse di tutto per venire a letto con noi? E se un marito decidesse di diventare amico dell'amante della moglie? E se Gregor Samsa si svegliasse una mattina trasformato in un essere umano? Che cosa strana l'amore degli uomini, e quali vie trova Murakami per arrivare dritto al cuore dei lettori, intrecciando a ogni pagina il fantastico che irrompe nel quotidiano con la nostalgia per ciò che non è stato. L'inafferrabile verità, sembra volerci dire, è che le donne «offrono un tempo speciale che annulla la realtà, pur restandovi immerse». Per questo gli uomini, senza di loro, si sentono persi. Sette storie d'amore e di mistero. Perché d'amore e mistero è fatta la vita, e nessuno sa raccontarla come Murakami Haruki.

RECENSIONE

Riprendo con piacere una nuova opera di uno dei miei scrittori preferiti, Haruki Murakami, e mi gusto stavolta questa raccolta di racconti.

Drive my car - Un uomo assume un'autista donna e fanno amicizia. Storia godibile.
Yesterday - un'amicizia che risale ai tempi della scuola.
Organo indipendente -Una storia d'amore.
Sharazad - Lei racconta storie.
Kino - Il barista solitario. Il racconto che mi è piaciuto di più.
Samsa innamorato - Una metamorfosi alla rovescia. Bruttino e noioso.
Uomini senza donne - Un suicidio.

Non lo so, stavolta mi sono sentito deluso da Murakami, forse non era in stato di grazia quando scrisse alcuni di questi racconti. Ribadisco che io lo preferisco ai romanzi piuttosto che ai racconti, mio personale gusto. Spero che la prossima opera mi stupisca.