venerdì 12 giugno 2020

[Recensione] Il condominio - James G. Ballard

Titolo: Il condominio
Titolo originale: High-Rise
Autore: James Graham Ballard
Traduttore: Paolo Lagorio
Editore: Feltrinelli
Data di pubblicazione: aprile 2017
Anno di uscita originale: 1975
Genere: fantascienza
Pagine: 189
Prezzo: 9 euro

Quarta di copertina
Un elegante condominio in una zona residenziale, costruito secondo le più avanzate tecnologie, è sì in grado di garantire l'isolamento ai suoi residenti ma si dimostrerà incapace di difenderli. Il grattacielo londinese di vetro e cemento, alto quaranta piani e dotato di mille appartamenti, diventa teatro della generale ricaduta nella barbarie dei suoi inquilini. L'occasione è fornita da un a serie di black-out elettrici: è la fine di ogni forma di convivialità e civiltà, e darà il la alla nascita di bande rivali e il via libera a massacri di inaspettata ferocia. Il condominio, con i piani inferiori destinati alle classi inferiori, e dove via via che si sale in altezza si ascende anche nella gerarchia sociale, si trasforma così in una prigione per i condomini che, costretti a lottare per sopravvivere, danno libero sfogo a un'incontenibile e primordiale violenza. Un romanzo "terribile", una metafora neanche troppo velata di quanto cova nell'animo umano, ma anche una straordinaria lettura del malessere psichico che alberga appena sotto la crosta superficiale della nostra modernità.

Recensione
Prima opera di Ballard che leggo.
Scritto nel 1975, l'autore inglese ci presenta una storia tutta ambientata nel claustrofobico e immenso grattacielo - altamente tecnologico - di quaranta piani e contenente mille appartamenti. In questa città verticale assisteremo alle storie intrecciate di tre protagonisti, tutti e tre inquilini di tre fasce di classi sociali diverse: in quella bassa conosceremo Richard Wilder, un produttore televisivo, un uomo rude e istintivo, che si prefiggerà lo scopo di giungere fino alla cima del grattacielo per incontrare l'architetto che ha progettato questo capolavoro ingegneristico; nella classe borghese ci sarà il dottor Robert Laing (che sarà il primo ad avvertire l'imminente degrado degli abitanti) che diventerà un cacciatore provetto (tra l'altro il romanzo inizia con lui che divora un pastore tedesco fatto allo spiedo) ed infine l'aristocratico Anthony Royal, uno degli architetti del palazzo, che vive nell'ultimo piano e ha un appartamento lussuoso (scopriremo che il suo sogno era quello di progettare uno zoo). Lentamente assisteremo al degrado sia dei condomini che del grattacielo stesso, al punto che i suoi abitanti regrediranno allo stato barbarico-primitivo (per finire al cannibalismo) e lasceranno liberi i loro istinti più deleteri e devianti. Ad un certo punto mi sembrava di vedere un film stile Resident Evil, in cui gli inquilini sembravano veri e propri zombie che andavano in giro ad ammazzare persone e alla ricerca di cibo e acqua.