ANNA DAI CAPELLI ROSSI || L. M. Montgomery || Gallucci || 2018 || 372 pag.
Matthew e Marilla conducono una vita abitudinaria nel pacifico paesino di Avonlea. Ormai anziani, decidono di adottare un orfano che li aiuti a mandare avanti la fattoria. Ma invece del ragazzo promesso dall'orfanotrofio, a casa Cuthbert arriva Anna, una bambina dotata di una inesauribile immaginazione che finirà per conquistare tutti. "Dentro di me devono esserci tante Anna diverse, a volte penso che sia per questo penso che sono una persona così difficile. Se fossi un Anna sola sarebbe tutto molto più facile, ma anche molto meno interessante."
RECENSIONE
Nel paesino rurale di Avonlea, che si trova nell'isola del Principe Edoardo in Canada, c'è la fattoria Green Gables dove vivono due anziani fratelli, Matthew e Marilla Cuthbert. Entrambi single, prendono la decisione di adottare un orfano che possa aiutarli nei lavori della fattoria. Ma per un disguido o un fraintendimento ad arrivare sarà un'orfana undicenne, Anna, una bambina dai capelli rossi che scombussolerà le vite dei pacifici e abitudinari Cuthbert e dell'intero villaggio. Anna ha una grande immaginazione e non fa che parlare in continuazione, cosa che piace molto a Matthew e che invece irrita Marilla. Ma col tempo i due fratelli si innamoreranno della dolce bambina e la vedremo crescere fino a diplomarsi e a diventare maestra di scuola.
Che dire, questo libro era da tempo che volevo leggerlo, visto che da bambino, come molti di noi over 40, conoscevo già Anna per la serie animata omonima. e devo ammettere che è stata molto fedele al libro originale, molte scene infatti le ho immaginate così come le avevo viste nel cartone animato. Anna la si ama subito, colpisce per la sua disarmante schiettezza e spontaneità, testarda e passionale, pasticciona, a volte forse un po' troppo esagerata tanto è vero che la povera Marilla dovrà lottare per farsi obbedire ma anche lei si affezionerà sempre più a lei, fino a considerarla come una figlia vera e propria. Devo ammettere che in alcuni capitoli mi sono commosso, per la dolcezza degli eventi e per l'affetto che si prova nel seguire le vicende di questa famiglia canadese di un secolo fa.
Lo stile di scrittura della Montgomery è piacevole e scorrevole, tanto è vero che l'ho divorato questo romanzo (sono quasi 400 pagine!).
P.S.: Questo è il primo di una serie di romanzi su Anna, chissà che non decida un giorno di leggerne qualcuno.
