mercoledì 16 giugno 2021

Le mie letture di maggio, giugno e luglio 2020

 Ecco cosa ho letto nei mesi di maggio, giugno e luglio 2020. 




[Recensione] Il guardiano dei coccodrilli - Katrine Engberg

 


IL GUARDIANO DEI COCCODRILLI || Katrine Engberg || Marsilio || 8 ottobre 2020 || 376 pagine

Davanti al corpo tagliuzzato di Julie, giovane studentessa trovata morta nel suo appartamento, la polizia di Copenaghen non ha risposte: la sola traccia lasciata dall'assassino sembra essere il misterioso disegno, simile a un origami, che la lama di un coltello ha inciso sul viso della ragazza. A guidare le indagini è l'investigatore Jeppe Kørner, affiancato da Anette Werner: lui - con l'aria del classico sbirro separato - in profonda crisi di autostima, lei energica e dirompente, sempre di buonumore. La loro attenzione si concentra sulla padrona di casa, che vive al terzo piano della stessa graziosa palazzina in cui è stato rinvenuto il cadavere, nel centro storico della capitale danese. Docente di letteratura in pensione con la tendenza a organizzare scintillanti cene mondano-artistiche, Esther de Laurenti si rivela infatti essere un'aspirante scrittrice di gialli. E, curiosamente, l'omicidio di cui si legge nel manoscritto al quale sta lavorando ricalca esattamente le modalità con cui è stata uccisa la sua inquilina. Un collegamento tra finzione e realtà troppo clamoroso perché possa essere ignorato.

RECENSIONE

Premessa: ho acquistato questo libro con la consueta (e piacevole) promozione che fa la Feltrinelli ogni estate, quella cioè di poter acquistare due libri, a tua scelta tra quelli numerosi proposti, a soli 9,9o euro. Io ho scelto Walden: Vita nel bosco e questo giallo/noir Il guardiano dei coccodrilli.

Ci troviamo a Copenaghen e in un appartamento viene ritrovato il corpo di una giovane ragazza accoltellata, con una strana incisione sul suo viso. Da questo brutto ed enigmatico delitto iniziano le indagini di due investigatori: Jeppe Kørner e Anette Werner i quali, ben presto, scopriranno che questo assassinio era già stato descritto, quasi per filo e per segno, da una scrittrice di gialli che è la stessa padrona di casa dove è stata trovata la ragazza uccisa. Solo una coincidenza?

Come avrò ribadito ormai anche troppe volte, mi piace leggere questo genere di romanzi noir/gialli o polizieschi, insomma dove si indaga per cercare l'assassino di turno. E devo ammettere che questa prima opera della Engberg inizia benissimo: l'incipit ti cattura e ti fa ben sperare in un buon romanzo. Ma ahimè, non è stato così: ho letteralmente lottato per non interrompere la lettura, anche se la scrittura è molto scorrevole, ma il problema è che descrive qualunque cosa facciano i due protagonisti: si lavano i denti, cambiano il letto, danno l'acqua al canarino, ecc. Qualche taglio avrebbe alleggerito di molto la trama. Sinceramente la trama, di per se, non ha nulla di particolare, le indagini scorrono con anche troppa tranquillità (l'autrice ci descrive le intere giornate dei detective, quasi una settimana della loro vita fino a quando si giunge all'epilogo e allo svelamento del colpevole) e spesso ti chiedi: questi se continuano così scopriranno l'assassino fra una decina d'anni! Poi non sono riuscito a entrare in empatia coi due protagonisti, forse pennellati con piattezza dalla scrittrice, ed è stato un vero peccato. Non provi alcun brivido, alcuna suspense, la trama si srotola senza gloria ne infamia e poi arrivi alla "resa dei conti": bruttarella. Questa opera è ancora allo stato grezzo, secondo me, sarebbe dovuta essere meglio modellata. E vogliamo parlare del pessimismo e della tristezza che emana l'investigatore?