sabato 2 agosto 2025

[Recensione] Prima persona singolare - Haruki Murakami

 


PRIMA PERSONA SINGOLARE || Haruki Murakami || Einaudi || 2021 || 143 pag.

Murakami Haruki è da solo in viaggio nel nord del Giappone quando decide di fermarsi per la notte in un ryōkan, le tipiche locande di montagna giapponesi. Ad accoglierlo un locandiere vecchissimo e di poche parole e un gatto che appare altrettanto decrepito. Ma che importa, il posto è accogliente e poi non c’è altro disponibile nei dintorni: anzi, Murakami decide di approfittare del bagno termale per rilassarsi. Ed è lì, tra i vapori dell’acqua calda, che entra una scimmia: «Buonasera », dice la scimmia, «vuole che le lavi la schiena?» La scimmia ha imparato a parlare dal suo antico padrone, un professore di Shinagawa, un quartiere di Tōkyō, ama ascoltare Bruckner (apprezza in particolare il terzo movimento della Settima sinfonia) e ha una vita molto interessante alle spalle. La racconterà al nostro narratore poco dopo, in camera, mentre si bevono una Sapporo come due vecchi amici che, complice la notte, aprono il loro cuore intorno al tema dei temi: l’amore, l’amore romantico e quello erotico, la solitudine e il suo opposto, il desiderio e ciò che significa nella vita degli esseri viventi.
Pare proprio che, con la raggiunta maturità anagrafica e artistica, Murakami Haruki abbia deciso di puntare il telescopio della sua arte verso l’interno, verso quella «prima persona singolare» che nelle opere precedenti restava nell’ombra. E per farlo ci regala otto racconti in cui dice «io», otto gemme che anche quando sconfinano nei mari del fantastico non rinunciano alla sincerità, al calore della confessione, all’emozione di un cuore per la prima volta messo a nudo.

RECENSIONE

Ho detto nelle altre recensioni che non amo le raccolte di racconti, ma per Murakami faccio volentieri un'eccezione, visto che per me è sempre un piacere leggerlo.

Questo volume contiene i seguenti racconti:
Su un cuscino di pietra;
La crema della vita;
Charlie Parker Plays Bossa Nova;
With the Beatles;
Antologia poetica per gli Yakult Swallows;
Carnaval;
Confessione di una scimmia di Shinagawa;
Prima persona singolare.

Ogni volta che devo o provo a recensire un'opera di Haruki provo molta difficoltà, perché mi viene molto difficile e infatti non ci riesco, perché quando lo leggo preferisco non prendere appunti e lasciarmi travolgere dalle sensazioni, descrizioni, eventi che egli tratteggia. In questa raccolta ci sono molti suoi ricordi di vita vissuta, come la sua passione per le partite di baseball o l'ascolto di musica jazz. In questi racconti c'è molta nostalgia, molti ricordi che riguardano la nostra giovinezza ed eventi che non si realizzeranno più.


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