A SUD DEL CONFINE, A OVEST DEL SOLE || Haruki Murakami || Einaudi || 2016 || 216 pag.
Fino ad allora Hajime aveva vissuto in un universo abitato solo da lui: figlio unico quando, nel Giappone degli anni Cinquanta, era rarissimo non avere fratelli o sorelle, aveva fatto della propria eccezionalità una fortezza in cui nascondersi, un modo per zittire quella sensazione costante di non essere mai lì dove si vorrebbe veramente. Invece un giorno scopre che la solitudine è solo un'abitudine, non un destino: lo capisce quando, a dodici anni, stringe la mano di Shimamoto, una compagna di classe sola quanto lui, forse di più: a distinguerla non c'è solo la condizione di figlia unica, ma anche il suo incedere zoppicante, come se in quel passo faticoso e incerto ci fosse tutta la sua difficoltà a essere una creatura di questo mondo. Quando capisci che non sei destinato alla solitudine, che il tuo posto nel mondo è solo là dove è lei, capisci anche un'altra cosa: che sei innamorato. Ma Hajime se ne rende conto troppo tardi - è uno di quegli insegnamenti che si imparano solo con l'esperienza - quando ormai la vita l'ha separato da lei. Come il dolore di un arto fantasma, come una leggera zoppia esistenziale, Hajime diventerà uomo e accumulerà amori, esperienze, dolori, errori, ma sempre con la consapevolezza che la vita, la vita vera, non è quella che sta dissipando, ma quell'altra, quella che sarebbe potuta essere con Shimamoto, quella in un altrove indefinito, a sud del confine, a ovest del sole. Una vita che forse, venticinque anni dopo, quando lei riappare dal nulla, diventerà realtà.
RECENSIONE
In questo romanzo Haruki Murakami affronta un tema davvero delicato e pieno di nostalgia, ovvero quello di un amore che non si è vissuto, di sapere che eri destinato a quella persona e che invece, per una serie di motivi, non sei riuscito a portare a compimento, vivendo tutta la vita come se stessi recitando, sempre con una parte di te che ti manca.
Murakami ci parla della storia tra Hajme e Shimamoto, due anime simili che si attraggono fin da piccoli, forse nati l'uno per l'altra, forse destinati a completarsi, ma che ad un certo punto si separano (la sua famiglia si trasferisce e quindi cambia scuola), fino a quando si rivedranno ormai adulti.
Una storia d'amore interrotta ma mai dimenticata, come ce ne sono tante sparse nel mondo e che ti resta dentro, come un pugno nello stomaco.
