venerdì 21 dicembre 2018

La "pasqua" di Natale - Carlo Collodi

Oggi vi narro un'altra storia scritta natalizia stavolta scritta dal papà di Pinocchio, Carlo Collodi. Buon ascolto.


mercoledì 19 dicembre 2018

Un lieto Natale - Louise May Alcott

Oggi vi leggo uno stralcio tratto dal romanzo Piccole Donne che ci descrive come la famiglia di Jo ha passato la mattina di Natale.


lunedì 10 dicembre 2018

Harry Potter e la pietra filosofale - J. K. Rowling

Autrice: J. K. Rowling


Titolo: Harry Potter e la pietra filosofale
Titolo originale: Harry Potter and the Philosopher's Stone
Serie: Harry Potter #1
Editore: Salani
Data di pubblicazione: 26 giugno 1997
Data pubblicazione in Italia: 1 maggio 1998
Genere: fantasy
Pagine: 300
Prezzo: 16,00 


Riletto alla fine del 2018: è stata una rilettura piena di nostalgia e dove ho potuto analizzare alcuni dettagli che verranno fuori nei prossimi libri della saga e sono stato spinto a leggerlo soprattutto dopo la visione del film I crimini di Grindelwald in cui abbiamo conosciuto Nicolas Flamel (il creatore della pietra filosofale) e in cui si cita il libro scritto da Newt Scamander.






domenica 9 dicembre 2018

Pollicino

Oggi vi narro la fiaba di Pollicino nella versione dei fratelli Grimm. Buon ascolto.


sabato 8 dicembre 2018

Ricordi

Si sedette sul bordo del molo nuovo. Posò il bastone e passò in rassegna il contenuto della sua borsa. Un libro dalla copertina rossa tutta sgualcita. Un paio di occhiali. Un panino imbottito con mortadella e provolone affumicato. Delle gomme da masticare. Il biglietto del bus. Dopo una breve pausa, inforcò gli occhiali e iniziò a leggere, lanciando di tanto in tanto un’occhiata alla barca col pescatore che rassettava le reti. Tirava una leggera brezza che gli scompigliava i radi capelli bianchi. Il campanile della chiesa suonò nove rintocchi secchi. L’uomo prese una matita dalla tasca destra e sottolineò una frase, poi infilò il pollice nel libro e rimase in silenzio ad osservare il placido e azzurro mare. 
Quanti ricordi mi affiorano alla mente; tanti, troppi.  
Maledetta artrosi, ti fai sentire. 

Quando passava il gelataio, intorno alle 10.30, egli si risvegliava. Ciò che gli piaceva era il trillo del campanello del mastro gelataio, un suono squillante e delicato. Era domenica e i bambini che uscivano dalla chiesa lo circondarono e iniziarono ad assaporare quei magici e freddi coni zuccherosi. Dei bambini amava i loro innocenti sorrisi e la loro grande e contagiosa energia. Aveva sempre desiderato averne uno. Ma non venne. Sua moglie, Clara, aveva lasciato questo mondo dieci anni fa. Fu un dolore incolmabile. E così da quel giorno, ogni mattina, ritornava nello stesso luogo in cui, insieme a lei, avevano condiviso piacevolmente le mattinate leggendo e osservando il mare Mediterraneo. E ogni volta che ci pensava si rattristava. 

venerdì 7 dicembre 2018

La cultura nel cassonetto

Ho scelto di proporti un mio vecchio articolo purtroppo ancora attuale.

Se hai deciso di leggere questo articolo ci sono soltanto due motivazioni: la prima è che ti ha colpito il titolo ed eri curioso di vedere dove l’autore volesse andare a parare, la seconda invece che sei consapevole dell’amara realtà culturale italiana. Per entrambi i motivi, stai continuando a leggere anche adesso, quindi cercherò di essere il più sintetico ed esaustivo possibile.

Secondo l’articolo pubblicato due giorni fa dal sito online del quotidiano Repubblica nel 2012 oltre 26 milioni di italiani dichiarano di aver letto un libro, ma una famiglia su dieci non ha neanche un volume in casa (neanche la Bibbia?). Si legge di più nel Centro-Nord e nelle aree urbane. Più lettrici che lettori. Nel 2011 la produzione libraria è scesa del 9,4%, le tirature del 5,9%. Per accrescere la domanda si punta su librerie indipendenti, grande distribuzione e, ancora poco, vendita online. Oltre 1 milione e 900 mila persone comprano in rete libri, giornali, riviste o e-book.

giovedì 6 dicembre 2018

Le mie letture di agosto, settembre e ottobre 2018

Cari amici lettori bentrovati! Oggi vi presento le mie letture dei mesi di agosto, settembre e ottobre 2018. Buon ascolto! 


