sabato 2 maggio 2020

[Recensione] La capanna dello zio Tom - Harriet Stowe

Titolo: La capanna dello zio Tom
Titolo originale: Uncle Tom's Cabin; or, Life Among the Lowly
Autrice:  Harriet Beecher Stowe
Editore: Rizzoli
Pubblicazione: 9 gennaio 2009
Prima pubblicazione: 20 marzo 1852
Genere: romanzo
Pagine: 560
Prezzo: 9,90 euro

Quarta di copertina
Arthur Shelby, possidente gentile di una grande piantagione in America ma debole, decide di vendere il vecchio zio Tom, generoso, gentile schiavo nero a cui è molto affezzionato, a Haley, feroce mercante di schiavi. Tom accetta il suo destino. In viaggio sul fiume con Haley, salva una bambina caduta in acqua, e il padre della piccola lo compera per gratitudine: ne farà il suo cocchiere. Forse per Tom si schiude la promessa di un avvenire migliore.

Recensione
Il romanzo per antonomasia contro ogni forma di razzismo.

Uno dei miei primi romanzi storici che ho letto, ero davvero giovanissimo e la storia mi è rimasta nel cuore, tanto è vero che ne disegnai pure una trasposizione a fumetti (all'epoca era un tipo dalla vena marcatamente artistica, beh in realtà adoro anche ora disegnare). Storia davvero importante sull'antischiavismo statunitense, infatti l'autrice Stowe, un'attiva abolizionista, focalizzò il romanzo sul personaggio dello zio Tom e sulla lunga sofferenza degli schiavi neri attorno alla quale si intrecciano le storie di altri personaggi. Il romanzo raffigura la crudele realtà della schiavitù e afferma che l'amore cristiano può superare la distruzione e la riduzione in schiavitù di altri esseri umani.

[Recensione] Chiario di Venere - Claudio Demurtas

Titolo: Chiaro di Venere
Autore: Claudio Demurtas
Editore: Eventualmente
Collana: Fiore di Loto
Pubblicazione: 3 gennaio 2017
Genere: romanzo
Pagine: 192
Prezzo: 15 euro

Quarta di copertina
Dall’atroce massacro nella piana delle Giare in Vietnam nel 1963, alla drammatica fine di Salvador Allende dieci anni più tardi a opera di Pinochet, si dipana il filo della storia di Federico, una matricola universitaria di nome e di fatto che, sullo sfondo del suo amore tormentato per Luisella, confessa tutte le sue défaillances sentimentali, politiche, sociali e religiose, ambientate in una Sardegna onirica, ma non per questo meno vera, che cela sotto nomi di fantasia paesaggi di Cagliari, Carbonia, Ilbono e della mitica Arbatax dalle rocce rosse.


E questa matricola, disarmante e disarmata, cui non basta il papiro per affrancarsi dai luoghi comuni miserelli frutto per lo più di pertinace mancanza d’informazioni e di letture – all’inizio dell’anabasi la sua visione del mondo e delle cose era quasi tutta contenuta nelle cronache di calcio del "Corriere delle Sport" – capace però di critica e di autocritica, riuscirà spandendo sudore e sofferenza a trovare se stesso, il mondo e gli altri e la vita e l’amore attraverso vicende velate, a volte, da semplice ironia, a volte da umorismo o sberleffo amaro tout court, o camuffato talora da angoscia esistenziale vera e propria e maschera tragica.

Recensione
Raramente mi succede di immedesimarmi col protagonista di un romanzo come in questa storia in cui conosciamo Federico Nemis, uno studente che ha come obiettivo quello di laurearsi e trovare la sua anima gemella. La storia che ci presenta l'autore è ambientata in un Italia degli anni 60, e pervasa da tanta malinconia. Mi ha colpito la storia di Federico proprio perché molte sue esperienze e riflessioni sono mie, mi sono successe, e quindi sono riuscito a capire benissimo come si è sentito nell'arco di vita che ci viene maestosamente narrato. L'autore sapientemente riesce a guidarci nell'interiorità del protagonista che pian piano cresce e matura, cambia i suoi punti di vista, conosce l'amore, prova a seguire la strada che il "destino" gli traccia sbagliando spesso, come facciamo tutti noi.
Consiglio vivamente la lettura di questa opera.

