mercoledì 15 luglio 2020

[Recensione] Mattatoio n. 5 - Kurt Vonnegut Jr.

Titolo: Mattatio n. 5
Titolo originale: Slaughterhouse-Five, or The Children's Crusade: A Duty-Dance with Death
Autore: Kurt Vonnegut Jr.
Traduttore: Luigi Brioschi
Editore: Feltrinelli
Pubblicazione: 1 marzo 2014
Prima pubblicazione: 1969
Genere: fantascienza
Pagine: 196
Prezzo: 9 euro

Quarta di copertina
Verso la fine della seconda guerra mondiale Vonnegut, americano di origine tedesca, accorse con tanti altri emigranti in Europa per liberarla dal flagello del nazismo. Fatto prigioniero durante la battaglia delle Ardenne, ebbe la ventura di assistere al bombardamento di Dresda dall'interno di una grotta scavata nella roccia sotto un mattatoio, adibita a deposito di carni. Da questa dura e incancellabile esperienza nacque "Mattatoio n. 5 o La crociata dei bambini", storia semiseria di Billy Pilgrim, americano medio affetto da un disturbo singolare ("ogni tanto, senza alcuna ragione apparente, si metteva a piangere") e in possesso di un segreto inconfessabile: la conoscenza della vera natura del tempo.

Recensione
La rappresentazione della follia della guerra

Prima opera di Vonnegut che (finalmente) leggo. Soprattutto questa opera, credo quella che più si conosce di lui, era da anni che avevo intenzione di leggerla. E l'ho divorata in tre ore!
Vonnegut, come chiaramente ci spiega nella lunga introduzione che poi coincide col primo capitolo, non voleva scrivere questo libro, o comunque se lo faceva (anche come un senso di liberazione personale) non ci avrebbe narrato la sua esperienza di guerra e prigionia a Desdra, ma lo avrebbe fatto a modo suo. Lo stratagemma che ha utilizzato, quindi, è stato quello di estraniarsi dai terribili eventi che ha vissuto, narrandoci la storia dal punto di vista del goffo e puro Pilgrim (pellegrino) e utilizzando i viaggi nel tempo e la cattura da parte degli alieni.