mercoledì 1 luglio 2020

[Recensione] Il donatore - Lois Lowry

Titolo: Il donatore
Titolo originale: The Giver
Autrice: Lois Lowry
Traduttori: Sara Congregati, Angela Ragusa
Serie: The Giver #1
Editore: Giunti
Collana: Y
Pubblicazione: 3 settembre 2014
Prima pubblicazione: 26 aprile 1993
Genere: fantascienza
Pagine: 176
Prezzo: 12 euro

Quarta di copertina
Jonas ha dodici anni e vive in un mondo perfetto. Nella sua Comunità non esistono più guerre, differenze sociali o sofferenze. Tutto quello che può causare dolore o disturbo è stato abolito, compresi gli impulsi sessuali, le stagioni e i colori. Le regole da rispettare sono ferree ma tutti i membri della Comunità si adeguano al modello di controllo governativo che non lascia spazio a scelte o profondità emotive, ma neppure a incertezze o rischi. Ogni unità familiare è formata da un uomo e una donna a cui vengono assegnati un figlio maschio e una femmina. Ogni membro della Comunità svolge la professione che gli viene affidata dal Consiglio degli Anziani nella Cerimonia annuale di dicembre. E per Jonas quel momento sta arrivando.

Recensione
Sarò sincero: mi aspettavo di più da questa storia, in parte ne sono rimasto deluso. E vi spiego il perché: tutta la vicenda è ambientata in un futuro o presente distopico dove l'umanità ha deciso di vivere in una sorta di mondo perfetto, reprimendo le proprie emozioni (non sanno neanche il significato di amore, pensate un po', né di guerra) e lo stesso nucleo familiare è molto freddo. C'è una pillola o cura per evitare ogni tipo di dolore e si viene scelti, ad una certa età, per il lavoro che si farà per tutta la vita, fino al congedo. Il protagonista, un ragazzino di nome Jonas, viene scelto come nuovo accoglitore di memorie e conosce il Donatore, una sorta di intellettuale che ha il compito di far conoscere al ragazzino cosa sono i sentimenti e donandogli, di volta in volta, i ricordi di quando il mondo non era perfetto. E questo porterà il nostro piccolo eroe a guardare con i veri occhi della ragione la sua vita che, scoprirà, è stata una messinscena (ma non dico altro). Mi spiace anche come finisce, visto che viene fatto un vero e proprio taglio quando sta per scoprire la vera realtà e poi scopro che questo è soltanto il primo di quattro romanzi. Ah no, non ci siamo! Quando l'autore mi termina il libro sul più bello non va per niente bene! Comunque scorrevole, a tratti monotono.