[Recensione] La stanza delle serpi - Lemony Snicket

Titolo: La stanza delle serpi
Titolo originale: The Reptile Room
Autore: Lemony Snicket
Traduttrice: Valentina Daniele
Serie: Una serie di sfortunati eventi #2
Editore: Salani
Pubblicazione: 31 dicembre 2010
Prima pubblicazione: 30 settembre 1999
Genere : romanzo per ragazzi
Pagine: 176
Prezzo: 13 euro

Quarta di copertina
La vicenda di questo libro può apparire lieta all'inizio, con i ragazzi Baudelaire in compagnia di alcuni rettili molto interessanti e di uno zio svampito, ma non lasciatevi ingannare. Se avete sentito parlare degli sfortunati ragazzi Baudelaire, sapete già che anche eventi gradevoli possono condurre sulla via della sventura. Infatti, nelle pagine seguenti i ragazzi si imbattono in un incidente d'auto, un tanfo acre e pesante, un serpente letale, un lungo coltello, una grande lampada a stelo in ottone e la ricomparsa di una persona che speravano di non rivedere mai più.

Recensione
Avevamo già conosciuto gli orfani Baudelaire in Un infausto inizio in cui erano caduti nelle grinfie (e nella dimora) del perfido Conte Olaf (che li usava come sguatteri), un loro lontano parente (anche se nutro dei dubbi che sia vero ciò) il quale stava per mettere le mani sul loro patrimonio sposando Violet, la più grande dei fratelli, ma fortunatamente il suo piano è andato a rotoli ed è fuggito via, evitando così di essere incarcerato.
In questo nuovo capitolo i nostri orfani vengono accolti da uno zio, il dottor Montgomery, un illuminato erpetologo (studioso ed esperto di serpenti) il quale li accoglie col cuore e col quale i nostri orfani sembrano trovare finalmente una brava ed affidabile persona che possa crescerli, fino al giorno sfortunato in cui si presenta alla porta il Conte Olaf, travestito da assistente del professore. Non posso aggiungere altro ma ad un certo punto la piccolina si troverà tra le spire di un serpente enorme.

Continuo a trovare divertente e scorrevole leggere le opere di questa serie e continuerò a leggere anche il prossimo romanzo. Peccato che ho già visto il film e la serie tv e quindi so già cosa accade ai nostri piccoli e sfortunati ragazzi, ma ritrovarli anche nelle pagine scritte mi sta gustando parecchio.

[Recensione] Pietr il Lettone - Georges Simenon

Titolo: Pietr il Lettone
Titolo originale: Pietr-le-Letton
Autore: Georges Simenon
Traduttrice: Yasmina Mélaouah
Editore: Adelphi
Serie: Commissario Maigret #1
Pubblicazione: 23 gennaio 2012
Prima pubblicazione: maggio 1931
Genere: giallo
Pagine: 163
Prezzo: 10 euro

Quarta di copertina
Questo libro segna l’atto ufficiale (1931) del commissario Maigret. «La presenza di Maigret al Majestic aveva inevitabilmente qualcosa di ostile. Era come un blocco di granito che l’ambiente rifiutava di assimilare. «Non che somigliasse ai poliziotti resi popolari dalle caricature. Non aveva né baffi né scarpe a doppia suola. Portava abiti di lana fine e di buon taglio. Inoltre si radeva ogni mattina e aveva mani curate. «Ma la struttura era plebea. Maigret era enorme e di ossatura robusta. Muscoli duri risaltavano sotto la giacca e deformavano in poco tempo anche i pantaloni più nuovi. «Aveva in particolare un modo tutto suo di piazzarsi in un posto che era talora risultato sgradevole persino a molti colleghi»

Recensione
Pietr il Lettone, ovvero la prima indagine del commissario Maigret. A Georges Simenon, mentre era in gita nella sua barca, gli venne in mente un uomo massiccio con una pipa in bocca, un commissario, con una bombetta, un pesante cappotto con il collo di velluto... e aveva anche una vecchia stufa di ghisa nel suo ufficio. Ed ecco nascere proprio lui, il celebre commissario Maigret! Simenon ha scritto, in totale, 76 romanzi e 26 racconti di questo simpatico e paziente commissario di polizia francese.

All'interno di un treno viene ritrovato il cadavere di un uomo e si pensa possa essere quello di un famoso criminale internazionale: Pietr il Lettone. Maigret si accorge, sullo stesso treno, di un tipo sospetto e lo pedina, visto che sembra somigliare al già citato Pietr. Questo uomo si trasferisce all'Hotel Majestic e si incontra con un ricco americano. Il commissario scoprirà, durante le indagini su Pietr, che egli possa essere ancora in vita e vivere due vite: una nei panni dell'alcolizzato Fédor Yourovitch il quale vive nel quartiere ebraico a Parigi e lo sprezzante Olaf Swaan che vive a Fécamp. Quale sarà il vero Pietr?

Già col primo romanzo sul commissario Maigret veniamo catturati dalla narrazione di Simenon: egli riesce a farci appassionare all'indagine del Nostro che scopriamo subito preferire agire di istinto. Peccato che la trama risulta un po' contorta ed inverosimile in alcune parti. E già da qui scopriamo come il commissario, pieno di umanità, riesca a comprendere e quasi a giustificare le motivazioni dell'assassino.