lunedì 3 dicembre 2018

Cenerentola

Oggi vi leggo la fiaba molto celebre di Cenerentola nella versione dei fratelli Grimm, ma tale fiaba  era originaria probabilmente dalla storia di Rodopi citata da fonti greche come fiaba dell'antico Egitto e che rappresenta la versione più antica conosciuta. Narrata in centinaia di versioni in gran parte del mondo, è parte dell'eredità culturale di numerosi popoli. In Occidente le versioni più note sono quelle di Giambattista Basile (La gatta Cenerentola), scritta in napoletano e antecedente alle versioni di Charles Perrault e dei fratelli Grimm; tra le versioni tipiche moderne si deve indicare anche quella narrata nel celebre omonimo film d'animazione di Walt Disney del 1950 nonché nel remake in live action del 2015 (sempre della Disney).


sabato 1 dicembre 2018

La piccola fiammiferaia

La piccola fiammiferaia (Den Lille Pige Med Svovlstikkerne) è una fiaba dello scrittore danese Hans Christian Andersen, pubblicata per la prima volta nel 1848, nel quinto volume di Nye Eventyr ("Nuove fiabe"). Buon ascolto.


venerdì 30 novembre 2018

I tre talismani

Oggi vi narro una fiaba contenuta nella raccolta La danza degli gnomi e altre fiabe di Guido Gozzano: I tre talismani. Buon ascolto! (P.S. Mia breve considerazione: da questa fiaba la scrittrice britannica J. K. Rowling ha tratto ispirazione per la fiaba I doni della morte, narrataci nell'ultimo romanzo di Harry Potter).


giovedì 29 novembre 2018

Cappuccetto Rosso abruzzese

Anche oggi vi narro una fiaba, stavolta sarà Cappuccetto Rosso nella versione originale abruzzese.


mercoledì 28 novembre 2018

Biancaneve irlandese

Cari amici, visto che il Natale si avvicina sempre di più, ho deciso di regalarvi una serie di video letture in cui vi narrerò alcune delle fiabe più celebri al mondo. Iniziamo con Biancaneve irlandese, buon ascolto. 


venerdì 23 novembre 2018

La nascita del linguaggio

Introduzione
Il linguaggio fa parte della maggior parte della nostra vita di tutti i giorni. Un mondo senza linguaggio potrebbe considerarsi ancora umano? Anche se gli etologi (coloro cioè che studiano il comportamento animale) hanno ormai accertato che molte specie animali comunicano con sistemi di segni e hanno un loro linguaggio, non sembra proprio che vi siano in natura altri esseri viventi che usano un linguaggio simile al nostro per livello di complessità e di elaborazione. 

Homo Sapiens 
10.000 – 100.000 anni fa: un animale bipede si trova riunito in una caverna con la sua famiglia: moglie e figli. Secondo te, in casa, ha il vocabolario? No! Ma allora come comunica con la sua famiglia? Forse a gesti, o forse anche con strani grugniti, ma soprattutto articolando i suoni. Dopo qualche millennio questo bipede verrà chiamato Homo Sapiens, tradotto letteralmente “uomo sapiente”. Perché? Perché iniziò a dare una definizione verbale a ogni oggetto che lo circondava o che vedeva, così ci fu un nome per la caverna, per la clava, per il prato, per gli alberi, per il cielo, per le stelle, per l’atto di correre, di mangiare, ma soprattutto un nome per la moglie e per i suoi figli. Ecco pian piano l’uomo inizia a costruire dialoghi di senso compiuto e a rispondere ai discorsi del suo simile. E fu così che nacquero le prime lingue e non un’unica lingua per un semplice motivo: ogni tribù  abitava in un determinato luogo e quindi ognuna di esse utilizzata e creava dei propri termini e ogni tribù aveva una propria concezione filosofica della vita e dei suoi miti e quindi si costruiva nel tempo una propria tradizione (inizialmente orale). Col tempo queste diversissime tribù ebbero dei punti di contatto e alcune si raggrupparono e si assimilarono: come? In due modi, anzi, in due tipi di rapporti: di pace e di guerra. E dalle tribù, così, si iniziarono a formare i popoli.

mercoledì 21 novembre 2018

Un'idea di destino - Tiziano Terzani

Interessante leggere il diario personale di Terzani, completa assolutamente i suoi libri di viaggio e adesso non mi resta che leggere anche i diari di sua moglie Angela, che ha pubblicato "Giorni cinesi" e "Giorni giapponesi".

