sabato 10 giugno 2023

[Recensione] La portalettere - Francesca Giannone

 


LA PORTALETTERE || Francesca Giannone || Nord || 2023 || 416 pagine

Salento, giugno 1934. A Lizzanello, un paesino di poche migliaia di anime, una corriera si ferma nella piazza principale. Ne scende una coppia: lui, Carlo, è un figlio del Sud, ed è felice di essere tornato a casa; lei, Anna, sua moglie, è bella come una statua greca, ma triste e preoccupata: quale vita la attende in quella terra sconosciuta?
Persino a trent’anni da quel giorno, Anna rimarrà per tutti «la forestiera», quella venuta dal Nord, quella diversa, che non va in chiesa, che dice sempre quello che pensa. E Anna, fiera e spigolosa, non si piegherà mai alle leggi non scritte che imprigionano le donne del Sud. Ci riuscirà anche grazie all’amore che la lega al marito, un amore la cui forza sarà dolorosamente chiara al fratello maggiore di Carlo, Antonio, che si è innamorato di Anna nell’istante in cui l’ha vista.
Poi, nel 1935, Anna fa qualcosa di davvero rivoluzionario: si presenta a un concorso delle Poste, lo vince e diventa la prima portalettere di Lizzanello. La notizia fa storcere il naso alle donne e suscita risatine di scherno negli uomini. «Non durerà», maligna qualcuno.
E invece, per oltre vent’anni, Anna diventerà il filo invisibile che unisce gli abitanti del paese. Prima a piedi e poi in bicicletta, consegnerà le lettere dei ragazzi al fronte, le cartoline degli emigranti, le missive degli amanti segreti. Senza volerlo – ma soprattutto senza che il paese lo voglia – la portalettere cambierà molte cose, a Lizzanello.
Quella di Anna è la storia di una donna che ha voluto vivere la propria vita senza condizionamenti, ma è anche la storia della famiglia Greco e di Lizzanello, dagli anni ’30 fino agli anni ’50, passando per una guerra mondiale e per le istanze femministe.
Ed è la storia di due fratelli inseparabili, destinati ad amare la stessa donna.

RECENSIONE

Come dice il titolo, questa è la storia di una portalettere, Anna, la quale da Genova decide di seguire il marito nel suo paese al Sud nel Salento, Lizzanello, dove farà la postina per ben 20 anni (la prima postina donna del paese). Il cognato, il fratello del marito, si innamorerà subito di lei. Seguiremo le vicende familiari dei protagonisti dal fascismo fino ai movimenti sociali di fine anni 50.

Anna è una donna controcorrente: femminista, atea, si spende per i diritti delle donne (e ne salva anche una, definita "la pazza"). L'autrice ha tratto ispirazione per questa storia dalla sua bisnonna e verrai sommerso dagli eventi di quegli anni (inclusa la guerra che stravolgerà molte vite). Conosceremo le vicende della famiglia Greco e dei loro figli. Il pregio di questa opera è il fatto che pian piano ti affezionerai ad Anna, ma anche agli altri protagonisti come il cognato Antonio (bello il rapporto che hanno Anna e Antonio, fatto di scambio di idee e di libri sottolineati, entrambi grandi e appassionati lettori). L'autrice ci descrive queste storie come in un film, è molto precisa e descrittiva, appunto come se stessimo guardando una pellicola cinematografica.

“…pure io sogno un principe che venga a salvarmi”

“C’è solo una persona che può salvarti. E sai chi è? Sei tu. Solo tu puoi salvare te stessa. Non c’è principe che tenga, credimi”