lunedì 2 gennaio 2023

[Recensione] Non buttiamoci giù - Nick Hornby

 


NON BUTTIAMOCI GIÙ || Nick Hornby || Guanda || 2006 || 308 pagine

La notte di Capodanno, in cima a un palazzo di Londra, si incontrano per caso quattro sconosciuti. Non hanno nulla in comune, tranne l'intenzione di buttarsi giù, ognuno per i suoi buoni motivi. Martin è - o meglio, era - un famoso conduttore televisivo, che si è giocato carriera, famiglia e reputazione andando a letto con una quindicenne. Farla finita, per lui, è una scelta logica e razionale. I suoi metodici preparativi vengono interrotti dall'arrivo di Maureen, una donna che ha dedicato la sua vita a un figlio gravemente disabile, e che ha deciso di farla finita. La terza a salire sul tetto è Jess, un'adolescente sboccata e straordinariamente molesta. Vuole buttarsi perché il ragazzo di cui è invaghita non vuole più saperne di lei. L'ultimo è l'americano JJ, un musicista fallito che vive per il rock e la sua ragazza. Ma la sua band si è sciolta, e lei lo ha piantato. Dopo una discussione accesa e stralunata i quattro aspiranti suicidi finiscono per scendere dal tetto, ma per le scale, e imprevedibilmente tutti insieme, uniti da un'intima complicità impensabile fino a qualche ora prima. Poiché nello scenario incerto che ora si apre loro, il compito non facile di ricominciare a vivere dovrà essere affrontato, inevitabilmente, all'interno di un'improvvisata ed eterogenea comunità...

RECENSIONE

Siamo a Londra alla vigilia di un nuovo anno quando quattro persone decidono di farla finita e di gettarsi da un palazzo, ma iniziano a conoscersi e a parlare fra di loro e decidono di rinviare l'insano gesto a una data futura, di modo che nel frattempo si daranno una seconda chance. L'autore è stato molto bravo a delinearci, mano a mano, le vite e i profili dei quattro personaggi che avevano deciso di farla finita, scoprendo così le loro fragilità che è come se descrivesse le nostre vite. Non puoi non affezionarti a Martin, a Maureen, a Jess e a JJ. Ognuno di loro ha una vita noiosa, oppure ripetitiva, oppure piena di scandali, ma la cosa che li accomuna, alla fine, è la loro stessa fragilità: nessuno è perfetto in questa vita, e forse questo li porterà a ripensare se stessi, ai loro rapporti interrotti coi genitori, al fatto che in fondo la vita va vissuta, nonostante spesso ci rema tutto contro.

Chissà se le persone qualche volta in vacanza sono tristi? Secondo me succede, perché hanno tanto tempo per pensare.