Autore: Tiziano Terzani
Titolo: Un'idea di destino
Editore: Longanesi
Data di pubblicazione: 8 maggio 2014
Genere: Diario/autobiografico
Pagine: 484
Prezzo: 19,90 

«Cosa fa della vita che abbiamo un’avventura felice?» si chiede Tiziano Terzani in questa eccezionale opera inedita, che racconta con la consueta potenza riflessiva l’esistenza di un uomo che non ha mai smesso di dialogare con il mondo e con la coscienza di ciascuno di noi. In un continuo e appassionato procedere dalla Storia alla storia personale, viene finalmente alla luce in questi diari il Terzani uomo, il padre, il marito: una persona curiosa e straordinariamente vitale, incline più alle domande che alle facili risposte. Scopriamo così che l’espulsione dalla Cina per «crimini controrivoluzionari», l’esperienza deludente della società giapponese, il passaggio professionale dalla Repubblica al Corriere della Sera, i viaggi in Thailandia, URSS, Indocina, Asia centrale, India, Pakistan non furono soltanto all’origine delle grandi opere che tutti ricordiamo. Furono anche anni fatti di dubbi, di nostalgie, di una perseverante ricerca della gioia, anni in cui dovette talvolta domare «la belva oscura» della depressione. E proprio attraverso questo continuo interrogarsi («tutto è già stato detto, eppure tutto è da ridire»), Terzani maturava una nuova consapevolezza di sé, affidata a pagine più intime, meditazioni, lettere alla moglie e ai figli, appunti, tutti accuratamente raccolti e ordinati dall’autore stesso, fino al suo ultimo commovente scritto: il discorso letto in occasione del matrimonio della figlia Saskia, intriso di nostalgia per la bambina che non c’è più e di amore per la vita, quella vita che inesorabilmente cambia e ci trasforma.


martedì 20 novembre 2018

La libreria che vorrei

La Shakespeare and Company, storica libreria di Parigi fondata
da Sylvia Beach nel 1919
Da alcuni giorni riflettevo sull’attrattiva che i libri hanno su di me, una misteriosa forza ipnotica che si accende ogni volta che metto piede in una libreria o in un luogo pieno di libri. Allora ho pensato di  stilare una lista della libreria che vorrei, o che desidererei avere come lettore. Eccola:

1)      Iniziamo dalla facciata: deve essere semplice ma invitante e ci vorrebbe una bella e grande (e linda) vetrata che mostri gli ultimi stronz-seller libri che il libraio stesso ha scelto, senza farsi influenzare dalle stronz dai best seller strombazzati in tv o sul web. Poi metterei anche delle piante e dei fiori, ma anche un paio di tavolini con libri usati o scontati che i clienti possono sfogliare prima di entrare in libreria.

martedì 13 novembre 2018

Regole e consigli per lo scrittore

Mi sono imbattuto, per caso, in un articolo che parlava di un grande scrittore di fantascienza, il Maestro Heinlein, e dove venivano presentate le sue regole per scrivere. Curiosi di conoscerle? Eccole:

1)      Devi scrivere;

2)      Devi finire quello che scrivi;

3)      Devi trattenerti dallo riscrivere, tranne che per ordini editoriali;

4)      Devi mettere l’opera sul mercato;

5)      Devi mantenere l’opera sul mercato finché è venduta.




lunedì 12 novembre 2018

Cattivik, il nero genio del male

Cattivik è il nero genio del male! Semplicemente un grottesco e  sfortunatissimo ladro in calzamaglia nera che vive nelle fogne di una  città italiana. Si impone come anti-eroe e vittima del sistema.

Cattivik è amante del  cattivo gusto, irascibile, talvolta ignorante della realtà che lo  circonda, è stupido ma impavido, sempre desideroso di compiere i più efferati crimini, i quali vanno dal furto di un prezioso gioiello allo scippo di una borsa da una vecchina.

Tra le peculiarità del personaggio spicca il singolare modo di parlare,  (ricolmo di parolacce, puntualmente censurate), che impone l’esclusione  dell’ultima vocale di ogni parola, la tipica risata sghignazzante (a  scelta tra Yuk, yuk, yuk e Uaz, uaz, uaz!) che spesso  riecheggia tra i sordidi vicoli della città incutendo timore nei  passanti (o meglio: nell’omino in bombetta, il Solitomino, tradizionale  vittima dei crimini del protagonista e dunque inconsapevole  co-protagonista delle avventure) e il modo di spostarsi da un luogo  all’altro saltellando, o meglio “rimbalzando” sfruttando la sua curiosa  forma tonda.

domenica 11 novembre 2018

Prego, si accomodi!

Salve e benvenuto/a nel salotto di Sherlock Holmes. Il celebre investigatore è al momento fuori sede per un caso, ma prego, si accomodi!
Gradisce una tazza di tè?

Questo blog, caro visitatore, vuole essere un angolo qui sul web dove desidererei condividere le mie passioni letterarie e cinefile e dove poter chiacchierare liberamente di quello che mi va. Non voglio dilungarmi troppo in questo primo post che sto battendo a macchina, ah, adoro il ticchettio dei tasti e l'odore di inchiostro! Gradisci un biscottino? Col tè ci sta divinamente, sai?