lunedì 10 maggio 2021

[Recensione] Harry Potter e i doni della Morte - J. K. Rowling

 


HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE || J. K. Rowling || Salani || 5 gennaio 2008 || 701 pagine

"Mi apro alla chiusura": è uno dei tanti enigmi lasciati da silente con cui Harry Potter deve confrontarsi in questo ultimo, settimo libro. E anche la saga stessa, nel giungere alla propria fine, si apre a sorpresa su nuovi mondi, nel passato e nel futuro: getta la luce della meraviglia su dettagli, personaggi ed eventi che pensavamo di conoscere già, rivelandone segreti e significati profondi. Insieme a Harry, nella sua disperata ricerca della verità, ripercorriamo le avventure apparentemente già vissute, riviviamo piccoli fatti e grandi eventi, seguendo il filo della consapevolezza che si dipana e si acuisce in un crescendo di colpi di scena, perdite e conquiste. La conclusione, potente e delicata, piena di luce e vapore, fa venire voglia di rileggere tutto daccapo, per arrivare a chiudere il cerchio. Mai come in questo libro J.K. Rowling dimostra la sua prodigiosa capacità di sorprendere i lettori, di alimentare un fuoco d'artificio che a dieci anni dalla sua prima rivelazione non cessa di lasciarci ammaliati.

RECENSIONE

E si concludono in modo epico le avventure del mago Harry Potter (con colpi di scena a iosa) dove finalmente veniamo a conoscenza di tutto quello che aveva (benignamente) architettato il buon preside Silente e il suo fido professor Piton (ambiguo fino alla fine). Lord Voldemort era così accecato dal potere da non aver mai tenuto conto dell'amore - la vera magia che muove tutto! - che sconfigge anche la morte (così ho inteso la "resurrezione" di Harry).
Harry matura tantissimo in questo ultimo volume: prima crede di dover cercare gli Horcrux tutto da solo, per evitare che i suoi migliori amici si possano far del male, poi capisce che soltanto condividendo e unendosi in comunità prima con Ron ed Hermione, poi con il rinato (e mai defunto) Esercito di Silente, si poteva sconfiggere definitivamente il mago oscuro. C'è una morale? Certo: l'amore vince sul male, sull'odio, sulla solitudine. L'unione fa la forza. La vera magia è l'amore, il rispetto, la pace tra maghi e babbani, non ci sono maghi di serie a e b, tutti insieme, unendo le forze, si può creare e ricreare un mondo migliore. Anche una piccola cosa, ma buona, contribuisce a migliorare prima di tutto noi stessi, poi il mondo intero.

La Rowling ha creato un fantastico mondo che è ormai reale per tutti (all'epoca, io ero già grandicello) i bambini e i ragazzi degli anni '90/'00. Certo rispetto ai film nei romanzi si approfondisce meglio il passato del preside, di Riddle, di Piton e dei genitori di Harry.
Lo stile dell'autrice è semplice e riesce a farti scorrere le pagine (soprattutto questa ultima lettura si fa divorare).