mercoledì 13 luglio 2022

[Recensione] La locanda del gatto nero - Seishi Yokomizo

 


LA LOCANDA DEL GATTO NERO || Seishi Yokomizo || Sellerio || 160 pagine

In un distretto di Tokyo, diventato nel dopoguerra «un pullulare di commerci clandestini», un bonzo del vicino tempio buddista è sorpreso a scavare spasmodicamente nel giardino della Locanda del Gatto nero. Dalla terra affiora un cadavere di donna. È una giovane evidentemente legata agli affari più o meno equivoci del locale ma ha il volto devastato e nessuno può riconoscerla. La polizia si concentra con poca fantasia sugli intrighi adulterini dei due proprietari dell’esercizio, i coniugi Itojima. Il marito sarebbe l’assassino della moglie in complicità con l’amante. Ma alcuni colpi di scena sconvolgono questa ricostruzione. È a questo punto che entra in scena il detective Kindaichi Kōsuke, trasandato, irritante, balbuziente, infallibile: e tutto quanto, da puzzle inestricabile, diventa narrazione coerente.
Spiega l’autore, nella cornice del romanzo – in cui immagina che proprio il detective gli abbia consegnato i documenti per la storia da scrivere – che La locanda del Gatto nero è un thriller del genere del «delitto senza volto». Infatti Yokomizo Seishi è stato il popolarissimo traghettatore nella cultura giapponese della detective story di scuola occidentale; e capace di saldare questa solida tradizione con le paure ataviche e il gusto horror tipici della sua terra. Kindaichi, poliziotto privato giapponese dalla eccentrica personalità e un talento per i misteri irrisolvibili, è esemplare in patria quanto Maigret in Europa.

Recensione

Definito il Simenon giapponese, leggo questo romanzo giallo di Seishi Yokomizo trovato per caso in biblioteca. Il caso è particolare: si trova il cadavere di una donna senza testa, e subito si pensa che ad ucciderla forse sia stato il marito, proprietario della locanda del gatto nero. Ma il detective protagonista non è convinto di questa messinscena e inizia a scavare nel passato della coppia dei gestori, scoprendo sorprendenti verità.

Un bel giallo, da leggere in spiaggia.


Addio!

Come ogni bella storia, anche quella di questo blog termina qua. Era giusto spiegare il motivo. Questo blog voleva essere un semplice luogo ...